A scuola, la scuola era quadrata e grigia, tutti gli alunni quadrati e grigi, gli insegnanti, tutte le persone, quadrate e grigie. Alcune donne che passeggiavano o passavano casualmente per strada erano gravide. Quadrate e grigie anche loro, però avevano la rotondità della pancia, oltre a ciò quasi non c'era nessuna differenza, fuorché le donne avevano i capelli più lunghi rispetto agli uomini, capelli grigi e quadrati. Tutto il resto era una massa indistinta, le voci tutte uguali, robotiche, la città senza più una pubblicità distinguibile, i prodotti negli scaffali dei supermercati avevano tutti la stessa forma e colore, anche le lettere avevano tutte la stessa forma e colore, e i numeri anche. D'altronde dove i numeri sono tutti uguali l'universo non poteva esser altro che una massa indistinta tutta uguale. Ma lo sgomento sembrava aver colpito soltanto lei e la sua famiglia. Perché tutto il resto della gente in ogni angolo di universo sembrava non averci fatto caso, la vita aveva ripreso ad essere come sempre, e Vanessa non capiva se le persone non se ne fossero neanche accorte del cambiamento o se invece sembrava che non ci badassero perché rassegnate. Sembrava come che agli occhi altrui non fosse cambiato nulla, svolgevano la loro vita come sempre. Invece lei non riusciva né a studiare né a fare gli esercizi, a scuola non riusciva a concentrarsi con quelle voci monotone e grigie, tutte uguali, indistinte. Non riusciva a capire sé stesse sognando o cosa. Era triste, anche se le emozioni ormai erano indistinguibili l'una dall'altra. Ma dopo un mese ci prese l'abitudine ed incominciò a vederne tutti i lati positivi. Incominciò ad esserne molto contenta. Nessuno più con la risata sguaiata e insopportabile, nessuno più così alto come le giraffe o grosso come un elefante o nessuno più con la voce irritante e antipatica, insomma tutti erano più simili a come lei desiderava, anche se non se lo era mai immaginato così. Sembrava essere una benedizione quella nuova condizione, mai più persone crudeli e cattive né persone troppo buone e smielate. Tutto sembrava essere perfetto, beh...quasi perfetto, ma suo padre era diventato ancora più severo e paranoico. La vita a casa sembrava essere diventata insostenibile, insopportabile. La libertà è la forma più nobile dell'amore e la prigionia la forma più opprimente. L'arte di tutte le cose era sparita. Come faranno le persone ad innamorarsi ancora? Come si potrà più distinguere un bravo cantante da uno pessimo e una bella voce da una stonata? L'amore è rosso normalmente ma adesso è grigio.
Tutto questo faceva sentire Vanessa contenta ma anche perplessa, emozioni diverse e contrapposte che non riusciva a descrivere a parole perché anch'esse erano diventate un ammasso tutto uguale e grigio con uguale forma e la scuola era esattamente uguale a tutti gli altri edifici sia per forma che per funzione. In tutta questa follia informe e opprimente lei ci vedeva una grande possibilità di libertà. Mai più persone così inappropriatamente diverse da lei. Tutto sembrava andare liscio e finalmente per il verso giusto. Mai più differenze sostanziali tra le persone né tra le cose né in natura. Tutto perfetto e indistinguibile. La scuola aveva un bel teatro e si facevano le audizioni per scegliere gli attori. Vanessa vi prese parte perché il suo sogno era di fare la protagonista. Ma i giudici presero la prima che capitò, tanto erano tutti uguali non c'era una differenza. Lei si arrabbiò e si dispiacque molto. Ci teneva così tanto ad avere il ruolo da protagonista, o per lo meno ad avere un qualche ruolo, ma non ci fu nulla da fare, i giudici avevano già scelto i primi che erano capitati. E questo fu il primo vero dispiacere che lei ebbe a causa della nuova condizione delle cose.
Le case erano tutte in fila una dopo l'altra con quel modo che avevano di assomigliarsi tutte perfettamente, non esisteva più la casa grande o piccola, la villa, il castello o la casa del povero.
Non si riusciva a distinguere l'animale dall'uomo.
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Il mondo a modo mio
FantasyUna ragazza che pensa che tutti debbano essere come lei presto scoprirà grazie ad un sogno che la diversità e l'individualità delle persone va accettata ed amata.