Caleb fece accomodare i due signori, che lo stavano scrutando.
-Non capisco perché siate qui- iniziò Caleb -vi ho già detto e dimostrato che mio padre riesce a mantenere la casa e che non ci sono problemi-
Perché mente...? si chiese Jude potrebbe venir aiutato... Potrebbe star meglio...
I due uomini dei servizi sociali si lanciarono un'occhiata scettica, mentre si sedevano sul divano del soggiorno. Jude scese e si nascose fuori la stanza. Spiava la scena, non capendo perché Caleb mentisse così. Perché non diceva che il padre lo picchiava?
-Fa vedere il corpo- chiese uno dei due uomini.
...tutti quei lividi...tagli...graffi...come li giustificherà...?
-Perché? Tanto lo sapete che faccio risse di continuo-
...ecco come...
-Vogliamo solo vedere come stai messo-
Il ragazzo sbuffò rumorosamente, ma so levò la maglia senza aggiungere altro. Mostrò il corpo pieno di lividi e ferite, poi si rivestì.
Caleb...
-Sicuro che sia a causa di altri ragazzi durante le risse?-
No, le risse non c'entrano un cazzo.
-Sicuro. Potete anche andarvene-
-Un'ultima cosa. Ci è giunta voce che stai lavorando...-
...eh...? Caleb... Lavora...?
-È sbagliato che io voglia dare una mano a mio padre?-
-Solo aiutare? Non fai tutto tu?-
Perché penso che sia proprio così e che il padre non faccia un cazzo...?
-Solo aiutare-
...ci credo poco...
-Va bene, Caleb...-
Era evidente che i due uomini non ne erano convinti, ma non avendo prove non potevano far nulla, quindi si limitarono ad annuire, salutare e andarsene. Jude si avvicinò al piede del castano e picchiettò la sua caviglia con la coda.
-Non dirò la verità. E non ti spiegherò perché mento- disse subito, e il gatto sospirò. Voleva aiutarlo, ma non sapeva come.
-In più, non ti avevo detto di restar su?-
Beccato... pensò il gatto, abbassando la testa e miagolando dispiaciuto. Caleb sbuffò rumorosamente mentre lo riprendeva in braccio. Jude si accoccolò subito tra le sue braccia e strusciò la testa sulla sua mano, in cerca di coccole.
-Ti stai prendendo troppa confidenza eh- commentò il ragazzo che, però, iniziò a coccolarlo.
-Dobbiamo anche trovare un modo per prendere quei cazzo di antidoti che avrà sicuramente quel coglione di Dark con se-
Il gattino annuì, mentre pensava a come fare. Non si aspettava di certo che Caleb l'aiutasse, stava già facendo molto per uno come lui.
-Di certo se ti vuole, verrà a prenderti-
Jude si irrigidì a quelle parole, non aveva così tanta voglia di vederlo.
-Se si farà vivo, ne approfitteremo- continuò il castano, facendo dei grattini a Jude per farlo rilassare, cosa che funzionò, mentre si guadagnava un'occhiata confusa.
-Dark è furbo, non lascerebbe gli antidoti a qualcun altro, ne li lascerebbe incustoditi. Quindi se li porterà con se, e noi possiamo approfittarne-
Il micio rimase stupito da come Caleb usasse il "noi", e la cosa gli stava praticamente facendo uscire il cuore dalla gabbia toracica, ma cercò di non darci peso e annuì, mentre faceva le fusa.
Si godette le coccole del castano per una buona mezz'ora, poi il ragazzo dovette andare a lavoro e lo lasciò solo.
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Neko Jude
FanfictionDark vuole che Jude torni ad essere la sua creatura, ma uno dei suoi attacchi finisce male e Jude... Jude rimane come in ogni suo attacco la vittima. E sarà Caleb ad aiutarlo.