Quando Veronica si svegliò era giorno, e il sole filtrava attraverso le tende arancioni della sua camera.
Il cielo era di un azzurro intenso e bellissimo; l'aria fresca, essendo autunno.
Tra due giorni sarebbe iniziata la scuola, e Veronica non stava più nella pelle, all'idea di allontanarsi un po' da casa e cambiare ambiente.
Doveva iniziare le superiori.
Avrebbe conosciuto persone nuove, diverse, forse simpatiche, forse solitarie; non lo sapeva ancora.La sua amica più cara, Samanta, si trovava in Giappone con la famiglia, e non poteva quindi starle accanto in quel momento.
Sarebbe rimasta laggiù per un anno almeno, fin quando il padre non avrebbe trovato un lavoro certo.
Veronica pensò con dolore all'istante in cui aveva salutato Samanta.
L'amica le aveva sorriso come ai vecchi tempi, promessa di un ritorno che poteva salvarla.
Si erano strette in un abbraccio infinito, fatto di sogni e di speranze, di gioia e di sofferenza.
Poi, la partenza e la solitudine.Adesso, l'unica cosa di cui Veronica aveva bisogno, era una compagnia sincera, pura, con cui condividere l'essenza di ogni giorno.
Il suo sguardo cadde sui fiori della speronella, la pianta preferita della madre.
Quando era ancora in vita se ne prendeva sempre una grande cura.《 Non si può cercare la bellezza, se non la si possiede già dentro il cuore. 》ripeteva spesso.
La speronella è la pianta della serenità, della leggerezza.
Veronica accarezzo' con il palmo della mano i suoi fiori bianchi e celesti, e inspirò il dolce profumo della libertà.
Avrebbe reso orgogliosa di lei sua madre.
Si, lo avrebbe fatto.
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*NOBILE CORAGGIO*
General FictionLe parole feriscono, e Veronica lo ha vissuto sulla pelle. Insulti, amicizie sbagliate e false e ferite che non si cancellano l'hanno resa così vulnerabile che non sa più quale sia il suo "posto" nel mondo. Una storia di bullismo e coraggio, nella r...