Capitolo 5

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Finisco l'ultimo esercizio di matematica e chiudo il libro esausto. Vedo che Jack sta ancora finendo, allora mi sdraio a pancia in su, metto gli auricolari e inizio ad ascoltare le mie canzoni preferite. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalla melodia...

Il rumore della lama dei pattini sul ghiaccio è l'unico suono che si diffonde dentro al palazzetto. Il sudore e il dolore delle zampe si fanno sentire ma l'allievo continua il suo programma, migliorando le posizioni, i salti.

"Tieni su quelle braccia!"

"Più preciso nell'atterraggio!"

"Prendi velocità prima del salto!"

"Segui la musica!"

I consigli e i rimproveri dell'allenatore riecheggiano e si sovrappongono ai respiri affannosi dell'esecutore che sta spendendo tutte le sue energie. Si avvicina al muretto e discute con il coach; dopo di che riprende i suoi esercizi.

"Mettici più impegno Zac!"

"Hey Sam sei sveglio?!" sento la voce di Jack che mi fa tornare con le zampe per terra. Tolgo le cuffiette. 

"Sì sì, ci sono. E' che avevo visto che stavi ancora finen..." non mi lascia finire la frase che mi passa un joystick nella zampa.

"Va bene, va bene... ora però muoviti a giocare" sorride e apre COD.

Finisce di cambiarsi e si avvia verso la porta del palazzetto

"Zac..." la voce del coach lo ferma "...ottimo lavoro oggi. Penso che stavolta potresti anche farcela ad arrivare alla finale del Grand Prix"

"Grazie Victor" rimane cupo ed esce dal palazzetto. Si avvia verso la nuova casa: un viale alberato con diverse case a schiera. Entra nella villetta.

Ore 19.00

"Non è possibile comunque che tu mi killi sempre in one shot, mentre io devo sempre scaricarti un caricatore addosso!"

"Se sei nabbo non è colpa mia"

Gli tiro un pugno sulla spalla. Lui mi fulmina con lo sguardo e mi salta addosso immobilizzandomi.

"Ok ok mi arrendo" dico cercando di liberarmi. Sento i polsi stretti e schiacciati a terra e tutto il suo corpo su di me che mi tiene fermo a terra. E intendo proprio T-U-T-T-O il corpo

"J-Jack... n-non sei nella pos-posizione migliore" dico imbarazzato. Fortunatamente lui capisce immediatamente e si toglie

"Scusa" dice ridendo imbarazzato anche lui

"Non importa" sorrido voltando pagina. Guardo l'orologio "Oh porca puttana!"

"Che c'è?!" 

"Sono già le 19.00!! Mia mamma sarà a casa alle 19.30 e se non mi trova a casa son cazzi amari" metto velocemente tutti i libri nello zaino

"Muoviti!" dice ridendo

Lo saluto, esco e mi dirigo a passo spedito verso casa. Il viale è sempre il solito: ci sono alberi a schiera da una parte e dall'altra e una serie di villette una dietro l'altra... Ecco la mia. Entro di corsa in casa e mi sistemo in attesa del ritorno di mia madre.


ANGOLO ME!!!

Scusate se non ho più scritto ma avevo degli impegni personali che mi hanno impedito di proseguire. Inoltre in questo periodo ho visto un anime da cui ho tratto qualche spunto; vi lascio la sigla sopra e vi consiglio di guardarlo (sempre per chi è un animefan).
Spero che vi piaccia come si sta svolgendo la trama anche se penso che sia un po' ovvio cosa succederà nel prossimo capitolo

Z di ZacWhere stories live. Discover now