Unexpected Love ~The vamps~

La nuova casa

-Ecco la mia valigia!- esclama Andrea vedendola arrivare sul nastro trasportatore- Papà , mi aiuti a prenderla?-

-Certo. Lily, vuoi una mano anche tu?- chiede.

-No, grazie, faccio da sola- rispondo prendendo la mia. Non me la ricordavo così pesante.

Mentre poso a terra il bagaglio, sento il telefono di mia madre squillare. -Pronto?- mia madre risponde al telefono- Siamo atterrati più o meno mezz’ora fa’ e adesso stiamo aspettando che arrivino le valigie- pausa- va bene, ci vediamo lì- riattacca e guardandoci ci informa che Rosie e Josh ci aspettano all’uscita. Annuiamo e, dopo aver preso tutte le valigie, ci dirigiamo lì.

Dire che sono nervosa è poco… solamente all’idea di vivere con delle persone che non ho mai visto, mi fa’ venire la pelle d’oca. Speriamo che questi cugini abbiano una figlia adolescente con cui fare amicizia.

-Samantha, Patrick!-. Sento urlare il nome dei miei genitori e guardandomi intorno noto due persone che ci salutano.

Devono avere su per giù la stessa età dei miei genitori. L’uomo è alto e robusto con qualche ciocca bianca tra i capelli scuri, gli occhi di un azzurro ghiaccio. La donna invece è bassa e magrolina e sulle spalle gli cadono morbidi capelli biondi mossi, mentre gli occhi sono l’opposto del marito, sono color nocciola.

I miei genitori gli corrono incontro, mentre io e mio fratello rimaniamo indietro.

- Rosie, Josh- dice indicando me e mio fratello- questi sono i miei due figli…, lui è Andrea - fa posando una braccio sulla sua spalla- mentre lei è Lilian - mi presenta. Li salutiamo con una stretta di mano.

-Piacere di conoscervi ragazzi. Io sono Rosie, mentre lui è mio marito-

-Jack- la interrompe rivolgendoci un sorriso.- Ragazzi, benvenuti in Scozia!-

- Venite la macchina è da questa parte- ci fa segno Rosie con la meno di seguirla.

Non so che macchina potevo aspettarmi, forse una Audi, una Marcedes, una Toyota, un maggiolino…, ma di certo no un minivan della Volkswagen! Quello tanto usato dai figli dei fiori.

Carico le valige sull’auto e prendo posto nei sedili posteriori. La macchina parte e i miei genitori iniziano a parlare, raccontando a Rosie e a Josh la loro vita.

Dopo l’uscita dall’aereoporto  si susseguono solamente distese immense di verde, a volte si intravedono piccole fattorie o casette e qualche gregge o branchi di mucche che pascolano.

-Non è magnifico tutte questo verso?- chiede mia madre rivolgendosi a me.

-Sì, forse un po’ troppo verde, ma mia piace- le rispondo.

Rosie sorride e interviene – Bhe, sei una ragazza di città, una abituata a molte persone, al traffico ad avere tutto quello che ti servo sotto cosa, è naturale che tutto questo verde ti nausi un po’. Anche mio figlio è abituato ad avere tutto a portata di mano-.

- Lei ha un figlio?!- esclamo tirandomi su sul sedile. Improvvisamente l’argomento si è fatto più interessante.

Rosie rise- Sì, ho una figlio. Ha 18 anni ed è un vero furfante. Oggi sarebbe dovuto venirvi a prendere, ma doveva uscire con i suoi amici , aveva detto che era importante- sospira.

-Sono giovani- risponde mio padre.

“ sono giovani” ,papà, mi complimento con te, nessuno poteva dare una risposto migliore della tua.

-Siamo arrivati!- dice Josh.

Non faccio in tempo a guardare fuori dal finestrino che sento mio fratello fare “ wooow”. E non potevo dargli torto. La casa, o meglio la villa che ho davanti è magnifica. È a due piani con un enorme giardino davanti tagliato da un vialetto che porta al portico.

Certo che possono permettersi un’auto migliore  se hanno una casa del genere!

Scendo dall’auto con calma a differenza di mio fratello che si fionda giù come se stesse scappando da uno zombie.

-Andate pure in casa, alle valige ci pensiamo io e Patrick – ci incita Josh.

Rosie ci accompagna a casa e ci fa’ fare un mini giro turistico di quella fantastica dimora.

L’entrata da’ direttamente sul salone, composto da un enorme divano con isola e di fianco una poltrona. Un enorme televisore a schermo piatto attaccato al muro posto davanti a loro. In fondo alla sala c’è una scala che porta al pino superiore e un enorme vetrata che da’ sul giardino posteriore. Sulla destra si trova una porta scorrevole che porta alla cucina, una stanza moderna con al c’entro un tavolo.

-Ragazzi, venite, vi mostro le vostre stanze- ci invita Rosie.

Saliamo al piano superiore e dopo averci mostrato la sua stanza da letto e quella dei miei genitori, Rosie accompagna me e mio fratello davanti a due porte, una di fronte all’altra.

- Queste sono le vostre camere. Ho pensato che vi avrebbe fatto piacere avere le stanze vicine-

- Oh…, grazie- faccio anche se avrei voluto dirle “ poteva far benissimo dormire mio fratello nel giardino”

Prima di entrare sento la signora Ball ( almeno così mia madre mi aveva detto che facevano di cognome) dirci – Ah… se volete saperlo, mio figlio Connor ha la stanza di fianco a quella di Lilian.-

“ Grazie per l’informazione, ma non mi serviva saperlo”

La stanza che Rosie mi ha assegnato è veramente molto bella. Appena entrati sulla sinistra c’è un’altra porta che da’ sul bagno. Il letto è a una piazza ed è collocato al centro della stanza, e un enorme armadio ad angolo è sulla sua destra mentre sulla sinistra un tavolo con uno specchio.

Una vetrata che porta sul balcone occupa l’altro lato della stanza e la visuale che offre è fantastica: delle colline e un bellissimo lago.

Mi butto a peso morto sul letto, stanca per il lungo viaggio.

Dopo tutto,forse, questa vacanza non sarà tanto male: i signori Ball sono simpatici e gentili, hanno un figlio, vivo, anzi alloggio in una bellissima casa e se fossi riuscita a convincere i miei genitori, avrei potuto trovare un lavoro per tenermi occupata e conoscere così nuova gente.   

SPAZIO AUTRICE

Ed ecco il mio primo capitolo!!! vi ringrazio per le visualizzazioni e per i voti e il commento! spero vi piaccia!

Come avete notato ho dovuto inventare i nomi dei genitori di Connor perchè non so' come si chiamano, ho provato a cercare e non ho trovato. :(

mi farebbe molto piacere se mi facciate sapere il vostro parere! :))

ALLA PROSSIMA! ;)