Guardo il mio riflesso allo specchio, in questo momento, i vestiti che ho portato fino a questo giorno mi vanno così stretti.Chi ero io?
Una Candida? Un'Erudita? Un'Abnegante? Una Pacifica? O forse un'Intepida?
Mi sistemo i capelli biondo platino: questo caschetto è stata la decisione migliore della mia vita, mi sento così fresca.
Lancio un'ultima occhiata alla mia immagine, sospirando.
Finalmente esco di casa, accompagnata dai miei due fratelli maggiori, dirigendomi a passo spedito verso il Centro, l'edificio più alto di Chicago in cui la mia vita avrebbe preso una svolta.
Perché effettivamente, da lì a qualche istante, nulla sarebbe stato come prima: sarei stata un membro effettivo della società.
Ma appartenente a quale fazione?
*
Entro nella stanza in cui si sarebbe svolta la Cerimonia della Scelta; è divisa in cerchi concentrici, dove in quello esterno si sistemano i sedicenni come me, mentre in quello successivo i familiari, entrambi divisi per fazioni.
Nel cerchio più interno ci sono cinque coppe di metallo, e ognuna contiene l'elemento simbolo di una fazione: pietre grigie per gli Abneganti, acqua per gli Eruditi, terra per i Pacifici, carboni ardenti per gli Intrepidi, vetro per i Candidi.
Sto per sedermi, quando Matthew, mio fratello più grande, mi blocca prendendomi il polso.
-Fai la scelta giusta scricciolo, ricordati gli accordi e che siamo la tua famiglia. Ti teniamo il posto accanto a noi, dove potrai metterti una volta dichiarato la tua fazione d'appartenenza.- dice, stringendo ancore di più la presa.
Gli sorrido, incurante del dolore e del fatto che sicuramente la sua stretta lascerà il segno - Non mi vedrete mai più -
Con uno strattone mi libero e vado al mio posto.
Con la coda dell'occhio vedo che Steven lo trattiene dal raggiungermi.
Siamo in pubblico, i Mackenzie devono mantenere una certa reputazione.Come ogni anno, l'incarico di presiedere la cerimonia ruotava di fazione in fazione: ora era il compito del leader dei Pacifici, Johanna Reyes. Una donna di mezza età, sorridente. Indossa abiti comodi, rossi e arancioni.
Si mette al centro del cerchio, davanti alle coppe ed inizia il solito discorso che viene ripetuto ogni anno: -Cari ragazzi, oggi è un giorno importante per la vostra vita futura. Un giorno di decisione, di scelta.
Come ben sapete, decine e decine di anni fa i nostri antenati capirono che le guerre non erano dovute a ideologie politiche, fedi religiose, divisioni di razza o nazionalismi. Scoprirono che l'origine stava nella natura dell'uomo, nella sua inclinazione al male, in qualunque sua forma. Così si divisero in fazioni, per cercare di sradicare quei comportamenti che pensavano fossero la causa del disordine nel mondo.
Quelli che davano la colpa all'aggressività fondarono la fazione dei Pacifici.-
È la mia fazione?
I Pacifici si sorridono a vicenda. Portano abiti comodi, rossi o gialli. Ogni volta che li vedo mi paiono gentili, affettuosi, genuini... eppure io non faccio un sorriso vero da anni, non riesco a mantenere un rapporto con qualcuno per un lungo periodo e le mie mosse sono estremamente calcolate.
-Quelli che incolpavano l'ignoranza divennero gli Eruditi.-
Sono intelligente, lo ammetto da sola, supero la media. Ma per quanto siano interessanti i libri non vorrei starci tutto il giorno a lavorarci sopra. E gli Eruditi lavorano a stretto contatto con i Candidi.
-Quelli che accusavano l'ipocrisia si chiamarono Candidi.-
No. Devo scappare.
-Quelli che condannavano l'egoismo formarono gli Abneganti.-
Non amo le persone egoiste, ma io stessa ammetto di non essere abbastanza altruista.
-E quelli che incolpavano la codardia diventarono gli Intrepidi.-
Sono abbastanza coraggiosa? Non lo so, dubito. Altrimenti non sarei rimasta con loro tutto questo tempo.
So che me ne devo andare, ma dove?
-Queste cinque fazioni vivono in pace da molti anni, lavorando insieme e facendosi carico ciascuna di una diversa esigenza della società. Gli Abneganti soddisfano la nostra richiesta di governanti altruisti; i Candidi ci forniscono autorità affidabili e competenti in materia legislativa; gli Eruditi ci procurano insegnanti e ricercatori intelligenti; i Pacifici preparano consulenti e assistenti sociali ricchi di umana comprensione; e gli Intrepidi garantiscono protezione dalle minacce, sia interne che esterne. Ma la funzione delle fazioni non rimane circoscritta a questi settori. Noi ci diamo gli uni agli altri molto più di quanto possa essere adeguatamente riassunto. Nelle nostre fazioni troviamo un senso, troviamo uno scopo, troviamo la vita.
Senza di loro, non sopravviveremmo- conclude Johanna.
Il silenzio che segue le sue parole è più pesante di altri, perché è soverchiato dalla paura di diventare un Escluso e dal peso di fare la scelta giusta. Siamo così giovani.
-Perciò- riprende -in questo giorno celebriamo una lieta ricorrenza: è il giorno in cui accogliamo i nostri iniziati, che lavoreranno con noi per una società migliore e un mondo migliore da costruire insieme.-
Uno scroscio di applausi esplode nella stanza.
A mano a mano vengono chiamati i ragazzi a scegliere.Sono talmente concentrata nei miei pensieri che sussulto quando il mio nome viene gridato creando un leggero rimbombo.
Mi alzo lentamente e mi dirigo verso il centro della sala: il mio passo è lento e sento lo sguardo di tutti fisso sulla schiena.
Prendo il coltello e lo guardo attentamente: la sua lama è così lucida che mi ci posso specchiare dentro. Lo premo contro il palmo della mia mano sinistra finché non esce del sangue, brucia ma non ci dò molto peso, successivamente allungo il braccio verso le cinque coppe.
Prendo un profondo respiro.
È arrivato il momento.
Da qui a pochi secondi la mia vita sarebbe cambiata.
Chiudo gli occhi.
Apro la mano e lascio cadere il mio sangue.
Un boato echeggia nella sala.

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Soulmate
Fanfiction"Chi era lei? Una Candida? Un'Erudita? Un'Abnegante? Una Pacifica? O forse un'Intepida?" "Sono Venus, solo Venus." N.A. Sotto estrema revisione, capitoli momentaneamente bloccati, una volta che li aggiorno li ripubblico © Tutti i diritti appartengo...