Emozioni

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Il professore si stava avvicinando pericolosamente a me fino a quando sentii le sue labbra sulle mie. Non so spiegare le emozioni, non gli so dare un nome, so solo che stavo toccando il cielo con un dito. Potrebbe essere l'amore? Di cui tutti parlano?
Non lo so.
Nel bacio era entrata in gioco anche la lingua, quando mi staccai per respirare...
-"Ehm... Scusami non so cosa mi sia preso, capisco se mi odierai ma davvero, io non lo so"
-"Professore, io non capisco lei"
-"So che ho sbagliato non c'è bisogno di ridirmelo"
-"Ma stia zitto e piuttosto mi baci"
Le sue labbra si ripoggiarono sulle mie, le stesse emozioni scoppiarono in me... Le sue labbra erano stupende.
La verità è che lui era stupendo, ma era pur sempre il mio professore, perciò controvoglia dovetti interrompere il bacio per chiarire.
-" Sia chiaro professore non ho interrotto il bacio perché non mi piacesse, ma vede per lei questi due baci sono stati inutili vero?"
Sono sempre stato un ragazzo sensibile sotto la mia corazza e delle lacrime scendevano sulle mie guance.
-"Spero stia scherzando Meta, faccio come lei zitto e baciami"
Allora presi coraggio e avvicinai il mio viso al suo, mi asciugò le lacrime con l'amore.
-"Professore forse dovremmo rientrare in classe"
-"Ha ragione, d'ora in poi mi chiami Fabrizio"
-" Fabrizio, mmmm, meglio Bizio"
-"Bizio? No Ermal ti prego"
-"Ma è stupendo comunque io ti chiamerò così"
-"Allora io...Gigi"
-"Gigi? Oh Gesù"
Rientrammo in classe.
Lui continuo la lezione e io lo fissavo, i nostri sguardi erano complici le nostre labbra si appartenevano, e il mio cuore era già suo.

ORA PARLA FABRIZIO
Quel ragazzo mi avevo stregato, magari avevo sbagliato a baciarlo ma ho seguito il mio cuore.
Mi stava fissando, fissava le mie labbra i miei occhi.
Mi sono dimenticato di tutto anche di Giada, la mia ex, pensiero che avevo costantemente nella testa.
Forse mi stavo innamorando di Ermal e non lo ero più di Giada.
Fini la lezione pensando a tutto ciò.
I miei alunni uscivano, e le solite galline mi fissavano, ero ritenuto il più bel professore di tutta la scuola, quante cavolate.
-"Ermal potrei parlarti un attimo"
I suoi occhi stavano diventando lucidi,a che cosa stava pensando?
-"Certo professore"
Aveva paura? Non lo so, so solo che io avevo paura di ferirlo.
-"Ermal io-"
-"No Fabrizio ho già capito è stato tutto un errore ma tu capisci cosa sto passando io, mi sono innamorato di te e tu mi usi, giochi con i miei sentimenti pensavo davvero di aver trovato l'amore di averlo conosciuto, mi sbagliavo."
Ma? Che cosa cazzo ha capito. Le lacrime gli bagnavano le guance odio quando piange, se ne stava andando, lo riuscii a fermare giusto in tempo.
Lui scivolò e fini addosso a me.
-" Ermal non hai capito niente, ti volevo solo ospitare a casa mia"
-"Oh davvero?"
-"Si certo non ho intenzione di usarti, non potrei mai usare un angelo come te"
In un secondo sentii le sue labbra sulle mie, le stesse emozioni mi colpirono, come un pugno nello stomaco.



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