•IV•

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Trovata la mia aula vi entrai restando fermò sulla porta. Dopo qualche minuto la prof si accorse della mia presenza e fece un largo e caldo alzandosi e venendo verso di me prendendomi alla vita e rivolgendosi subito dopo alla classe.

"Questa è la vostra nuova compagna di classe: Sofia."

La guardai con degli occhi di ghiaccio. Come aveva osato chiamarmi con il mio nome di battesimo? Chi era per poterlo dire? Sentii gli occhi gonfiarsi e il naso pizzicare. Spostai il braccio della mia insegnate e mi misi a sedere nel banco più in fondo possibile. Curvai la schiena fottendomene dello sguardo di tutti i miei compagni. Volevo solo sotterarmi. La prof continuava a chiedermi di presentarmi alla classe ma io la ignoravo. Dopo qualche minuto si arrese e iniziò la lezione. Io, ovviamente, non ascoltai. Da me quella donna si meritava solo odio da parte mia. La lezione passò e al suono della campanella tutti si alzarono me che rimasi al mio banco mentre facevo strani disegnini a penna nera su quello che doveva essere il mio quaderno di italiano. Il mio campo visivo era coperto dato che avevo il capo chino sul banco per questo non vidi un gruppo di ragazzi e ragazze avvicinarsi a me. Due di questi, maschio e femmina, si avvicinarono di più al mio banco ma io continuano a non degnarli di nessuno sguardo. Questi due si guardarono poi la ragazza mi strappò il quaderno dalle mani facendo andare in rovina un mio disegno. Alzai lo sguardo di scatto guardando il mio gruppo classe fissarmi e ridere leggermente.

"beh?"

Guardai la ragazza con fare scocciato maledicendola.

"Siamo in un liceo classico non artistico. Questa merda falla a casa tua."

Fece una sorta di ghigno per poi buttare il mio quaderno a terra e calpestarlo. Io non mi arrabbiai. Sono sempre stato un ragazzo tranquillo che non si arrabbia facilmente, e se lo fa, lo faceva solo per scherzare con quei pochi amici che gli restavano. Rimasi a fissarla con occhi di ghiaccio, giusto per metterla a disagio. Funzionò. Fece cenno agli altri ragazzi di andarsene e man mano si allontanarono tutti. Sospirai raccogliendo il mio quaderno e vidi, con mia grande felicità, che ci stava l'impronta della scarpa della ragazza. Trattenni un urlo e mi risedetti al banco.
Il resto della giornata passò lentamente con spiegazioni noiose e scherni da parte degli altri mie compagni di classe. Appena suonò la campanella dell'ultima ora tutti gli studenti si fiondarono verso l'uscita ma io decisi di aspettare che la folla si diluisse almeno un poco. Odiavo gli spazzi stretti e stare pressato in tutta quella gente avrebbe causato solo ulteriori problemi. Appena misi piede fuori dall'edificio scolastico, sentii una voce chiamare il mio nome. Mi girai verso la fonte del suono e vidi il ragazzo della mattina stessa agitare entrambe le braccia in un disperato tentativo di attirare la mia attenzione. Sorrisi e mi diressi verso di lui e il suo gruppo di amici che mi salutarmi cordialmente. Anche se mi guidavo di loro mi misi a distanza debita. Non si sa mai. Iniziò a parlarmi della sua giornata scolastica e dopo aver finito mi chiese come fosse andata la mia. Io lo guardai leggermente spaesato: Non volevo venisse a sapere della non-gradita accoglienza da parte dei miei compagni di classe, così decisi di sorridere e annuire. Vidi che lui pensò che tutto fosse andato per il meglio il che mi traquillizò abbastanza.

"ah e comunque non mi hai ancora detto il tuo nome."

Dissi alzando lo sguardo su di lui.


"Oh giusto scusa. Samuel."


Sorrisi e mi morsi l'interno guancia e arrossii leggermente. Cademmo entrambi in un silenzio che mi messe non poco a disagio fino a quando non dissi di dovermene andare e così mi incamminai a passo veloce verso casa. Non volevo tornare a casa. Non volevo vedere mia madre. Ma dovevo. Ero troppo timido per tenere viva una conversazione. Arrivai davanti al portone di casa mia e subito un grande senso di negatività mi investì. Entrai nell'edificio per poi arrivare davanti alla porta. Aprii ma non appena entrai lasciai cadere lo zaino a terra facendo uno degli sguardi più spaventati che abbia mai fatto in vita mia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2018 ⏰

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