Trovai Kieran sul divano intento a leggere un documento, lo sguardo concentrato rendeva i suoi tratti particolarmente duri .
Non sapevo cosa fare non volevo disturbarlo, iniziai a diventare nervosa e così i miei gesti involontari presero il sopravvento. Stavo seriamente iniziando a pensare di tornarmene indietro, ma lui alzò immediatamente lo sguardo e mi vide prima di riuscire nel mio intento.
-Jane, scusa ero impegnato con dei fogli del lavoro ma ho finito così oggi lo passiamo a parlare un po’. Siediti pure questa adesso è casa tua. Tranquilla. – aveva ragione dovevo stare calma.
“Ok Jane respira”.
Mi avvicinai e mi sedetti vicino a lui. Mi stava guardando, forse mi stava studiando ed io ero terrorizzata dall’idea di fare una cattiva impressione. Non potevo farmi sopraffare dalle emozioni dovevo prendere il controllo di me stessa. Alzai gli occhi e lo guardai, iniziai a studiare ogni tratto del suo viso. La bocca abbastanza carnosa, naso proporzionato e dritto, profondi occhi blu e la mascella scolpita.
Lui non disse nulla quindi probabilmente non era infastidito dal mio sguardo ma decisi che per adesso poteva bastare. Abbassai il viso e in quel momento mi sentii veramente a disagio. L’avevo fissato. Mi scappò un sorriso nervoso.
-Sta tranquilla, è normale. Rilassati. Non c’è nulla di strano non devi agitarti. – disse ridacchiando.
Non so se per il sollievo o per ciò che aveva detto iniziai a ridere anche io. Qualche secondo dopo una donna che avrà avuto forse sessant’anni arrivò in salotto, mi guardò e con un sorriso enorme in viso mi venne incontro.
-Cara piacere io sono Mary. Tu sei Jane giusto? Kieran mi ha parlato di te prima. Ho preparato qualcosa di speciale per il tuo arrivo. –
-Piacere Mary. Grazie è stata veramente molto gentile non doveva preoccuparsi per me. Non vedo l’ora di assaggiare questo pranzo adesso. –
-Oh sentila Kieran è così carina. E tu cara non dovrai aspettare perché è già tutto pronto e servito in tavola. Kieran per qualsiasi cosa sono in cucina. – era una persona veramente gentile, sicuramente mi sarei affezionata molto presto a lei. Kieran rispose prima di me
-Grazie mille Mary, vieni andiamo Jane. – rivolse un sorriso alla governante e poi mi fece cenno di seguirlo in sala da pranzo.
-Oh mio Dio, ha preparato le lasagne. Sono più o meno nove anni che non le mangiavo. Hanno un profumo delizioso, Mary deve essere un’ottima cuoca. –
-Sì in effetti è veramente bravissima a cucinare, in più è una donna che riesce a farsi volere bene. –
Annuii e iniziai a mangiare, erano la cosa più buona che avessi mai mangiato. Restammo in silenzio per un po’ poi Kieran iniziò a parlare
-Jane parlami un po’ di te. Voglio conoscerti meglio. –
Restai a bocca aperta in un primo momento, era molto che non parlavo del mio passato.-Sì, ehm, nove anni fa quindi quando avevo otto anni io e miei genitori dovevamo partire per una piccola vacanza, niente di importante solo pochi giorni fuori per rilassarci. Eravamo felici e tranquilli. Stavamo contando le macchine rosse quando ad un tratto sentii delle urla e poi il buio. Finimmo tutti e tre all’ospedale, io per fortuna mi risvegliai solamente con qualche osso rotto e qualche frattura. Mia madre morì sul colpo “Ci dispiace piccola ha battuto la testa la mamma, è dovuta volare in cielo” mi dissero. Mio padre finì in coma per un mese alla fine non ce la fece. I miei genitori non avevano fratelli e i miei nonni paterni erano già morti. Era rimasta solo mia nonna Lily, soffrii molto ma con lei credevo di aver finalmente ritrovato la serenità poco dopo però un po’ per l’età e un po’ per la responsabilità che aveva sulle spalle, si stressò troppo e – feci una pausa – morì di infarto. L’ambulanza mi portò all’orfanotrofio di suor Elise. All’inizio fu molto difficile, lei cercava di non farmi mancare nulla. Certe volte dormiva anche con me quando piangevo. Piano piano tutti i bambini più piccoli di me venivano adottati, insomma nessuno ci stava più di un anno. In qualche modo sia io che tutte le suore sapevamo che non mi avrebbero adottata per via della mia età così chiamarono degli insegnanti all’orfanotrofio in modo che io potessi fare un normale percorso di studi. Ho iniziato a studiare con un’insegnante il programma di liceo. Beh poi il resto lo sai. –
Ci furono minuti di silenzio, come per elaborare quei nove anni di vita riassunti in pochi minuti e intanto ci spostammo sul divano.
-Tu invece cosa mi dici? –
-La mia vita non è niente di interessante. Mi chiamo Kieran Moore, ho 25 anni. Per quanto riguarda la mia vita professionale anche io ho scelto un liceo mi sono diplomato ed in seguito laureato. Adesso sono il capo di una “compagnia privata” per così dire. Non ho fratelli e i miei genitori sono venuti a mancare qualche anno fa. Credo di aver riassunto tutto quello che c’era da dire della mia vita, come vedi non è assolutamente niente di interessante. Ora vorrei parlarti di alcune cose. Il più presto possibile inizierai ad andare a scuola, inoltre quando vuoi possiamo andare a comprare qualcosa tutto quello che ti serve vestiti, cose per la scuola insomma quello che vuoi. –
-Grazie Kieran quando tu hai voglia o quando sei disponibile potremmo andare, ma non sentirti obbligato perché ho tutto il necessario e non voglio che ti pesi insomma non mi va di essere una palla al piede. – farfugliai tutto velocemente e non ero sicura che avesse capito, forse da una parte sarebbe stato meglio.
-Stai tranquilla adesso sei sotto la mia responsabilità, voglio il meglio per te. –
Preferii non aprire la bocca dal momento che sarebbero uscite solamente parole sconnesse e frasi senza senso.
Mi limitai a sorridergli provando a fargli capire tutta la mia gratitudine. Decidemmo di passare il pomeriggio a parlare. Senza che ce ne accorgessimo si era già fatta sera.
Kieran mi disse che quella sera avrebbe ordinato qualcosa di veloce per far riposare Mary perché mi spiegò che quando c’era qualcuno di importante si stressava più del dovuto.
-Sì dovresti mandarla a casa, anche suor Elise faceva sempre così quindi ne so qualcosa. –
Mandò Mary a casa nonostante continuasse a protestare, poco dopo arrivarono le pizze che avevamo ordinato. Mangiammo in silenzio e una volta finito di sistemare decisi di andare a letto dopotutto era stata una giornata particolare ecco. Informai velocemente Kieran e andai in camera mia, già mi sentivo a mio agio.
Andai in bagno, mi lavai i denti e mi misi il pigiama. Mi infilai sotto le coperte e accesi la TV. Non riuscii neanche a guardare tutta la prima parte di un film che scivolai in un sonno profondo.
Mi svegliai appena quando sentii aprire la mia porta. Dopo poco si richiuse, Kieran era venuto a controllare se stessi dormendo.
Nessuno a parte suor Elise l’aveva mai fatto. Sorrisi al pensiero di quello che era appena successo, come una bambina. A chiunque sarebbe sembrata una cosa sciocca e di poco conto, ma per me significava che a qualcuno importava veramente che cosa stessi facendo, se stessi facendo sogni tranquilli o meno. Questa cosa mi piaceva, e mi rassicurava in qualche modo sapere che forse Kieran mi voleva già almeno un po’ di bene. Certo nessuno mi avrebbe più ridato la mia mamma e il mio papà, ma forse qualcuno poteva aiutarmi a non pensare più a quel buco nero che si era formato nel mio petto. Forse Kieran ci sarebbe riuscito e per fortuna avrei riavuto la mia serenità e una vita normale. Volevo amici, tanti amici, avevo bisogno di qualcuno con cui sfogarmi a cui raccontare i segreti e con cui vedere film di paura insieme. Magari avrei avuto anche un fidanzato, non ci avevo mai pensato a questa cosa ma adesso quest’idea non sembrava così tanto un’illusione, chissà com’è avere una persona che ti ami più della sua stessa vita e che nonostante tutto sceglierebbe sempre e comunque te. Sarebbe bello. Ho l’occasione di riprendere in mano la mia vita e non voglio sprecarla.
Dopo qualche altra ora di pensieri mi riaddormentai finalmente con un senso di tranquillità che non avevo da tanto.Ecco il secondo capitolo. So che l'inizio può sembrare un po' noioso e lento ma vi assicuro che dal terzo capitolo inizieranno a crearsi situazioni abbastanza avvincenti. Ad ogni modo che ve ne pare di questo capitolo di passaggio? Fatemelo sapere nei commenti.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO: DOMENICA 15 LUGLIO.
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The Alpha and the Rebel.
WerewolfJane è una ragazza a cui la morte ha portato via i genitori troppo presto, costringendola a passare la sua infanzia in un orfanotrofio. Tuttavia in un giorno che doveva essere come gli altri, alla vita di Jane si sovrappone quella del signor Moore...