Quando riaprii gli occhi davanti a me c'era un volto maschile segnato dagli anni, che nonostante i capelli ormai bianchi e i denti ingialliti probabilmente per il fumo, manteneva lo sguardo virile e potente di un tempo.
Erano stati i suoi occhi a catturarmi.
"William, dove scappi! Vieni qui!" Disse emettendo una voce calma e profonda.
"Ma nonno, l'aereo planino!"
Fu la risposta immediata dello scricciolo che mi ritrovavo davanti, che con i suoi occhioni protestava ancor più che con parole.Sbattei le palpebre incredulo, non mi ero ancora ripreso da quanto avevo appena vissuto.
Così il ragazzino arrivò ai miei piedi aspettando che gli riconsegnassi il suo gioco, ma restai ancora lì imbambolato finché non ci raggiunse il nonno.
"Oh grazie!" Mi disse sorridente
Solo allora mi riscossi. Sorrisi e restituii al marmocchio quel piccolo aereo di carta. Poi mi congedai velocemente e raggiunsi di corsa mia madre all'interno del supermercato.Camminavo, portavo il carrello ed eseguivo gli ordini di mia madre per la spesa, ma ero distante.
Non riuscivo a darmi una spiegazione per quanto era accaduto, ma non credo che continuando a pensarci sarei giunto ad una conclusione.
Perciò tra una storia e l'altra ripresi la routine: casa, compiti, due chiacchiere e riposo.E finite le vacanze estive era ora di tornare a scuola. Sveglia all'alba, colazione proteica e giù per strada sulla via per la scuola.
È inutile, ogni volta che passo del tempo da solo, non posso fare a meno di sentire il mondo. Sento l'ansia delle persone che vanno al lavoro, il traffico delle macchine che scivolano sulla strada, gli uccellini che cinguettano cantando la bellezza della natura... mi sento pienamente immerso nell'energia del mondo.
È buffo perché questo avviene solo quando accetto la vita, quando accetto di non dover fare nulla perché in quanto essere umano non ho nessun potere nei confronti di questo mondo: nessun potere che mi permetta di lottare contro la potente corrente di un fiume in piena. Non sostengo che questo sia impossibile; è solo una questione di obbiettiva pigrizia. Perché un essere dovrebbe a tutti i costi lottare per risalire il fiume quando sa di non dover percorrere quella strada? Quando sa, con assoluta certezza di non sapere quel che deve fare?
Ognuno di noi conosce perfettamente ciò che deve fare in questo mondo e si ostina a non voler seguire quella strada, ma vuole continuare a nuotare contro corrente per nessun motivo effettivo. E poi la gente si chiede perché è infelice... Cazzo basta che fai ciò che vuoi fare! Perché sei così stupido! Fai quello che vuoi e sii felice! È un tuo diritto! Smettila di comportarti come se ti premesse preoccuparti per la vita degli altri, come se stessi facendo un favore a qualcuno; perché in realtà hai solo paura di lasciarti andare nella corrente! Hai solo paura di non sapere quale sia e quale sarà la tua meta perché hai paura di affrontarla.
Ma allora non ti lamentare per la tua infelicità!
Questo, è qualcosa che mi manda davvero in bestia. Hai due strade: puoi decidere di rischiare, affrontare le tue paure ed essere felice, oppure di continuare a nuotare contro corrente, a preoccuparti di cose inutili e a vivere nell'infelicità di chi non ha seguito il suo cammino. La scelta la prendiamo ogni giorno, ciascuno di noi. E l'unica cosa che ti chiedo, Persona Infelice, è di non lamentarti di quanto questo mondo faccia schifo, di quanto la vita faccia schifo, di quanto sia triste... perché è la tua scelta! Sei stato tu a scegliere questa vita... quindi perché devi infamare questo mondo così perfetto? Perché devi distruggerlo così?!
Questo proprio non mi va giù... eppure è qualcosa che succede sempre e forse è proprio perché mi trovo su quest'autobus sulla via per scuola che ci ripenso. Ci ripenso ancora e ancora perché più osservo chi mi sta intorno più divento triste. Divento triste perché sono stufo di sentire la gente a qualsiasi ora sull' autobus che si lamenta e basta. Cazzo! Alzati e cambia la tua vita anziché stare lì a lamentarti!
Ma nonostante questo, mi limito a stare zitto. Perché ancor di più so che tutte quelle persone sanno, sanno e se continuano a vivere così è solo per loro scelta. Perché ognuno, grazie al Libero Arbitrio che Ci hai concesso, è libero di decidere come vivere la propria vita.