Erano le quattro di notte. Vento leggero, finestre aperte, gatti che miagolavano. Una gamba senza peli fuoriusciva dalle lenzuola di un letto, le ricoprivano una ragazza. Il suo nome era Sofia. Il rumore della finestra che sbatteva la fece sussultare diciassette volte prima di decidersi ad alzarsi e chiudere. Un sospiro riecheggiò nella camera blu.
"Che bella serata!" Esclamò Sofia facendo svegliare il vicino.
Tutto normale, come al solito. Sofia si avvicinò alla finestra pensando a Leonardo, la sua crush. La aprì e guardò le stelle. Poco importava se la finestra le stava sbattendo in testa, l'immagine di Leonardo la fece sentire a suo agio. Cadde a terra priva di sensi dopo quaranta botte, ma col sorriso in viso. L'amore non le aveva mai fatto questo effetto. Era una ragazza fredda e dura, magra, non bionda, con l'iPhone. Perché allora provava certi sentimenti così contrastanti per un ragazzo che nemmeno la calcolava?
Passò la notte stesa per terra.
Si svegliò tranquillamente, nessun trauma, solo la pipì del suo gatto sulla sua maglietta, ma un bel sorrisone pieno di convinzione riempì il suo viso come un sacco, chi se ne fregava in quel momento della pipì? Oggi avrebbe rivisto Leonardo, dopo diciotto ore. Era quindi un gran bel giorno.
Si mise una maglietta, dei pantaloni, calze e un paio di scarpe e pronta per partire. A colazione uovo sodo con pane per ricaricare le pile. Si avvicinò suo fratello con un ghigno
"Sofia". Sofia allora replicò "che c'è Lele? Oggi non mi disturbare che sono felice"
Fu allora che Lele disse "tu? Felice? Ma se sei sempre depressa, fammi il piacere"
Sofia, palesemente arrabbiata, gli lanciò un pezzo di pane e Lele scoppiò in lacrime. Era stata davvero cattiva e crudele. Corse dalla madre e Sofia sgattaiolò via in fretta e furia portandosi via l'uovo sodo con le mani. Scese con l'ascensore e per strada incontrò il suo amico Federico.
F: "Sofia, qual buon vento ti porta qui?"
S: "Fede, stiamo andando a scuola, perché sarei qui se no? È questa la strada!"
Federico abbassò lo sguardo di fronte a tali parole, brutali ma vere.
Sofia corse felicemente verso la scuola ed entrò. Fu allora che lo vide, in lontananza. Eccolo...Leonardo.
Si avvicinò con l'uovo sodo ma una ragazza si mise davanti e lo baciò. In quel momento il muscolo involontario del corpo di Sofia smise di battere per un secondo. Il ragazzo che le piaceva era felicemente fidanzato. Le cadde l'uovo sodo dove poi cadde Federico, e corse via. Tutto apposto fin quando non si scontrò con un ragazzo. Uno nuovo evidentemente. Sembrava un tipo affascinante e carismatico, le sorrise, e lei cadde dalle sue braccia.
Il ragazzo disse "oh, hey, fai attenzione" ridendo dolcemente, Sofia sorrise e prese la mano che il ragazzo le stava porgendo, conservandola nello zaino. Poi gli prese la mano vera e propria e si alzò, per poi ricadere di nuovo. Si alzò tenendosi in un armadietto e sorrise come un ebete, la cara Sofia.
Fu allora che il ragazzo disse "piacere, io sono Carlo."
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Bianca come la luna, rossa come fragolino
RomanceChi sceglierà Sofia tra Carlo e Fragolino? (L'identità sarà segreta per fare tutto più misterioso!!) lo scopriremo solo vivendo (Storia ironica ciao)