Un enorme camion dei traslochi si ferma di fronte a casa tua e una piccola Fiat 500 azzurra lo raggiunge a pochi istanti di differenza dove, qualche secondo dopo, scendono una signora dai capelli ricci e scuri e un ragazzo con i capelli castani. Da dove mi trovo non lo vedo molto bene perciò mi metto sulla sdraio che ho nel mio bel giardinetto e aguzzo la vista. "Mi sembra di averlo già visto..." penso, cercando di ricordarmi dove potrei aver incontrato questo ragazzo; "MA CERTO" dico fra me e me dandomi una piccola pacca sulla fronte "È Luciano!" Andavate alle elemantri insieme poi però si é dovuto trasferire a Milano a causa del lavoro di sua madre; quanto tempo sarà passato dall'ultima volta che lo hai visto? Dall'ultima volta che ti ha abbracciata o che ti ha fatto la linguaccia? Quasi cinque anni, giorno più giorno meno. È cambiato veramente tanto: ora è alto e forte... ma ai tuoi occhi è ancora il bambino che ti portamava nell'orto e che a ricreazione ti regalava sempre le margherite, quasi come un rito. Per un attimo ti passa per la testa il barlume di andare a salutarlo e farci quattro chiacchiere ma ci ripensi subito considerato il fatto che, per ora, sarà occupato con il trasloco... quindi rientro in casa voltandoti un paio di volte di spalle sperando di incrociare il suo sguardo senza riuscirci. Il giorno dopo esci fuori di casa in fretta e furia temendo di perdere l'autobus ed eccolo passarti davanti. Perso. "Fanculo" pensi, mentre ti metti gli auricolari nelle orecchie pronta a farti quasi quaranta minuti di strada a piedi con malavoglia; ma non fai in tempo a girare l'angolo che senti un rombo potentissimo di una moto, precisamente di un KTM Duke 125, che quasi ti assorda dato che la musica alta non bastava già... quella moto arancione e nera però si ferma poco più avanti e inizia a fare la retromarcia.
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X: Serve un passaggio? Domanda il ragazzo accostando e alzando la visiera del casco e incredibilmente scopri che è Luciano; noti che i suoi occhi sono sempre dello stupendo marrone di quando giocavate a chi resisteva più a lungo senza chiudere gli occhi. T.n: Farebbe comodo in effetti. Ammetti, cogliendo l'occasione al volo T.n: Sai almeno la strada per il Liceo Umanistico? Aggiungi subito per non finire magari da tutt'altra parte. Lu: Considerando che ci dovrò andare per i prossimi tre anni mi sono preso la briga di memorizzare la strada qualche giorno fa. Ti dice con un sorrisetto quasi come per dirti che tutto ciò era calcolato mentre ti passa un casco grigio piombo. Te lo infili e sali a bordo mettendo le mani sulle sue spalle per avere un minimo di stabilità, un'appiglio, lui però te le sposta e se le avvolge attorno alla vita dicendoti di tenerti bene. Arrivate a scuola in meno di venti minuti e quando raggiungete l'ingresso ti fa scendere chiedendoti di tenere il casco. Quando gli chiedi il perché lui ti sorride e ti dice di farti trovare lì alla fine delle lezioni senza alcuna spiegazione. Passi cinque ore a dare sfogo alla fantasia e ad immaginare cosa potrebbe mai avere in mente quel ragazzo, senza però darti una risposta sensata nemmeno per sbaglio.
