CAPITOLO III

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Ormai era quasi tutto pronto, doveva solo esserci la fortuna di trovare una nave libera, cosa che nell’ultimo periodo era facile trovare, poiché i commercianti e i navigatori avevano timore dei pirati che saccheggiavano e depradavano tutto ciò a cui andavano incontro.

La baia era prossima per essere scrutata sull’orizzonte con l’aurora del sole, ma appena i ragazzi giunsero in quel meraviglioso posto, un terribile spettacolo si aprì dinanzi ai loro occhi, non vi era nessuna imbarcazione, la baia era desolata, vuota, priva di senso.

In quel momento tutti i sogni dei ragazzi crollarono, svanirono, naufragarono.

“Cosa è potuto succedere? E’ molto strano che tutte le imbarcazioni siano sparite, nessun galeone e neanche la vista di una semplice pinnaccia…” esclamarono i ragazzi.

Saranno partite per una missione emanata dal governatore o il porto  sarà stato depradato…non vedo altra soluzione" aggiunse Leonard con aria stupita.

“Ma quale missioni e saccheggi…almeno una nave commerciale ci doveva pur essere, una mal ridotta…qui ci deve essere lo zampino di qualcuno!” ribattè furiosamente Jack.

Andrew intanto si avvicinò al cantiere navale, dove vi era l’ufficiale Conrad, per chiedere informazioni  sul fatto.

Vorremmo prendere in prestito un imbarcazione per favore ?” disse Andrew;

“Le imbarcazioni,oggi non sono disponibili!”rispose l’ufficiale con aria strana e ansiosa;

“Come è possibile? I commercianti hanno timore di solcare i mari a causa della pirateria!”ribattè con aria arrogante Andrew;

L’hai detto tu, infatti non è per questo motivo! Il mio superire il generale Dun, mi ha ordinato di non lasciare nessuna imbarcazione sulla baia e sull’intera isola!

Le ho fatte partite con a bordo il Capitano Eduard Fin!” rispose l’ufficiale, sudando e arrossendo di scatto;

Cazzo, sputa il rospo , o parli con le buone o ti faccio parlare io!”scattò furiosamente Andrew;

Ehi moccioso, bada come parli, non puoi rivolgerti ad un ufficiale in questo modo!Non risolvi niente con le minacce!”

“Andrew basta, ci sarà un altro modo per scoprire cosa è successo, così peggiorerai la situazione e non ne vale la pena!” gridò Jack , da fuori il cantiere ,sentendo discutere in quel modo i due;

“E’ quale sarebbe il secondo modo, abbiamo poco tempo da perdere, e sai bene che domami mi verranno a cercare!”

“Vieni fuori da lì, esiste una soluzione alternativa, se è vero che esiste questo generale e  che ha ordinato tutto questo, andremo a parlare con lui!”

Andrew uscì lentamente dal cantiere navale , lanciando sguardi minacciosi verso l’ufficiale, che se la rideva sotto i baffi.

Calmati Andrew, non agitarti, se lo facciamo arrabbiare, ci sbatterà in gattabuia e non è questo che volgiamo!” sussurò Jack al suo orecchio.

“Ormai siamo adulti e comportarci da bambini è inutile, non fartelo dire da me, io odio le ramanzine, mi fanno assomigliare a quello stronzo di mio padre, con le sue inutili ‘lezioni di vita’ che non stanno né in cielo, né in terra” aggiunse infine;

“E va bene, ma sarà ancora più rischiosa parlare con il generale!”;

Noi stiamo già rischiando, ma a noi piace il rischio…”esclamò Leonard;

Jack entrò nel cantiere e con voce dolce e delicata, chiese scusa per il comportamento dell’amico e gentilmente domandò dove potevano trovare il generale.

Egli esitò a pronunciare parole, perché sapeva il rischio che correva!

Ma quella gentilezza di Jack svanì e puntò il suo pugnale verso l’ufficiale.

“O parli, o non vedrai più la luce del giorno!”ribattè con tono di ricatto Jack.

L’ufficiale che teneva molto alla sua vita, fu costretto a dire tutta la verità.

“E va bene, questa notte, un signore che sembrava molto importante, mi ordinò di non far partire nessuna nave, inizialmente io non potevo far tutto ciò, ma egli mi mostro l’approvazione del Governatore, perciò costretto da tutto questo , feci salpare ogni nave a bordo di un esperto Capitano!”

“Cosa, un signore importante, ci sai dire il nome?” domandò arrogantemente Jack;

“Si, almeno credo! Diceva di essere un certo... bhe… ehm… ah sì, un certo signor Berry!”;

“Cosa Berry, ma è il mio cognome…ne sei proprio sicuro?”

“E’ stato tuo padre…”interruppe Andrew;

Si, sicuro al cento per cento!”ribattè l’ufficiale.

Ha detto altro ?”;

No, ma in cambio mi ha dato due sacchetti pieni di monete d’oro! Non potevo non accettare”;

“Monete d’oro…? Ma se si spaccia per un povero andato in fallimento, come fa ad avere tutto quell’oro?” disse sorpreso Jack;

Non so, non posso dire altro, perché altro non so, ed ora lasciatemi andare avete avuto tutto quello che cercavate!”;

Ehm…dove corri…non abbiamo ancora finito…ora ci aiuterai!!”

“Cosa? Cosa posso fare altro?”;

Puoi fare molto…vai dal governatore e confessi tutto dicendo di essere stato ricatto dal signor Berry, così le navi torneranno e il povero vecchio fallito di mio padre andrà in gattabuia!”sospirò  Jack;

“Ma non è così facile come pensate, il Governatore può solo ricevermi su appuntamento e in casi estremi…!”

“E’ questo ti sembra un caso che non necessita il suo intervento…ti ricordo che in gioco c’è ancora la tua fottuta vita… o segui noi o addio, mio caro ufficiale”;

“Ok, ok…farò tutto questo ma togli quel pugnale dalla mia faccia!”

"Jack ma non hai detto che non si risolve niente con la violenza?"

"Si Andrew, ma lo dovevo fare per me..."

I ragazzi sospirarono, sapevano che minacciare era un gravissimo reato ma era l’unica soluzione.

Ormai era mezzogiorno ed i ragazzi non potevano più partire, perciò ogn’uno si ritirò nella loro casa.

L’unico ad essere più agitato e nervoso era Jack, perché conoscendo il comportamento del padre, non sapeva come reagire una volta arrivato a casa.

L’unica soluzione era quella di fare l’indifferente e di non avere problemi, proprio per causare sospetti al padre.

Infatti una volta tornato a casa si dimostrò sì indifferente, ma più gentile del solito.

Il padre vedendo il figlio tranquillo, pensò di aver fatto tutto quando se lo poteva risparmiare e che il figlio non aveva intensione di andarsene come aveva detto durante la lite della sera precedente.

La giornata trascorreva serena e Jack nonostante non fosse molto presente nella villa, aveva sempre un sorrisetto sulle labbra, neanche lui era cosciente di questo, forse perché sapeva tutto e le conseguenze, forse perché era veramente felice.

Ma ormai un’altra giornata stava per terminare come al solito, e tutti si preparavano per la misera cena che poteva essere nelle case delle persone.

Di solito a tavola, Jack non preferiva parlare perché sapeva che tutto sfociava in liti e poi non aveva voglio di partecipare alle inutili conversazioni tra suo padre e il nonno.

Ma quella sera, interruppe il suo silenzio con una famigerata domanda .

“Perché  padre ci permettiamo questa misera cena, quando potremo permetterci di più?”.

Questo quesito lasciò spiazzati tutti coloro che erano seduti a tavola: il padre il diretto interessato e il nonno complice di tutti i suoi reati.

Esitando a parlare, il padre diede una risposta che era scontata per Jack.

Forse non sai ancora le condizioni della nostra impresa e del declino di quest’ultima , quindi dobbiamo ridurre le nostre spese!".

Ma questo non bastò a fermare l’insolenza del ragazzo, infatti sul suo viso comparve un segno di sfida, un sorrisetto che dava sui nervi.

Mentre egli stava per aprire bocca, tutti sentirono bussare alla porta della villa.
Il padre si sollevò dalla sedia ed andò ad aprire credendo fossero questioni di lavoro.

Ma appena la porta si apri, uno  scenario sconvolgente ai suoi occhi lo travolte: un emissario del Governatore e tre guardie dell’esercito.

Anche il nonno si avvicinò alla porta, mentre Jack si limitò ad alzarsi ed uscire nel corridoi vedendo tutto.

Il Governatore, ha dato  l’ordine di catturare il signor Thomas Berry, imprenditore ed ex marinaio, con la colpa di aver tradito la fiducia del mio signore e quindi insultato la Corona Spagnola, la condanna è la pena di morte!”

Queste parole risuonarono mille volte nella testa dei presenti, lo sguardo di Jack scintillava dalla gioia e non aveva nessun rammarico per la condanna.

Il nonno invece era intimorito dal fatto di poter essere giustiziato insieme a suo figlio.

Infine Thomas Berry, l’uomo che per Jack ha rovinato e tradito la sua esistenza , sconvolto dalla sorpresa che si celava dietro la porta , destinato a morire.

Mentre l’emissario ordinava di catturare Thomas, si mise in fuga, complicando la situazione.

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