Capitolo 1 -presentazione-

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**suona la sveglia**

«Camilla! Alzati sono le 8:30!»

Camilla pov's
Mia madre... È convinta che io beva la solita storia, sono ancora le 7:00, lei dice che sono le 8:30 in modo che io non perda l'autobus che passa dritto di fronte a casa mia... L'autista ha fatto il favore di passare, così io non devo andare a piedi a scuola, ho paura da sola, ogni volta che mi vedono anche solo di fronte al portone della scuola i miei compagni (se così posso chiamarli) iniziano ad urlare contro di me dei nomignoli che mi hanno affibbiato... Ma ora basta pensarci, mi devo preparare...
Prendo lo zaino, metto dentro due/tre libri e mi affaccio...
Dio che ansia, ogni volta che passa l'autobus di fronte casa mia mi sento una stupida, ma ho troppa paura di andare a piedi.
È arrivato...
Salgo e come al solito inciampo con il gradino!

«Ahahahahaha, sei sempre la solita dormigliona, dormi in piedi mi sa...»

Ecco che Antonino mette la sua, non c'è una mattina che non mi prenda in giro... Ma vabbè, in fondo... Questo è divertente, almeno, più di quello che mi accade a scuola...
L'autobus si ferma di fronte la scuola, attraverso e da lontano sento già le voci...

«C'è la lurida! Guardate!»

«Ciao lurida! Com'è, stamattina ti sei lavata?»

«Che schifo non vi avvicinate, vi contagerà qualche malattia!»

«Ehi, denti storti, come stai? Non hai ancora messo l'apparecchio?»

«Oggi sei più brutta del solito!»

Eppure... Non capisco perché, ogni volta debbano infierire su queste cose, io mi lavo sempre, mia mamma si arrabbia perché ogni mattina consumo metà bagnoschiuma solo per fare una doccia veloce... Non capisco, perché mi trattano così? È vero che i miei denti non sono poi così dritti, ma non fanno mica paura..
Non li capisco, io non capisco... Ogni giorno è sempre più difficile per me, finirà mai tutto ciò?
Entro in classe ed ho trovato la mia migliore amica ad accogliermi, finalmente sono al sicuro.. Anche lei viene trattata così, la chiamano "nana da giardino" ma è carina anche così, le voglio un mondo di bene!

«Camilla! Come hai passato le vacanze di natale?»

«Ciao Giulia! Mi sei mancata... Io bene e tu?»

«Diciamo bene dai... Mia mamma è di nuovo incinta...»

«Ma che bello! Auguri!»

«Mmh, grazie...»

«Che succede? Non sembri così entusiasta...»

«Diciamo che non lo sono... Siamo già in tre in casa e lei lavora, già non ha tempo per me e mia sorella gemella, pensa adesso che avrà un altro bambino!»

«Ma dai, devi esserne felice invece, se lo è lei devi esserlo anche tu!»

«Mmh..»

Neanche il tempo di finire il discorso che c'è già la prof, che tristezza mamma mia, era un modo per ingannare il tempo... Nel frattempo sento un rumore assurdo dietro, tipo tirare qualcosa, ma non capisco cos'è... Mi giro e trovo il mio compagno di classe Leonardo che mi sta sganciando lo zaino... Vorrei tanto riuscire a parlare e dirgli di smetterla, ma non ci riesco... Di conseguenza cerco di tirare anch'io verso di me...

«Camilla! Vuoi smetterla di stare girata e segui la lezione? O devo fare una nota?»

Anche il silenzio suona.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora