||Capitolo 1||

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||Ho sempre pensato che la forza fosse sopravvalutata, cosa c'è di male nel non essere forte? Forse sono solo io che voglio convincermi di questo, dopotutto, Lance, se non fossi stato debole non credo mi sarei mai innamorato di te.||

Mi ricordo ancora il nostro incontro; tu e la tua famiglia vi eravate trasferiti nel nostro quartiere, poche case distanti dalla nostra, e mia madre volle conoscervi costringendomi ad andare con lei nel tardo pomeriggio. Pensava sarebbe stato positivo per me in quanto la nuova famiglia aveva davvero molti figli, tra cui un bambino della mia età, e lei sperava potessi finalmente fare amicizia e trovare un amico con cui mi sentissi a mio agio.

Arrivati davanti casa la tua famiglia ci accolse gioiosamente come non avevo mai visto nessuno fare e tu insieme a loro, si notava immediatamente che non eravate del posto. Mi affiancasti velocemente e non smettevi un attimo di parlare scrutandomi con quegli enormi occhioni blu mare. Le nostre madri si trovavano in salotto con i tuoi numerosi fratelli minori e chiedesti gentilmente il permesso per poter salire di sopra, in camera tua, portandomi con te. Mi trascinasti correndo su per le scale e arrivammo a destinazione.

Mi resi subito conto che caratterialmente eravamo diversi, se non opposti. Osservai non con tanto interesse la tua stanza: notai che ti piaceva particolarmente il blu. Ti chiesi allora se fosse il tuo colore preferito e tu risposi con un segno di assenso. Come i nostri caratteri anche i nostri colori preferiti, a mio parere, non stavano bene assieme, ma sorvolai non volendo esprimere con te questa mia considerazione. Cercavi insistentemente di coinvolgermi in una conversazione ma, come avrai ormai capito, non ero e non sono tutt'oggi un ragazzo di molte parole.

Nonostante questo non mi allontanasti come gli altri nostri coetanei facevano, e io rimasi positivamente stupito da ciò, mantenendo però lo stesso il mio atteggiamento distaccato. Non con poca fatica riuscisti a raccimolare alcune informazioni sul mio conto e, a quanto pare, ti dovetti sembrare parecchio interessante. Devo ammettere che passare il pomeriggio e gran parte della sera con te mi piacque parecchio, in realtà era la prima volta che mi trovavo bene con qualcuno che non fossero mia madre o mio fratello. Ritornai a casa convinto che tu ti fossi già stancato di me. Non avevo la minima idea che non fosse per niente così.

Il giorno dopo ci ritrovammo nella stessa classe a scuola, ma io non mi stupii più di tanto, in fondo era una piccola cittadina, la nostra. Ti presentasti alla classe e facesti subito amicizia con tutti i bambini sedendoti un paio di banchi color acero dietro di me. Era sorprendente quanto fossi socievole e di conseguenza ben accetto da tutti. Esattamente come non ero io, mi ritrovai a pensare ancora.

-Come mai sei da solo?- mi chiedesti alla pausa pranzo comparendomi di fronte quando ogni bambino aveva già spostato il proprio banco per poter mangiare vicino all'amico a lui più simpatico. Vidi che tenevi il tuo pranzo in una mano mentre l'altra la sventolavi davanti al mio viso per ottenere una spiegazione alla tua domanda ma non ti risposi, vedevo tutto come una presa in giro; era così improbabile che tra tutti i bambini che avevi conosciuto quel giorno avessi scelto me. D'altronde non ero abituato poiché nessuno l'aveva mai fatto. Scegliermi, intendo. -Non ti siedi vicino a qualcuno?- continuasti. -No- risposi scandendo lentamente le due lettere.

-Uh? E perchè mai?- pronunciasti quella frase come se fosse impossibile che non mi sedessi vicino a nessuno. Sembrava volessi dire 'Andiamo uno speciale come te ha di certo degli amici fantastici!' sicuramente non era quello a cui pensasti ma, in quel momento senza alcuna ragione precisa, per la prima volta mi sono sentito importante per qualcuno. E ci speravo così tanto, Lance che tu mi avessi scelto, ci speravo davvero.

-Hey? ti senti bene?- chiedesti preoccupato, notando probabilmente il mio sguardo assorto nei pensieri riportandomi alla realtà, il fatto che tu ti stessi preoccupando per me non fece che alimentare la mia teoria che forse per te ero qualcuno. Non facevo altro che ripetere a me stesso che era impossibile, ci conoscevamo da neanche un giorno! Come potevi provare già così tanta curiosità nei miei confronti? D'altronde c'erano persone che mi conoscevano da molto tempo e non volevano neanche lontanamente incrociare il mio sguardo. E pur non sapendo il perchè sperai più di ogni altra cosa al mondo che la mia assurda idea nei tuoi confronti fosse vera.

-Sto bene- risposi in modo freddo. Mi sentii immediatamente in colpa e alzai velocemente lo sguardo verso il tuo cercando di non far trapelare alcuna emozione dal mio viso, riuscendoci modestamente bene come tutte le volte passate. Mi rilassai immediatamente nel notare il tuo grande sorriso e i tuoi occhi color cielo luccicare. Non ne sono convinto ma probabilmente le mie gote in quel momento assunsero un colore leggermente rossastro, e se così è stato l'hai sicuramente visto.

Mi resi conto poi che vari nostri compagni ti chiesero di pranzare assieme ma tu rifiutasti, sempre con un grande sorriso sul volto, ognuno dei loro inviti. Ti guardavo all'apparenza con un'espressione apatica ma internamente ero puro stupore, la mia teoria sembrava avere delle vere fondamenta. Perso nei miei pensieri non mi resi conto che gonfiasti improvvisamente le guance. Ci furono attimi di silenzio in cui guardavo con un sopracciglio alzato la tua buffa espressione. Successivamente sbuffasti e con tono da bambino quale eri mi chiedesti -Allora? Posso sedermi vicino a te?- Tu reggesti il mio sguardo fisso nel tuo fino a quando annuii con un leggero cenno del capo.

In quel momento sarei dovuto rimanere forte ma chi sono io per non essere debole? Infondo se il prezzo per essere forte era non innamorarmi di te non sarei stato capace di saldarlo. Se tornassi indietro non rischierei, chi mi dice che senza quel cenno del capo mi sarei innamorato di te? Avevo solo otto anni quando iniziai ad amarti, Lance McClain.

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Ringrazio infinitamente per avermi aiutato e sostenuto nel pubblicare il primo capitolo di questa Fanfiction <3

Who Am I To Not Be Weak? || KlanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora