Sabato, sia fatto santo questo giorno; lo adoro troppo, assieme alla domenica ovvio, perché sono gli unici giorni in tutta la settimana in cui, oltre a studiare come un mulo, riesco a concedere del tempo a me stessa e a quello che più mi piace fare.
Dei piccoli fasci di luce mi illuminano gli occhi interrompendo così il mio sonno, che con mia sorpresa si rivela uno dei migliori che io abbia mai fatto. Appena aperti gli occhi mi rendo conto di non potermi muovere dal momento che il mio bacino è circondato da un braccio muscoloso; con tutta la delicatezza di cui dispongo cerco di spostarlo e di alzarmi senza fare troppo rumore...fortunatamente ci riesco. Mi dirigo verso il bagno per rinfrescarmi il viso e controllare il mio stato, risultato: "non male, potresti essere peggio". Per ringraziare Jake sia di tutta la sua gentilezza nei miei confronti sia dell'ospitalità, decido di preparargli una buonissima colazione, come quelle americane con pancakes, uova, bacon e molto altro. Mi metto subito all'opera preparando l'impasto per i pancake e mettendo a cuocere il bacon. Sono soltanto pochi minuti che cucino e già la stanza è invasa da uno squisito profumo di cibo da far venire l'acquolina in bocca ed è proprio quando sto mettendo ciò che ho preparato nei piatti che sento due braccia circondarmi il bacino ed una voce, ancora impastata dal sonno, che mormora al mio orecchio "buongiorno anche a te". Mi giro, gli sorrido e porto i piatti alla tavola.
"Dormito bene?" Mi chiede
" Molto..tu?" rispondo con una nota di imbarazzo
"Benissimo, era da tanto che non dormivo così"
"Ma ora piuttosto dimmi...come mai hai preparato tutte queste cose buonissime?" Segue
"Mi sembrava un modo carino per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me sino ad ora" rispondo
"Non era necessario...l'ho fatto con piacere" dice e mentre lo osservo noto un piccolo e adorabile rossore sulle sue guance. * È davvero carino quando arrossisce* penso e allo stesso tempo mi maledico per un pensiero del genere. Dopo pochi minuti di chiacchiere nella stanza regna il silenzio che non definirei imbarazzante ma bensì confortevole.
"Ti va una nuotata al lago?" Se ne esce mente mi aiuta a sparecchiare la tavola
"Sei matto? Non ho nemmeno il costume!!"
"Puoi usare l'intimo, non è tanto differente" cerca di convincermi..
Dopo vari tentativi da parte sua alla fine cedo e appena la cucina è in ordine e pulita ci dirigiamo verso il lago.
Nonostante sia una giornata di sole e relativamente calda, l'acqua è praticamente congelata; Jake, non preoccupandosi di quanto l'acqua sia fredda, si tuffa facendo arrivare gli schizzi anche a me che intanto stavo cominciando ad abituarmi alla temperatura. Passare del tempo al lago è stata un'esperienza meravigliosa; abbiamo fatto i tuffi, ci siamo schizzati a vicenda ma soprattutto sono riuscita ad affogarlo per circa 5 secondi. È stato uno dei giorni più belli di sempre. Usciti dall'acqua corriamo subito in casa a prendere un asciugamano; non avendo alcun intimo di ricambio decido, contro voglia ma obbligata dalle circostanze, di rimettere i vestiti senza niente sotto. Dio quando lo odio. Sono quasi le sette quando dico a Jake che sarebbe il caso di tornare a casa, altrimenti mia mamma mi avrebbe data per dispersa. Prima di scendere da l'auto lo ringrazio nuovamente per il tempo passato insieme
"Non c'è alcun problema, puoi tornarci quando vuoi..anche quando non ci sono io" dice
"Okay grazie di nuovo" lo saluto ed entro in casa. Il tragitto questa volta è diverso, non c'è più silenzio ma voci spensierate che parlano e che cantano le loro canzoni preferite. Quando arrivo a casa è già ora di cena e mia mamma, puntuale come sempre, ha già preparato la tavola; l'aiuto con ciò che manca per poi sederci e passare un po' di tempo insieme.
"Allora tesoro, ti sei divertita da Allison?" Inizia mai mamma e per poco non mi strozzo con quello che sto mangiando
"Si molto" rispondo cercando di non far trasparire niente. Le comincio a raccontare della mia presunta giornata e lei sembra davvero felice di quello che sente ed io sono salva ma allo stesso tempo dispiaciuta di averle mentito. Finito di cenare l'aiuto a sparecchiare la tavola per poi andarmene in camera a rilassarmi un po'. Per stasera un buono libro è quello che mi serve, così mi inoltro in uno dei miei preferiti "Orgoglio e Pregiudizio"ORE 23:00
*IO ADORO QUESTO LIBRO* più che sfoglio le
pagine più questo mantra si presenta nella
mia mente. Tutta la mia attenzione si dissolve quando sento dei piccoli picchiettii alla finestra e decido di andare a controllare. Appena la apro e mi affaccio vedo un raro esemplare di Jake dai capelli arruffati lanciare sassolini alla finestra; appena mi vede cerca, molto maldestramente, di arrampicarsi per entrare e quando lo fa la domanda mi viene spontanea
"Che diavolo ci fai qui a quest'ora?" Dico cercando di non urlare per non svegliare mia mamma
"Sai oggi prima di andare via dal lago ho dimenticato una cosa" dice
"Ah si..forse non ti ho restituit-"
non mi da nemmeno il tempo di finire la frase che mi prende il viso fra le mani e mi bacia..Non è un bacio tranquillo ma pieno di passione; mi stacco un secondo per guardarlo e vedo i suoi occhi brillare come non mai così riprendo a baciarlo fino a quando lui non trascina verso il letto e mi fa stendere. Comincia a baciarmi il collo e con la mano destra a togliermi la maglietta, io faccio lo stesso quando però lui comincia delicatamente con la sua mano a toccare il mio corpo io,come di impulso, la tiro via e gli dico di fermarsi. L'idea delle sue mani su di me mi riporta ai momenti passati con Lucas dopo la nostra rottura e credo di non essere ancora pronta per una cosa del genere.
"Ma che diavolo ti prende?!?" Dice leggermente alterato
"Io...io non ce la faccio" rispondo quasi sul punto di piangere
"Per favore vattene" seguo con voce bassa
"No io non..." cerca di protestare
"VATTENE IMMEDIATAMENTE" rispondo molto alterata.
Dopo questa mia frase apre la finestra da cui è entrato e se ne va.
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Savin' me
ChickLit" E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire la sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, r...