Prologo

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La scuola non è di certo un posto che mi piace, né che mi ha mai offerto granché se non fantastiche amicizie e una certa conoscenza su cose che non mi interessano poi molto.
A quanto pare, quest'anno è diverso. L'incredibile liceo della noia ha finalmente deciso di regalarci una piccola gioia, ma naturalmente solo venti tra gli studenti del quarto anno avranno l'opportunità di coglierla.

I tredici studenti con la media più alta e i sette tra i più promettenti atleti della scuola potranno prendere parte al Sunrise Camp per un mese intero ed io sono tra loro.
Non mi distinguo in nessuno sport, anzi, piuttosto direi che sono la regina della pigrizia.
Ho le abilità di un bradipo e le poche volte che in palestra mi viene lanciata la palla, o la schivo, o mi arriva dritta in faccia. Come ho detto prima, non sono nemmeno un'amante della scuola e di conseguenza nemmeno dello studio.
Gli unici due motivi per i quali sono tra i tredici studenti migliori sono Brandon, il mio ragazzo, e Megan, la mia migliore amica.

Sei pomeriggi su sette Brandon deve allenarsi con la sua squadra di basket, quindi passo tutto il mio tempo con Meg, che studia in una maniera ossessiva. Io sono costretta ad ascoltarla ripetere e presa dalla noia sfoglio spesso i grandi libri evidenziati e sottolineati.
Le informazioni mi entrano in testa, senza che io me ne accorga.
È così che sono entrata a far parte dei migliori: puro culo.

Domani mattina sarà il grande giorno e non potrei essere più felice di così.
Un mese intero in compagnia di Brandon e di Megan senza troppe regole e responsabilità.
Un mese di risate, scherzi e gioia.
Un mese intero per creare ricordi indelebili con le persone a cui tengo di più.

In questo momento sono a casa di Brandon, è quasi mezzanotte e questo significa che ci rimangono sei ore da dormire.

"Tesoro, pensi di spegnere quel telefono?" Guardo torva Brandon, che stranamente è attaccato a quella stupida scatoletta elettronica.

"Mh" risponde lui "un secondo, sto discutendo con Tyler dell'allenamento di prima".

Tyler. Quel ragazzo è il demonio in persona. Solitamente non ho problemi a fare amicizia, anche se talvolta tendo ad essere leggermente timida. Ho provato in tutte le maniere ad essere carina con lui, soprattutto perché è il migliore amico del mio ragazzo, ma non c'è stato verso.
Ogni volta che cercavo di essere gentile, lui aveva sempre una risposta prepotente da rifilarmi.

Sbuffo e cerco a tastoni il mio cellulare, dato che Brandon non sembra intenzionato a mettere giù il suo e subito ho un infarto.

Tre chiamate perse da mamma.

Immediatamente mi precipito a premere "chiama" e dopo nemmeno due squilli mi risponde incazzata nera.

"Si può sapere perché non rispondi?"

"Scusa mamma, io e Meg stavamo guardando un film" mento, cercando di inventare una scusa decente.

"E non avevi il telefono con te? A cosa te l'ho comprato a fare se poi quando ti chiamo non rispondi?" Trattengo una risatina e alzo gli occhi al cielo.

"Certo che sei proprio strana, ti lamenti che sto troppo attaccata al cellulare e poi se non lo uso per un po' ti arrabbi" Lei sbuffa, esasperata.

"Va bene Ky, però ora potresti passarmi la mamma di Megan per favore?" Immediatamente sento il sangue congelarsi nelle vene.

"Ehm.. non posso, ora sta dormendo mamma, è mezzanotte" Butto lì, sperando che funzioni.

"E allora passami Megan"

"È sotto la doccia... senti mamma, cinque minuti e avrà finito, poi ti richiamo okay?" Lei acconsente e io metto giù, in ansia.

Brandon mi sta guardando con gli occhi spalancati, preoccupato.
È la prima volta che i suoi sono via per il weekend e ne abbiamo approfittato per dormire insieme, ovviamente senza avvertire il grande capo, ovvero mia madre.

Afferro il telefono di Brandon e velocemente compongo il numero della mia migliore amica.

"Ehm, Brandon? Va tutto bene?"
La voce di Megan è confusa, ma per fortuna ha risposto.

"Meg, sono io, è successo un casino"
Posso immaginarla chiedere gli occhi di scatto e fare l'espressione che assume sempre quando pensa di essere finita nei guai.

"Oh no, no, no. Ky, ti avevo detto che sarebbe successo qualcosa. Adesso ci scopriranno e nessuna delle due potrà andare al Sunrise." Aveva già iniziato ad elencare tutte le peggiori ipotesi, come succedeva ogni volta che era in ansia.

"Dai Meg calmati, possiamo ancora risolvere tutto. Semplicemente ti metto in vivavoce e chiamo mia madre dal telefono, tu fai finta di essere qui con me e fine della storia.
E ricorda, sei appena uscita dalla doccia."

In pochi minuti faccio ciò che ho detto e tutto sembra filare liscio, stranamente.
Sono abbastanza stupita, perché solitamente non me ne va mai una giusta.

Sento delle braccia forti trascinarmi in basso, finché non sono sdraiata sul comodo letto. Brandon si posiziona sopra di me e sento le sue labbra dolci sopra alle mie.
Sorrido nel bacio, pensando a quanto sono fortunata ad avere un ragazzo come lui accanto.

Ultimamente per via dei frequenti allenamenti non ci vediamo più così spesso, quindi non mi sembra vero di poter passare un intero mese con lui senza il suo coach in mezzo alle scatole.
Brandon e io abbiamo cominciato ad uscire verso la fine della seconda superiore, come semplici amici.
Non era il solito atleta stupido, che otteneva una borsa di studio solamente grazie alle sue doti da tiratore esperto. Brandon aveva anche una mente brillante ed è grazie ad essa che ci siamo conosciuti.

Il mio prof di scienze lo aveva pregato di spiegarmi il programma e lui generosamente aveva acconsentito.
Cosi, finita la seconda avevamo cominciato ad uscire durante l'estate. Non so esattamente descrivere come mi sono resa conto di provare qualcosa per lui.
Brandon era un bel ragazzo, certo, ma non mi presi una cotta per lui nello stesso istante in cui lo vidi.
Mi ricordo semplicemente che tra i gelati e le serate passate nel vialetto di casa mia a parlare fino a tardi, cominciai a notare che i suoi occhi brillavano in una maniera veramente bella e che il suo sorriso faceva sorridere anche me.
La consapevolezza del fatto che mi piacesse non arrivò tutta d'un colpo. Arrivò lentamente, mattoncino su mattoncino si costruì questo saldo legame tra noi.

Dopo un anno circa, posso dire di essere incredibilmente fortunata di aver trovato Brandon, perché è un ragazzo che è capace di amare con il cuore.

"A che pensi principessa?"
Mi distrae da i miei pensieri e non posso fare a meno di sorridere sentendo quel nomignolo, nonostante mi chiami ogni volta così.

"A nulla" E mi allungo verso di lui per lasciare un delicato bacio sulle sue labbra.

"Vuoi dormire? Domani dobbiamo svegliarci alle sei" Sbuffa, ricordandomi di avere poche ore restanti di sonno.

"Si, forse sarebbe meglio" Acconsento io, infilandomi tra le sue forti braccia.
Forse tutti quei pomeriggi passati ad allenarsi non gli avevano fatto poi così male.

"Buonanotte principessa"

"Buonanotte Brandon"
E perfino nel buio, tra le sue braccia, mi sentivo al sicuro.

Sunrise Camp 》Il Migliore Amico Del Mio RagazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora