Like Fire

2.«Azzurro»

Ascoltare canzone a inizio capitolo.

«Laura che succede?» Eve si avvicina a me.

Devo correre da mia madre, non posso perdere tempo.

«Non lo so, mio padre ha solo detto di andare all'ospedale, mi puoi accompagnare?»

Non posso andare in ospedale a piedi, è troppo lontano.

«Ti ricordi, vero, che non siamo maggiorenni?»

Ah.

«E adesso?»

Devo pensare a qualcosa.

«Laura seguimi, forse ho trovato un modo»
Eve cammina fino all'entrata, e prende qualcosa dal mobile accanto alla porta.

Cammina verso una macchina.

«Eve che stai facendo? Non abbiamo la patente»
«Fidati di me»

La classica frase che porta sempre a incidenti.

Esce dalle tasche le chiavi della macchina, sblocca la macchina, ed entra al posto di guidatore.

Ma che fa? È impazzita?

«Che stai facendo ancora là? Entra»
Eve ha abbassato il finestrino.

«Vengo, vengo »
Salgo in macchina, e metto la cintura.

«Scusami come hai intenzione di arrivare all'ospedale se non hai mai guidato?» la guardo diffidente.

«Ti sbagli, ho già guidato su Gta, è tipo la stessa cosa, praticamente sono un esperta» afferma orgogliosa.

Non ci posso credere.

«Fai partire la macchina e cerca di non investire nessuno»

Mi sorride un'ultima volta prima di accendere l'auto.

Si capisce dalla sua espressione che sta cercando di ricordarsi qualcosa.

Nel frattempo io ho già accesoa radio.

«La frizione! Bene adesso l'acceleratore, ci sono riuscita!»
Esclama tutta felice.

Guida tranquillamente, non accorgendosi del semaforo rosso.

«È rosso»
«But now whoa, I'm thinking what the he-

Spengo la radio, Eve mi guarda come se volesse uccidermi per aver interrotto il suo concerto.

«È rosso, e comunque sei stonata»

Eve si è fermata al semaforo, appena scatta il verde riparte.

Spero solo che non sia successo qualcosa di grave, non saprei come affrontarlo.

Mi risveglio dai miei pensieri quando vedo una persona che sta attraversando la strada.

Eve è a tutta velocità.

«EVE PREMI QUEL MALEDETTO FRENO»

«Cosa?»

Mi sposto dal mio posto per arrivare al suo, e spingo il piede sul freno.

La persona, che si è scoperto essere un ragazzo, è fermo con lo sguardo impaurito.

La macchina si è fermata a pochi centimetri da lui.

Siamo fermi da un minuto e il ragazzo non smettere di fissarmi negli occhi.

Ha gli occhi azzurro chiaro, mai visti occhi più belli.

È ancora fermo davanti alla macchina.

«Ou Biondino smettila di fissarla così, e levati dalla strada, cretino!»
La mia cara amica esce la testa dal finestrino.

Oh mio dio.

Il ragazzo si riprende e scappa via.

«Poco rude»
Esclamo alzando gli occhi al cielo.

Lei mi guarda male e riprende a guidare, se così si può chiamare.