1 ANNO DOPO
*HARRY'S P.O.V*
Mi svegliai di soprassalto, un altro incubo, di nuovo.
Aprì gli occhi per quanto mi fosse possibile, l'alcol e la droga assunti poche ore fa erano ancora presenti nel mio corpo; come nell'ultimo anno d'altronde.
Allungai la mano verso il comodino per vedere l'ora dal cellulare, erano solo le 7 del mattino. Alcuni raggi di sole filtravano attraverso le piccole fessure delle persiane illuminando il giusto la mia stanza.
Mi voltai verso l'altra parte del letto per cercare una bottiglia d'acqua, ma tutto quello che trovai fu una bottiglia di qualche liquore.
Mi rimbombava la testa, e prendere sonno sarebbe stato impossibile, soprattutto senza il suo piccolo corpo da stringere forte contro il mio.
Era passato un anno ma io continuavo ancora a pensare a lei, e a bere e farmi di nuovo solo per cercare di dimenticarmi di lei per qualche istante.
Mi alzai dal letto barcollando e andando a sbattere contro il possente armadio situato di fianco alla porta.
I miei zii mi avevano accolto più che bene; erano stati davvero molto felici della mia visita, ma ovviamente non sapevano il vero motivo della mia presenza.
Da un anno dormivo nella casetta sulla piscina, in modo da poter avere un po' d'indipendenza, gli ero davvero grato per questo.
A fatica arrivai nella piccola cucina, aprì il frigorifero e mi versai un bicchiere di acqua fresca, poi mi allungai verso uno scaffale e presi 2 pillole contro il mal di testa. Dovrei comprarne altre al più presto.
Una volta finita l'acqua mi diressi di nuovo in camera, era ancora troppo presto per me e per il mio cervello.
Il caos regnava nella stanza, peggio della mia stanza a Londra, ma questa volta c'era un caos molto più grande, a quanto pare ieri avevo avuto un'altra crisi di nervi, e la stanza era praticamente distrutta.
Ricordi dell'altra sera iniziarono a tornare, ma era tutto così confuso; l'unica cosa chiara è che tutto quello che è successo poche ore prima era colpa dell'esasperazione e, sua.
Non avevo smesso di pensare a lei nemmeno per un istante, quello che provo per lei è davvero troppo forte, il mio cuore perde ancora un battito tutte le volte che scorrendo le immagini della mia galleria mi imbatto in sue foto, che non ho mai avuto il coraggio di cancellare.
Ogni tanto mi fermavo a pensare al nostro ultimo bacio, quello a casa sua, prima che me ne andassi via; certe volte mi sembra di sentire per davvero le sue labbra sulle mie, ma poi mi ricordo che è solo un sogno e che dovrei andare avanti.
Altre volte penso che questo sia solo un brutto sogno, come quello che ho fatto prima, credo di potermi svegliare e di trovarla lì, di fianco a me, in modo da poterla stringere a me il più forte possibile, ma sfortunatamente questo non è un sogno, e questo non accadrà mai.
Certe volte cerco di immaginare come le stanno andando le cose, se sta bene dopo tutto quello che è successo e se sta soffrendo le pene dell'inferno come me.
Louis dice che sta bene, ma lui lo dice solo per non farmi preoccupare.
Altre volte mi piace pensare che stia bene per davvero e che sia riuscita ad andare avanti con Niall finalmente, perché anche se fa male preferisco che lei stia bene, mi prenderei anche il suo dolore se potessi, solo per vederla sorridere come una volta.
Alla fine dei conti è passato un anno, e le cose sono davvero cambiate.
*CHARLIE'S P.O.V*
Mi svegliai di soprassalto, un altro incubo, di nuovo.
Aprì gli occhi per quanto mi fosse possibile, l'alcol e la droga assunti poche ore fa erano ancora presenti nel mio corpo, proprio come gli altri giorni da un anno a questa parte.
Allungai la mano verso il comodino per vedere l'ora dal cellulare, erano solo le 7 del mattino.
Alcuni raggi di sole filtravano attraverso le piccole fessure delle persiane illuminando il giusto la mia stanza.
