Who Will Be My Salvation?

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Sono letteralmente sbiancata, appena ho visto David entrare in classe. Nic se ne è accorto subito e mi ha chiesto ripetutamente chi era quel ragazzo. Io, invece, non ho detto una parola fino alla fine dell'ora e al suono della campanella sono corsa subito fuori.
Nic mi ha seguito preoccupato e appena arrivati in un posto senza troppe persone inizio a parlare.
"È il ragazzo di cui mi sono presa una cotta in primo, un'amica di entrambi festeggiò il compleanno a casa sua, senza genitori, con musica e alcol a volontà. "

All'improvviso vedo Kris arrivare tutta scioccata,
" Ehi Mad! Certe matricole sono proprio come Sydney sempre se non peggio, ho paura di cosa possa succedere nei prossimi anni"
"Menomale che ci mancano solo due anni e poi ce ne andiamo"
"Si infatti, ma cosa è successo?"
Perchè Kris deve sempre capire quando qualcosa non va?
"No niente, tranquilla"
"Mh vabbene, poi voglio sapere tutto"
Se ne va via correndo per il prossimo giro, ovviamente in ritardo.

Suona la campanella della seconda lezione, matematica.
"Mad, andiamo dopo mi finisci di raccontare vabbene?"
"Si Nic, dopo con calma"
"Ci prendiamo qualcosa e andiamo al parco?"
"Si, vabbene"
Entriamo in classe e il professor Parker inizia già da subito a spiegare.
Dopo un'ora intensa usciamo e mando un sms a Kris per dirle che me ne stavo andando, mi risponde subito dicendomi che la madre la era già venuta a prendere e che sarebbe passata più tardi a casa mia.

Entro in macchina di Nic e accendo la radio, inizio a parlare
"Come ti sembra la scuola?"
"Sicuramente migliore di quella dove andavo"
"Perchè?"
"Perchè lì ci sono persone non molto buone, parlo anche di professori"
"Ah, cosa è successo?"
"Non mi va di parlarne ora"
"Vabbene, scusa"
"No tranquilla, comunque c'entra mio fratello Josh e io in parte.. mi fermo qua?"
"Sisi"
Scendiamo dalla macchina ed entriamo da Starbucks, poco dopo con i bicchieroni in mano ci dirigiamo al parco e ci rimettiamo alla panchina dell'altra volta.

"Allora.." continuo il discorso di prima
"Avevo detto che stavamo alla festa di questa nostra amica, beh, lui si è ubriacato, come quasi tutti, gli unici sobri eravamo io, Kristen e nostri due amici. In tutto ciò la musica era davvero alta, non si capiva niente, ad un certo punto dissi a Kris che stavo andando al bagno, salii al secondo piano ed entrai in una porta che pensavo fosse il quella del bagno, invece mi sbagliai, mi ritrovai in una camera da letto con David e una ragazza, che non avevo mai visto prima, nudi, mi stavo per sentire male perchè comunque a me piaceva tantissimo, lui lo sapeva ma mi ha sempre ignorato. Comunque, stavo per richiudere la porta ma un ragazzo da dietro mi spinse e mi ritrovai per terra in mezzo alla stanza. Volevo sprofondare, ma David si alzò e si diresse verso di me, aveva cacciato via la ragazza, mi sollevò da terra e mi iniziò a baciare, io stavo cercando di respingerlo ma non ci riuscivo, ero molto più minuta rispetto a lui. Mi buttò sul letto e cercò di svestirmi, io con tutte le mie forze cercavo di allontanarlo, con pochi risultati. Ad un certo punto mi mise la mano nei pantaloncini e lanciai un urlo, la porta si aprì ed era Kristen, mi era venuta a cercare perchè era passato un pò di tempo da quando me ne ero andata. Mi corse incontro e diede un pugno allo stomaco di David, il quale si accasciò per terra e rimesse tutta la vodka che si era bevuto, mi risistemai in fretta e uscimmo subito. Mi stava per venire un attacco di panico per quello che sarebbe potuto succedere.. per fortuna Kris mi ha sentiro urlare. Comunque lui ci ha riprovato altre due volte, ma sono riuscita a scappare in tempo. L'avevano espulso dalla scuola per dei comportamenti inappropriati, aveva menato un ragazzo più piccolo e altre piccole cose. Non so perchè sia l'abbiano fatto rientrare. Ho paura."

Non mi ero accorta che stavo piangendo e che ero finita in braccio a Nic.
"Mi dispiace tantissimo che tu abbia dovuto passare questo, ci sono io ora e ti proteggerò da tutto e tutti, vabbene?"
Me lo dice guardandomi con i suoi dolcissimi occhioni e io lo abbraccio di colpo.
"Si, grazie"
"Di niente piccola"

Si è fatta ora di pranzo, rientriamo in macchina e mi riporta a casa; durante il tragitto parliamo del più e del meno, poi parcheggia e scendiamo.
Mi abbraccia e dice
"Ci sono io ora"
Mi dà un bacio sulla guancia e io arrossisco, ovviamente.
"Ci sentiamo Mad"
"Si, buon pranzo"

Rientro a casa un pò distrutta, non ci posso ancora credere che sia tornato.
Mangio e poi salgo in camera, mi metto sul letto e inizio a pensare fino a quando non mi risveglia il citofono.
Sono le cinque passate, non ci credo che ho dormito così tanto... scendo e apro, è Kris, ah giusto aveva detto che sarebbe passata.

"Sono qui davanti la tua porta da un quarto d'ora!"
"Ooops"
"Dormigliona!"
"Scusami" dico ridendo.
"Allora mi puoi dire cosa è successo?"
"È tornato David"
Kris mi guarda scioccata.
"Ma sei seria?!"
"Eh si"
"No non ci posso credere..."
"Ho detto tutto a Nicholas"
"Ah.. e lui?"
"Mi ha detto che ora ci sarà lui a proteggermi" dico con un lieve sorriso.
"Se non te lo avesse detto l'avrei scartato dalla lista dei tuoi probabili futuri ragazzi"
"No aspetta di cosa?"
"Sisi, secondo me stareste molto bene insieme, e poi in aula magna non puoi capire come Sydney vi guardava, sta rosicando troppo, quindi stai attenta e non lasciartelo rubare"
"Mhh non ci riuscirà mai anche perchè a lui non interessa"
"Omg Mad ti piace davvero così tanto?"
"Beh sì, è molto  bello e soprattutto è dolce e comprensivo, devo ancora scoprire molto su di lui"
"Addirittura 'scoprire'?"
"Si è molto misterioso e so che ha sofferto più o meno quanto me, ma ancora non mi ha detto niente.."
"Ti ricordo che vi conoscete da una settimana"
"Lo so, lo so, tutto con calma."
"Bene, comunque.."

Abbiamo passato il pomeriggio a chiacchierare e mi ha raccontato delle matricole, stavo morendo dalle risate per i suoi commenti.
Arrivata ora di cena se ne é andata a casa e io ho mangiato e poi mi sono messa a dormire, ovviamente prima ho dato la buonanotte a Nic dal balcone. Lo adoro tantissimo, spero veramente di non perderlo.