Il Ballo

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Mancavano poche ore al ballo e Betty era agitata per la serata, molte cose le frullavano per la testa , quell'invito a cena di sua madre verso i Jones sapeva che nascondeva qualcosa di potenzialmente pericoloso. Si tranquillizzò solo quando guardò il suo vestito appeso all'armadio, sperava sarebbe piaciuto a Jughead , sperava di ballare, sperava non finisse in una tragedia come Cheryl le aveva augurato.

S'iniziò a preparare e il tempo volò, non le sembrava possibile ma in un attimo si fece sera e il campanello suonò, F.P. E Jughead erano arrivati.

Cercò di arrivare per prima alla porta ma era ancora all'inizio della rampa di scale quandò senti sua madre aprire , voleva evitare di lasciarla da sola con loro per troppo tempo.

Mentre scendeva sentiva già i combenevoli dei genitori provenire dalla sala, si affrettò a scendere gli ultimi scalini quando alzò la testa e vide Jughead, in completo nero e un fiore in mano , aveva gli occhi luccicanti e istintivamente si tolse il campello avvicinandosi a lei
– Stai..sei...splendida- quasi balbettò Jughead ,
si accorse di non essersi neanche guardata neanche allo specchio prima di scendere, ma quello che riflettevano gli occhi di Jughead non avrebbe mai potuto trovarlo in nessuno specchio.

Lei sorrise lo guardò e gli rispose scherzosamente .- Non sei male neanche tu – Jug si avvicinò agli scalini e si sporse per baciarla , la strinse per la vita e la tirò verso di se' facendola scendere definitivamente dalla scala.

Quel bacio sembrava non volersi interrompere, soprattutto sembrava che nessuno dei due avesse intenzione di fermarsi, i respiri erano affannati e le labbra non riuscivano ad allontanarsi , le lingue intrecciate li avevano portati lontano.
Ma i passi della signora Cooper in avvicinamento li riportarono alla realtà in un attimo, facendoli sobbalzare , Jughead tentò di fare anche un passo indietro rimettendosi subito il capello, ma nulla sfugge ad Alice Cooper che non mancò ti tirare un'occhiataccia al ragazzo che sembrava ancora stordito ,

Betty era tutta rossa e sorrideva con aria colpevole, la madre con un tono acido li invitò a sedersi a tavola.

Mentre F.P. Che stava ridacchiando si avvicinò al figlio – Hai piu rossetto tu di quanto ne sia rimasto a lei – disse con tono complice battendogli una vigorosa pacca sulla spalla.

A tavola la conversazione sembrava forzata e poco piacevole, pilotata da Alice nel tentativo di interrogare F.P. , Jughead cercava di capire fino a che punto questa guerra fredda sarebbe arrivata e sul più bello il campanello suonò.

Betty aveva invitato suo padre ad unirsi a loro, la madre era decisamente contrariata nei confronti della ragazza che aveva escogitato questa soluzione nel tentativo di placarla.

Alice Cooper guardò con aria di sfida Betty, che era ancora compiaciuta per l'entrata ad effetto di Hal, così con il suo miglior sorriso maligno si rivolse a Jughead
- Allora , cosa intendi fare dopo il ballo? - Il ragazzo era impreparato, la donna fino a quel momento l'aveva ignorato , cosa che a lui non era dispiaciuta.
- Credo che andremo da Pop's per un frullato e poi riporterò Betty a casa- disse incerto.

Lei non era soddisfatta , voleva metterlo in difficoltà – ah da Pop's ? sei Sicuro ? Sicuro che non avevi pensato di portare mia figlia in qualche squallido Motel ? -
Jug guardava il suo piatto senza rispondere , sentiva lo sguardo della signora Cooper e gli occhi penetranti di Hal addosso come se fossero dei segugi che avevano annusato la preda.

F.P. Si sentì in dovere di diferndere il figlio attaccando la donna – Stiamo parlando del loro ballo dell homecoming non del tuo – i toni si alzarono subito ,
così Betty raccolse il tovagliolo dalle gambe e lo sbatte sul tavolo, Sancendo così la fine di quella tremenda cena.

F.P. Si offrì di accompagnarli a scuola e i ragazzi non gli fecero neanche finire la frase che acconsentirono subito.

Fece le dovute raccomandazioni a Jughead ma il ragazzo chiese di potergli parlare un secondo, fu cosi che scoprì che il padre si era rimesso in sesto per raggiungere la madre e la sorella a Toledo.

Jug era interdetto, finalmente la sua famiglia si sarebbe riunita, ma il suo sguardo si fece triste quando dal finestrino mise a fuoco l'immagine di Betty che lo aspettava fuori dalla porta, così bella, così intelligente.

Il solo guardarla lo mandava in confusione, non si sarebbe mai aspettato che qualcuno sarebbe stato così importante da mettere in discussione la tanto attesa riunione familiare.

Jughead stava per scendere dall'auto quando il padre, con un tono che voleva risultare scherzoso,ma che in realtà sembrò solo preoccupato disse
– Non la porterai in un Motel vero Jug?- il ragazzo rise, diede una pacca sulla spalla al padre e scese dall'auto.

Jughead e Betty entrarono nella sala, si misero in coda per la foto di rito, durante lo scattò lui la guardava e lei sorrideva un po' imbarazzata alla fotocamera.

Sembrava tutto perfetto , ma il cervello di Betty non smette mai di lavorare, quindi si congeda un secondo dal ragazzo e va in cerca di Polly che si sarebbe dovuta presentare con Cheryl, ma la rossa con tono acido -Non se la sentiva non è stata bene– poi come raramente capitava l'umanità di Cheryl veniva fuori – niente di grave era solo un po' stanca- Poi si scrollò di dosso quel momento di delichetezza e se ne andò quasi spintonandola.

La botta di Cheryl la fece girare e davanti a se' trovò un strano quadretto , sua madre Veronica e Archie sembravano complottare qualcosa.

Questo la destibilizzò molto , anzi la distrasse tanto da quasi ignorare Jughead che seduto vicino a lei sbadigliava.
- Betty le rotelle del tuo cervello girano così forte da non farmi sentire la musica – lei alzò lo sguardo e si sentì come se avesse aperto gli occhi in quel momento dopo ore di sonno.

Jughead le porse la mano – Andando contro tutti i miei principi e tutte le mie regole autoimposte: Vuoi ballare con me? -
Lei non potè che dire dire di si , afferrò la sua mano e andarano sul lato della pista, un lento era quello che le ci voleva, il poter appoggiar il viso sul collo di Jughead e inebriarsi del suo profumo, grazie a quel semplice contatto riuscire a rilassarsi e tornare ad essere una semplice ragazza del liceo che balla con il suo ragazzo.

Si muovevevano appena sulla pista lui teneva le braccia intorno alla vita di lei e appoggiava le mani intorno al collo, le fronti era appoggiate, i loro occhi si guardavano così profondamente da non riuscire a distogliere lo sguardo e i loro nasi si sfioravano e questo li faceva sorridere.
Non si dissero niente, perchè tutto parlava da se' , era uno di quei momenti che le parole avrebbero solo rovinato.

Era quella sensazione che Jughead non poteva ignorare, quando suo padre gli parlava di trasferirsi, quella sensazione di completezza , di protezione, di felicità.

Quel momento fu bruscamente interrotto dal boato per l'arrivo sul palco di Archie e Veronica , ma loro sembravano muoversi a rallentatore si baciarono si sorrisero e poi si girarono verso il palco, dove gli amici scatenatissimi stavano cantando. Jughead teneva stretta se' Betty , Erano tutti entusiasti ma Betty di nuovo rivide nella loro complicità qualcosa di strano , il cervello ripartì a lavorare , di nuovo l'immagine di loro che parlavano con la madre tornò vivida.

Betty non se ne accorse ma mentre la canzone finiva lei si stava allontanando da Jugheaed, la confusione fece rimanere indietro il ragazzo che perse Betty tra la folla.

Jughead finalmente raggiunse gli amici nel corridoio. Dove trovò la peggiore delle sorprese, il suo migliore amico e la sua ragazza complici contro di lui , Betty l'aveva distratto con quella cena e Archie e Veronica erano entrati nella roulotte del padre per cercare di trovare indizi sull'omicidio e senza neanche dargli tempo di poter scatenare la sua rabbia , notizie peggiori arrivarono.
Il padre era stato arrestato per l'omicidio di Jason Blossom.

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