⭕🌟Immagina alla mostra🌟 ⭕

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Tua zia è la coordinatrice generale di una galleria d'arte tra le più famose in Italia: in questi giorni ha lanciato una nuova esposizione di alcuni suoi quadri a quelli di alcuni artisti famosi del 1800 e dato che questa mostra si terrà in una città vicino a casa tua ha invitato te e delle tue amiche ad andarci.
Verso le 15:00 vi preparate e ognuna di voi si veste con qualcosa di sofisticato ed elegante: Tu però, dato che non hai nemmeno un vestito, in quanto preferisci di gran lunga una maglietta e un paio di jeans o di leggins decidi di indossare un vestito rosso di seta di tua sorella che ti sta benissimo.
Alle 16:30 siete davanti alla mostra ed entrate tutte insieme: prima salutate tua zia e poi andate un pò in giro a vedere gli splendidi quadri esposti.
Dopo un pò di tempo che girate una tua amica vi ferma e vi sussurra...
X: Guardate un pò chi c'è là?
Dantoti una gomitata sul braccio per attirare in particolare la tua attenzione.
{T.n}: Chi?
Le chiedi, massaggiandoti il braccio dolorante che ti ha appena fracasso.
X: Devi mettere su un pò di ciccia tesoro oppure devi farti un pò più muscoli.
Ridiamo e intanto mi indica con lo sguardo un ragazzo molto carino che credo di aver già visto... e dopo due secondi sbianco.
"Oh no. CHE CI FA LUI QUI" penso.
Non credevo che Luciano Spinelli fosse uno da mostra d'arte, non è da lui, o se proprio... non è uno da mostre come queste (di tua zia per giunta).
Sembrava che avesse sentito il mio sguardo su di lui, sul suo stupendo completo grigio e si voltò verso di voi
T.n: Quanto è carino...
Mormorai, scaturendo delle leggere risate alle mie amiche e istintivamente arrossii
X: Signore mie attenzione! Sta arrivando.
Dice una delle tue amiche mentre lui stava prendendo una coppa di champagne da un tavolo vicino per poi avvicinarsi a voi con un'aria quasi di indifferenza.
Lu: Ciao *t.n*. Ragazze.
Esordì lui non con il solito sorrisetto da angelo, ma con un una specie di ghigno, e fra me e me lo associo subito a quello di Christian Grey facendomi provare una sensazione di piccolezza che però in quel momento adoro. Subito dopo lo guardo intensamente negli occhi e mi viene spontaneo pensare alla mia codardia... due anni che lo amo e due anni che non ho mai avuto il coraggio di dirgli nulla, allora provo vergogna e abbasso lo sguardo per poi rialzato pochi secondi dopo, ammirando di nuovo i suoi occhi marroni.
Lu: Abito stupendo...complimenti.
Disse guardando il vecchio vestito rosso di mia sorella
T.n: G-Grazie...
Balbettai imbarazzata 
T.n: Anche tu non sei niente male.
Ricambi, nella speranza di sciogliermi un po' ,ma a differenza mia lui si limitò ad un'altro dei suoi meravigliosi sorrisi, sta volta, più che angelici.
Cercai supporto nelle mie amiche ma notai, a mio malgrado, che se n'erano andate senza che me ne accorgessi.
"Stronzette... quanto le adoro..." pensai, mentre Luciano si sitemava al mio fianco e mi prendeva sotto braccio.
Lu: So che è merito di tua zia se sta sera sono qui, dopo devi ringraziarla da parte mia. Se non fosse stato per lei non ti avrei vista.
Quella frase mi sconvolse; il mio cuore era letteralmente impazzito.
T.n: Emh... lo farò
Mormorai, cercando di nascondere il rossore delle guance con i capelli.
Lu: Non copriti tesoro, se c'è una cosa che adoro di te è il modo in cui ti imbarazzi... a parer mio è adorabile.
"COSAAA?!?!" Pensi, sgranando gli occhi.
T.n: C-Come scusa?...
Lu: Hai capito bene.
Confermò serio mentre ci fermavamo difronte a "Il bacio" di Francesco Hayez.

Lu: Ho notato il modo in cui mi guardi, ma tu non hai notato il modo in cui ti guardo io mia cara

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Lu: Ho notato il modo in cui mi guardi, ma tu non hai notato il modo in cui ti guardo io mia cara. Tutti sanno che ti piaccio, me compreso, perciò ho accettato l'invito di tua zia qui sta sera e sono venuto. Sono venuto per dirti che non ci sia giorno in cui non pensi al tuo sorriso, alla tua voce, ai tuoi occhi... alle tue labbra...
Disse, per poi chinarsi verso di me e baciarmi delicatamente.
La differenza d'altezza in quel preciso momento sembrò sparire; mi misi in punta di piedi e lasciai che il mio desiderio più grande si realizzasse.

Immagina /Luciano Spinelli/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora