- da correggere
Taehyung decise finalmente di aprire il frigorifero dopo l'ennesimo rumore molesto del suo stomaco vuoto.
Erano ormai le tre passate e ancora non aveva superato quel sorrisetto sbruffone che gli era stato rivolto qualche ora prima in caffetteria; non riusciva a scuotersi di dosso quella sensazione irritante che lo faceva arrossire ogni volta che riportava alla mente il volto di Jeon Jeongguk.
Quando circa tre mesi prima aveva deciso di seguire Jimin ad una delle tante feste che si organizzavano settimanalmente nel campus, non aveva immaginato di poter essere rimorchiato così facilmente da una matricola. Era andato principalmente per far colpo su qualche studente dell'ultimo anno, ma Jeongguk, con tutta la sua impertinenza, aveva iniziato a corteggiare Taehyung come se si trattasse della cosa più semplice del mondo. Il maggiore si lasciò influenzare piuttosto facilmente dal corpo scolpito e dalle parole lusinghiere del più piccolo, doveva ammetterlo.
Taehyung era venuto a conoscenza solo dopo qualche settimana della fama che Jeongguk si era fatto nel campus; nonostante fosse entrato da pochi mesi in quell'ambiente, il minore era già diventato uno dei ragazzi più popolari della sua facoltà, e non solo.
Era particolarmente noto per il suo bel viso, non che Taehyung avesse niente da ridire in effetti, e per la sua arroganza. Inoltre, era sempre sulla bocca di qualche ragazza del suo corso, come aveva potuto notare frequentando le lezioni, ma questo c'era da aspettarselo.
Ad ogni modo quella sera, dopo qualche drink, seguì il più piccolo nel suo appartamento e si concesse senza pensarci due volte. Jeongguk fu impetuoso, il ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di assaporare l'attimo che già ogni sensazione era svanita dal suo corpo.
Passò giusto qualche minuto, con Taehyung dal respiro affannato ancora sul letto, poi Jeongguk iniziò a rivestirsi. Non gli rivolse neanche uno sguardo. Liquidò il maggiore senza troppi giri di parole, con la scatola di preservativi già pronta sul comodino per essere riutilizzata.
Dire che Taehyung si sentì umiliato sarebbe un eufemismo. Non che si aspettasse di trovare la colazione pronta affianco al letto la mattina dopo, ma essere trattato così? Come se Jeongguk gli avesse fatto un favore? Beh, alcuni avrebbero potuto vederla da questa prospettiva, ma no, Taehyung non poteva accettarlo.
Per non parlare dell'idea che potesse essere sparsa la voce della sua esperienza con Jeongguk, ne era terrorizzato; la maggior parte dei suoi compagni di corso poteva essere catalogata nella gategoria "snob che non vorresti mai avere contro" - loro amavano definirsi intellettuali - ed era altrettanto certo che, se fossero venuti a conoscenza della vicenda, lo avrebbero allontanato dalla cerchia.
Avere esperienze con le matricole, e per di più di altre facoltà, era un tabù che Taehyung non poteva permettersi di rompere: del gruppo che si era fatto all'Accademia facevano parte i migliori studenti d'Arte dell'intero istituto e Taehyung era onorato di averli al suo fianco, non poteva permettersi di perderli.
"Ero vestito malissimo.." disse infine tra sé e sé rimuginando sull'accaduto "No! Smettila di pensarci. Smettila".
"Ti piace!!" Taehyung poteva giurare di aver sentito il cuore fermarsi. Girò lo sguardo di scatto per vedere di chi fosse la voce che lo aveva svegliato dai suoi pensieri, e chi altro poteva essere se non Jimin, come al solito apparso nel bel mezzo del nulla.
"Potresti, per favore, smetterla di farmi prendere certi colpi?!" portò la mano sul petto per calmare il ritmo accelerato del suo cuore "E poi a chi.. a chi ti riferisci?"
"A te! Allora, chi è il fortunato," in un attimo le braccia di Jimin erano strette al suo collo, le esili gambe aggrappate attorno alla sua vita.
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Euphoria||Taekook
Fanfiction"E se riscrivessimo le stelle, Jeongguk?" kth;jjk|college!au; smut; hate-to-love