*NOBILE CORAGGIO*

Capitolo 1

Veronica era sempre una ragazza molto a modo, solare, gentile.
Aveva lunghi capelli castani e grandi occhi scuri, con cui scrutava ogni cosa che destasse la sua attenzione.
Amava studiare, e appena possibile cercava di scoprire informazioni nuove sull'astronomia.
Quando era piccola, la madre Clara le raccontava ogni sera storie sulle costellazioni e sui fenomeni celesti, e lei ascoltava con grande ammirazione.

《 Sai come si chiama quella stella?》le domandava Clara.

《 No, mamma, non la conosco. 》

《 Allora te lo dico io. 》diceva sorridendo. 《 Bellatrix, è il suo nome. Fa parte delle stelle più luminose che esistano, ed ha un significato preciso: donna guerriera.
Indica coraggio, perseveranza, determinazione, forza nelle avversità e fiducia.
Mi piacerebbe tanto che tu, da grande, diventassi come lei.
Forte e tenace.
Guerriera e bellissima.
Ricorda, si trova nella costellazione dell'Orione. 》

Il ricordo della madre si insinuava spesso nella mente di Veronica.
Adesso che non era più con lei, dentro si sentiva come spogliata di emozioni, incapace di provare sentimenti e incredibilmente sola.
Anche se viveva ormai insieme al padre, da molto tempo le sembrava di non appartenere ad una vera famiglia.
Soprattutto dopo che Riccardo, suo padre, si era costruito una nuova vita con una donna dal carattere difficile.
Veronica non sapeva neppure come si chiamasse, dal momento che li vedeva poco a casa, eppure di una cosa era certa.
Tutta quella situazione non le piaceva per niente.
Non voleva che qualcuno colmasse il vuoto lasciato dalla madre.
Il suo più grande desiderio era ritrovare il vecchio rapporto con Riccardo, sentirsi di nuovo figlia e libera di essere se stessa, senza persone estranee a impedirglielo.
Sperava che suo padre la portasse di nuovo al mare a scattare fotografie, come facevano prima che tutto cambiasse.
Sperava che bastasse chiudere e riaprire gli occhi per ritornare alla vita passata.
Sperava che la madre la proteggesse.

Improvvisamente, fu come se le avessero tolto l'ossigeno.
Si buttò sul letto, e non appena i capelli toccarono il cuscino, sprofondo' in un sonno privo di sogni, buio.