Padelle e tanto imbarazzo

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Mentre ero accoccolata al cuscino sentii due forti mani prendermi di peso ,
Mi stropicciai gli occhi e vidi che era Peyton, distinto lo abbracciai, non durò molto quel abbraccio , venne interrotto dalla sua voce.
Peyton:"Ora che sei a casa puoi chiamarmi papà".
Sta scherzando, vero. Mi sta facendo imbestialire, cioè mi da in adozione e poi rispunta così dal nulla e mi dice di chiamarlo papà come se nulla fosse.
Ora lo picchio.
Io:"Peyton, sai che non potrò mai farlo"
Peyton:"Perché non puoi?!" Disse irritato.
Ohw,Ohw, qua l'incazzata dovrei essere io , se tu che mi hai dato in adozione, di sicuro non te l'ho chiesto io, quindi calmati bello.
Io:"Tu -gli punto il dito contro- mi hai abbandonato" Dissi incazzata , quasi sul punto di piangere.
Peyton:"Era un periodo difficile"
Io:"Se si ama una figlia non se la abbandona , mai"
Peyton:"Non ti abbiamo abbandonato, ti abbiamo dato una famiglia migliore, per poter vivere meglio, con tutti i vizi e i pregi"disse incazzato.
Non gli risposi.
Peyton:"Ed ora ti rivoglio nella mia vita"
Io:"Mai"
Peyton:"Perché non lo vuoi capire?!"
Io:"Cosa dovrei capire?!"
Peyton:"So che non dovevamo abbandonarti ma lo abbiamo fatto per il tuo bene!''
Io:"Puoi andare"
Peyton:"Perdonami, per favore"
Io:"Troppo dolore,la parole dolore mi viene in mente quando ti vedo"
Peyton:"Ne parleremo un'altra volta, comunque io e i Gemelli andiamo a fare un po' di spesa''
Io:"Okay"
Uscì dalla stanza.
Poi sentì la porta d'ingresso chiudersi , segno che se ne erano andati.
Decisi di mettermi in pigiama,poi scesi e andai sul divano e chiamai Jacob.
*chiamata*
Jacob:"Ciao bambola"
Io:"Ciao bambolo"
Jacob:"Come stai?"
Io:"Male"
Jacob:"Perché?"
Io:"Sai sono a casa di Peyton e il bello è che ci dovrò stare fino alla fine dell'espulsione"
Jacob:"Su , prendi al balzo questa occasione per riappacificare le cose"
Io:"Scusa tu stai dalla mia parte non dalla parte di Peyton"
Jacob:"Sto solo dicendo ciò che è giusto"
Io:"Ti prego non cominciare anche tu, comunque come stai tu?"
Jacob:"Bene, tralasciando il fatto che sono agli arresti domiciliari per non so quanto tempo"
Io:"Addirittura"
Jacob:"Non puoi capire"
Cominciai a sentire dei rumori.
Io:"Jacob sento dei rumori, oddio ho paura"
Jacob:"Sarà il tuo subconscio"
Io:"Jacob sono seria"
Jacob:"Che tipo di rumori senti?"
Io:"Passi, porte aprirsi e chiudersi, qualcuno che scende le scale"
Jacob:"Oh focaccina, stai tranquilla,allora prendi una padella,almeno sei al sicuro"
Io:"Ci sono dei rumori in casa e io dovrei stare tranquilla?! Spero tu stia scherzando,sì ma la padella la prendo ugualmente"Dissi ironicamente per poi prendere una padella.
Io:"Jacob sta scendendo le scale"
Jacob:"Nasconditi"
Io:"Dove?"
Jacob:"Non lo so"
Io:"Jacob si sta avvicinando"
Jacob:"Mantieni la calma"
Io:"mmmhhh ho paura"
Jacob:"stai tranquilla, la padella l'hai presa?"
Io:"sì"
Jacob:"Okay allora stai tranquilla"
Jacob:"Mettiti dietro una porta"
Io:"Okay okay vado"
Jacob:"Brav-"
Non fece in tempo a fine la frase che appari dalle scale un ragazzo(foto in media) con solo un asciugamano sulla vita, io strillai e lui si trattene l'asciugami con le mani per non farlo cadere, comincio pure lui a strillare, intanto Jacob al telefono comincio a strillare pure lui.
Ancora con la chiamata aperta cominciai a parlare con il ragazzo.
Io:"Tu, chi sei? Cosa ci fai qui? Non farmi del male, per favore. Se non te ne vai chiamo la polizia!" Dissi minacciandolo con la padella.
Ragazzo:"Chi sei tu? Questa è casa mia e abbassa quella padella!"
Io:"Non abbasso proprio niente, come faccio a sapere che non mi stai mentendo,mh?!" Dissi alzando la padella.
Ragazzo:"Abito qui, Dio santo, chi sei tu?" Disse avvicinandosi.
Io:"Non avvicinarti o ti do una padellata in testa"
Ragazzo:"Aspetta, tu sei la ragazza che doveva venire a vivere a casa mia"
Mi avvicinai al telefono:" Jacob devo credergli?"
Jacob:"Non lo so,chiedigli qualcosa" mi allontanai dal telefono e rivolsi lo sguardo verso il ragazzo.
Io:"Aspetta aspetta, a viverci?!"
Ragazzo:"si"
Io:"Come sì?!"
Ragazzo:"Ora puoi abbassare questa padella"
Io:"No"
Ragazzo:"non era una domanda, era un ordine "
Io:"Stronzo" pensai tra me e me.
Ragazzo:"Sono Matthew"
Avvicinai il telefono:"Jacob devo andare, ci sentiamo dopo" non aspettai una sua risposta che subito attaccai.
Io:"Aaaaaaahhhh, ciao Matthew" Dissi imbarazzata , mentre abbassavo la padella.
Matthew:"Ora tu mi spieghi perché avevi una padella"
Io:"Beh sentivo dei rumori e avevo paura , tanta paura e..-feci una pausa- mi dispiace" Dissi grattandomi la nuca.
Matthew:"Non preoccuparti, ora io vado a cambiarmi, tu rimani qui e posa la padella"disse sorridendo.
Io:"Okay"
Posai la padella e mi sedetti sul divano. Dopo poco scese dalle scale con con un pantalone blu con delle pecore e una maglietta nera.
Matthew:"Sono tornato, allora ho chiamato papà e mi ha detto che faranno un po' più tardi, quindi in tanto che li aspettiamo possiamo vederci un film"
Io:"Mh, va bene"
Matthew:"Allora c'è Hunger Games, Harry Potter, Maze Runner e-"
Io:"Aspetta ma sono delle saghe" lo informai interrompendolo.
Matthew:"Lo so , mi sembrava una cosa carina vedere della saghe , in modo che ogni sera possiamo metterci a vedere il continuo del film"
Io:"Oh, okay"
Matthew:"Se no possiamo vederci the kissing booth!"
Io:"Si si , aggiudicato"Dissi sussultando.
Matthew fece partire il film.
Naturalmente poco dopo Mi addormentai sulla sua spalle , che pigra che sono.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 18, 2018 ⏰

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Innamorata Di Te|Jace NormanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora