Arrivai a casa con le mani piene di buste degne da shopping, diciamo che fossi a conoscenza di essermi lasciata un pochino andare con la carta di credito di mia madre.
Quest'ultima non mi avrebbe detto niente al riguardo, soprattutto perché non è una cosa che capita sempre. Siamo due donne ed essendo sole siamo molto responsabili.
Fin quando i miei genitori stavano insieme non siamo mai stati una famiglia benestante ma una di quelle famiglie che campano di lavoro, a volte fatichiamo anche ad arrivare a fine mese mantre altre volte campiamo nel lusso e quando ne abbiamo la possibilità ci coccoliamo e spendiamo qualcosina in più.
Accarezzai la testolina di Coffee il mio micetto persiano succube del mio grande amore e senso di protezione.
"Mamma sono a casa!" urlai sperando di farmi sentire.
Sicuramente è al piano superiore chiusa in camera da letto come accade la maggior parte delle volte. La vedevo uscire poco se non per andare al lavoro e a qualche serata con le amiche.
Arrivai alla sua stanza e bussai titubante alla porta, magari stava riposando dopo una giornata stancante di lavoro o semplicemente non c’era.
Quando emisi un suono entrai, sentii l’ultimo scroscio dell'acqua della doccia e poi mia madre apparire con l’accappatoio.
"Ho acquistato l'abito che mi hai detto di prendere" cercai di iniziare io la conversazione, visto che da parte sua non c’erano cenni di conversazione. “Tieni, questa è tua” presi la carta di credito e gliela posai sul letto "non ho speso molto" probabilmente era la cosa che più le sarebbe interessata, la prese e la posò sul mobiletto.
Si sedette sul letto e capii che avrebbe parlato di lì a poco.
“Aki” si umettò le labbra “non so bene come iniziare il discorso perché non credevo mi sarei mai trovata in questa situazione.” sorrise in imbarazzo.
“Mamma vai al sodo e vedrai sarà più indolore” le feci notare.
“Si, hai ragione” si prese del tempo e aprì la bocca “All’incirca sei mesi fa ho incontrato un uomo, all’inizio ero restai alle sue attenzioni ma poi con il tempo mi sono sciolta. Ho dato a lui la possibilità di farsi conoscere per davvero ed allora da allora abbiamo iniziato a frequentarci in modo serio anche se in segreto. Scelta presa da me, non volevamo rendere la cosa pubblica. Si sa che qui le voci girano velocemente e volevo essere io a dirtelo qualora avessi ritenuto che lui fosse l’uomo giusto. Adesso parlandotene credo che si sia capito che sia quello giusto.
In tutto questo grigio c’è del nero però, so che magari questa cosa non ti farà impazzire ma è giusto che tu lo sappia.
Ha un figlio della tua stessa età ma preferirei che lo conoscessi di persona Stasera al Wedding restaurant." concluse il suo discorso.Rimasi pietrifica.
"Va bene mamma, mi hai fatto preoccupare inutilmente. O-ora vado." Detto ciò uscì velocemente dalla sua stanza.//
Non mi sarei mai lontanamente immaginata che mia madre potesse nascondermi qualcosa, tantomeno un segreto del genere. Non eravamo la classica famiglia nella quale il rapporto madre e figlia si poteva definire da "migliori amiche", avevamo un rapporto madre e figlia punto ma non c’erano mai stati segreti tra noi fino ad adesso.
Volevo che magari la notizia mi fosse stata data qualche giorno prima non il giorno stesso in cui avessi dovuto conoscerlo. Tenermi segreta la sua relazione con un uomo che per di più avesse un figlio della mia età non era certamente il massimo. Insomma la metà degli studenti della mia scuola hanno un padre o una madre single.
Dovevo fare un sondaggio su instagram?
Probabilmente per una volta si sarebbe rilevata interessante e utile quella cosa, non sapevo realmente come prendere la situazione. In positivo, in negativo?Sicuramente ero scossa.Provai a telefonare a Stormi ma non rispose, l’avrei raggiunta a casa sua ma fatalità, mi ricordai della presenza del fratello.
Respirai... mi stavo facendo prendere dall'ansia senza nessun apparente motivo.
Decisi di uscire e prendere una boccata d'aria non riuscivo a stare in casa anche se fino ad allora ero stata fuori. Andai in un bar - il mio preferito - e ordinai un cappuccino. Sì, a Giugno bevevo ancora bevande calde, le predeligevo sicuramente di più rispetto a quelle fredde. Rimasi là dentro per un'oretta buona, chiacchierando e flirtando con il barista, prendendolo in giro di tanto in tanto quando gli facevo l'occhiolino e si imbarazzava.
Amo i ragazzi teneri ma spesso sono quelli che si fanno sottomettere da noi donne, non che succeda a tutti sia ben chiaro ma di persone del genere se ne vedono tutti i giorni. Un po’ come i ragazzi che stanno insieme alle loro fidanzate per abitudine e così via, insomma, tutti in cerca di stabilità per paura di stare soli a vita.
Io non ero di certo quel tipo di persona, preferivo di gran lunga divertirmi che passare la mia intera vita con un ragazzo che non mi avrebbe mai trattata all'altezza. Si può vivere benissimo anche da soli o almeno era quello che speravo, anche se in cuor mio ero sicura che se mai fossi stata sola non sarebbe stato poi così tanto bello. La vita da single è stupenda perché puoi fare tutto quello che vuoi ma condividere le cose con chi ami deve essere molto meglio. Persona più incoerente di me non esiste.
Uscii dalla caffetteria con una brioches alla nutella in mano che addentai facendo attenzione a non macchiarmi con il cioccolato. Così mi ritrovai di nuovo davanti al portico di casa circondato da piante e vasi, non me ne intendevo di giardinaggio.
Aprii la porta che era socchiusa, probabilmente mia madre aveva sentito lo sbattere della porta e notato le chiavi sul divano.
Mia mamma sbucò dalla cucina e automaticamente feci un balzo all’indietro spaventata. "Mi hai spaventata" respirai a fatica portandomi la mano al petto palpitante.
"Non era mia intenzione Aki, mi dispiace." rispose dispiaciuta.
"Odio quando mi chiami Aki, mamma." sbuffai infastidita.
"Ma è il tuo nome” inarcò le sopracciglia confusa “come dovrei chiamarti?" mi chiese quasi a presa in giro.
Alzai gli occhi al cielo, insomma ormai quel tipo di conversazione era routine quotidiana.
"Chiamami come preferisci mamma è inutile discutere di ciò. Ora vado a prepararmi, abbiamo una cena stasera."
***
Hi guys! Ecco qua il quarto capitolo, finalmente la madre ha detto ad Akila che ha un fidanzatoooo, sono muy happy. Sono consapevole del fatto che questo capitolo sia lungo e abbastanza inutile, ma sto cercando di descrivere al meglio la personalità di Akila.
-Veronica
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Diabolic Stepbrother [SOSPESA]
Short StoryDove due ragazzi si ritroveranno a vivere nella stessa casa perché i loro genitori separati hanno deciso di frequentarsi e di voler passare le vacanze estive tutti insieme. Il futuro fratellastro renderà le vacanze della ragazza un inferno. Idea by...