Mi voltai verso l'altra parte del letto per cercare una bottiglia d'acqua, ma tutto quello che trovai fu una bottiglia di qualche strano liquore.
Mi rimbombava la testa, e prendere sonno sarebbe stato impossibile, soprattutto senza Harry accanto a me.
Era passato un anno ma io continuavo ancora a pensare a lui,avevo anche iniziato di nuovo a bere e farmi solo per cercare di dimenticarmi di lui per qualche istante, ma ovviamente tutto ciò non stava funzionando.
Mi alzai dal letto barcollando e andando a sbattere contro il possente armadio situato di fianco al letto.
Fortuna che ero a casa mia, e non a casa di qualche sconosciuto, o di Niall.
Da poco avevo iniziato a dormire a casa sua, solo perché aveva insistito davvero tanto.
A fatica arrivai in cucina, aprì il frigorifero e mi versai un bicchiere di acqua fresca, poi mi allungai verso uno scaffale e presi 2 pillole contro il mal di testa. Dovrei comprarne altre al più presto, stavano finendo davvero in fretta.
Una volta finita l'acqua mi diressi di nuovo in camera, era ancora troppo presto per me e per il mio cervello.
Il caos regnava nella stanza, come negli ultimi giorni, ma questa volta c'era un caos molto più grande, a quanto pare ieri avevo avuto un'altra crisi di nervi, e la stanza era praticamente distrutta.
Ricordi dell'altra sera iniziarono a tornare, ma era tutto così confuso; l'unica cosa chiara è che tutto quello che è successo poche ore prima era colpa dell'esasperazione e, sua.
Non avevo smesso di pensare a lui nemmeno per un istante, quello che provo è davvero troppo forte, il mio cuore perde ancora un battito tutte le volte che scorrendo le immagini della mia galleria mi imbatto in sue foto stupide, che però non ho mai avuto il coraggio di cancellare.
Ogni tanto mi fermavo a pensare al nostro ultimo bacio, quello a casa mia, prima che andasse via lasciandomi da sola in questo inferno; certe volte mi sembra di sentire per davvero le sue labbra sulle mie, ma poi mi ricordo che è solo un sogno e che dovrei andare avanti.
Altre volte penso che questo sia solo un brutto sogno, come quello che ho fatto prima, credo di potermi svegliare e di trovarlo lì, di fianco a me, in modo da poter stare tra le sue braccia mentre mi stringe il più forte possibile a se, ma sfortunatamente questo non è un sogno, e questo non accadrà mai.
Certe volte cerco di immaginare come gli stanno andando le cose, se sta bene dopo tutto quello che è successo e se sta soffrendo le pene dell'inferno come me.
Louis dice che sta bene, ma lui lo dice solo per non farmi preoccupare.
Altre volte mi piace pensare che stia bene per davvero e che sia riuscito ad andare avanti,magari con qualche bella ragazza, perché anche se fa male preferisco che lui stia bene, mi prenderei anche il suo dolore se potessi, solo per vederlo sorridere con quelle adorabili fossette come una volta.
Alla fine dei conti è passato un anno, e le cose sono davvero cambiate.
*Spazio autrice*
Ciao a tutti!
Come promesso eccomi qui con il primo capitolo della nuova storia.
Non so che dire, spero solo che vi piaccia, in questo primo capitolo volevo solo introdurvi un pochino nella vita dei due; so che non dice molto, ma nel prossimo capitolo vi spiegherò come sono cambiate le cose in questo anno.
Vi dico già che il secondo capitolo tarderà ad arrivare perchè ho ancora bisogno di un po' di tempo per scrivere dato che ho deciso da poco di continuare.
Recensite in tante mi raccomando! :)
Se volete dei chiarimenti o se semplicemente volete sapere quando aggiornerò o qualsiasi cosa vi lascio il mio twitter: https://twitter.com/hazzsjuliet?lang=it

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Chaotic // H.S
Fanfiction"Solo il ritmo pulsante del sesso unito a quello del cuore puo' creare l'estasi" È passato un anno da quando Harry è andato via lasciando Charlotte nelle mani di Niall. È passato un anno da quando Charlotte è stata abbandonata da Harry. È passato un...