°CIÒ CHE NON MI SAREI ASPETTATA°

209 8 9
                                    

Non volevo vestirmi bene per catturare la sua attenzione perché non era quella la mia intenzione ma quello di fare tutt'altro,ovvero mettere fine a ciò...non volevo soffrire ancora.Cosi decisi di vestirmi nel modo più semplice:una felpa e dei jeans con lo strappo al ginocchio.

Una volta arrivata a Starbucks non lo vidi:
"Ma perché devo farmi fregare da sto deficiente dopo ciò che mi ha fatto è ovvio che mi stava solo prendendo in giro"dissi fra me e me
"Non è così invece"riuscì a sentire la sua voce mentre come al solito mi tirava per i fianchi con le sue forti braccia.
"Non puoi fare più così con me"dissi con tutta freddezza
"Da oggi invece sì"disse con il suo sorrisetto che dio in quel istante gli avrei tolto...dopo tutto quello che mi ha fatto crede di comportarsi ancora così con me?Si sbaglia di grosso invece
Una volta seduti ordinai un caramel macchiato e lui fece lo stesso.
"Sono qui per ascoltarti"dissi
"Cerca di convincermi a cambiare idea perché ne ho già presa una" dissi in mente.
Intanto lui prese un grande sospiro come se dovesse fare il suo lungo discorso davanti ad un pubblico
"Molto probabilmente Mina ti avrà spiegato...ecco...come è successa quella cosa"disse
"Quale cosa"mi faceva male saperlo ma volevo farmelo sentire da lui
"Lo sai quella cosa"disse non volendola precisare.
Così decisi di non insistire e lo feci continuare
"Quindi non sto a riperterlo ma è solo stato un incidente,questo è poco ma sicuro"disse
"Ero solo ubriaco ed è successo ciò...ah odio pensarlo"continuò pentito di tutto questo,ma non mi convinceva  ancora.
"A te non piace bere...come mai l'hai fatto?"dissi mantenendo la mia totale freddezza,e,in qualche modo,senza accorgermene,cercai di mettergli il bastone fra le ruote
"Sai tra una tirata e l'altra da amici e altro non dispiace mai farlo anche se solitamente non si fa"
"Ma erano amici universitari di Mina"dissi ancora riuscendo nel mio intento
"No li conosco anch'io perché alcuni di loro sono figli degli amici di mio padre"disse quasi sfidandomi
"Okay...e allora?cosa vuoi?"dissi io a corto ormai di domande
"Yoora sono Jungkook,il tuo primo ragazzo,sei stata il mio primo amore nonché la mia prima ragazza.Tu lo sai che ti amo con tutto me stesso e se sarei stato sobrio non avrei mai fatto quello.Ti prego,ti prego di perdonarmi non riesco a stare senza di te.Ti guardo ogni giorno,a scuola,in mensa e ho sempre una voglia matta di abbracciarti e baciarti perché sei mia e di nessuno altro"disse ormai senza fiato
Ero confusa,non sapevo che fare tanto meno che dire.
Prima che potessi dire qualsiasi cosa una voce familiare intervenì,forse anche troppo familiare
"Che ci fai qui?"disse Jimin,ma non stava parlando con me,con Jungkook
"E chi saresti tu per dirmi dove devo stare?"ribattè Jungkook
"Intendevo che ci fai con lei!"disse quasi urlando
"Io frequento chi mi pare,anche perché lei è la mia ragazza"disse poi
Non potevo tollerare ciò e,così,decisi di intervenire
"Non lo sono più"dissi io al suo stesso tono di voce
"Infatti è la mia"continuò Jimin per poi baciarmi davanti a Jungkook che rimase deluso e confuso

AM I YOUR OPPA? |JEON JUNGKOOK|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora