Prologo

223 57 20
                                    

"Se non hai mai mangiato con le lacrime agli occhi, non conosci il sapore della vita."

- J.W. Goethe.


Da qualche parte a Londra

Non so molto sulla vita. Ne ho così poca esperienza che sono ancora fermo alla consapevolezza che Babbo Natale altro non è che una favola per bambini.

Certo, quando ripenso a tutte le lacrime che ho versato, solamente perché un omone vestito di rosso non portava davvero i regali, ora fa sorridere, ma fu quella la prima vera e propria botta che la vita mi ha donato. Fu in quell'istante che compresi che non c'è assolutamente nulla di magico o sensazionale nel vivere.

Il flebile vento scorre leggero tra le foglie secche e ingiallite delle grandi querce. Una infinita distesa di colori tra il marrone e l'arancio mi circonda, si diffonde fino a raggiungere l'orizzonte, come fosse un arcobaleno di alberi di pieno autunno.

Non mi sono mai fatto grandi domande o aspettative sull'esistenza. Mi sono limitato a vivere, a stare in un corpo che non ho scelto e che non ho mai voluto. L'ho fatto spontaneamente, senza un motivo preciso. E continuo a rifarlo, ancora e ancora.

Rilasso le gambe sulle tegole ramate del tetto, seguendo rapito il movimento aggraziato delle nuvole, nell'attesa che il sole spazzi via l'oscurità. Quante volte ho desiderato raggiungerle per poter sprofondare nel loro manto soffice. Che bei tempi erano quelli, ancora credevo di poter diventare chiunque volessi, credevo sinceramente di poter addirittura arrivare alle stelle.

Alzo il braccio, nel disperato tentativo di acchiappare le nubi. Lo allungo più che posso con uno strano luccichio negli occhi. Le dita fluttuano a mezz'aria guidate dalla brezza fredda.

Ero proprio un bimbo ingenuo, un illuso che ha dovuto fare i conti con la cruda realtà per conto suo. Ha dovuto farsi forza anche quando sentiva di aver sopportato abbastanza. Doveva farlo, perché nessun'altro sarebbe accorso in suo aiuto. 

Il penzolante bracciale di perle scivola sulla mia pelle chiara. Le accarezzo una ad una con premura, come se potessero percepire il mio affetto.

"Mi manchi." Sussurro con un filo di voce.

Non so molto sull'esistenza. L'unica cosa di cui sono certo però, è che con te mi piaceva da morire.

You & IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora