things I love about you | Zach Dempsey

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ZACH'S POV

Stavo guardando un film su Netflix con la mia bellissima fidanzata tra le mie braccia quando mi ricordai di avere una sorpresa per lei. Misi in pausa il film e T/N* si lamentò con me.
"Hey, stava iniziando a diventare interessante" protestò, prima che le prendessi il viso e le lasciassi un bacio sulla fronte per farmi perdonare. Mi guardò con un'espressione accigliata che la rendeva ancora più adorabile del solito. Ridacchiai e le baciai il naso, il che la fece sorridere. Mi guardò mentre mi alzavo in piedi, era curiosa.

"Che succede? Qualcosa non va?" domandò e abbracciò l'orsacchiotto di peluche che le avevo regalato la scorsa settimana.

"No tesoro. Mi sono solo ricordato di avere una sorpresa per te"

"Oh, davvero?" chiese. I suoi occhi si illuminarono e le spuntò un sorriso sulle labbra.

"Sì, resta qui e chiudi gli occhi, okay?" ordinai e mi avvicinai al cassetto del mio comodino. Mi voltai e la vidi mentre si copriva gli occhi con le mani.

"Ah, eccolo qui!" esclamai quando finalmente trovai il dono. Si trattava di una giacca oversize rossa e bianca che trovai nel mio armadio poco prima, cercando di mettere in ordine la mia stanza. Realizzai di non averla mai indossata. Mi fermai di fronte a lei.

"Ci siamo... tieni gli occhi chiusi e apri le braccia"

Lei fece quello che avevo detto e le diedi in mano la giacca. La afferrò e sorrise.
"Ora posso aprire gli occhi?"
Mi sedetti accanto a lei e le baciai una guancia "Sì piccola"

"Wow!" sussultò, vedendo il suo regalo. Se la portò subito al naso, pensai che fosse una cosa carina.
"Ha il tuo profumo". Annuii. Si alzò e cercò di indossarla, ma a un certo punto si bloccò, aggrottò le sopracciglia e abbassò lo sguardo.

"Cosa c'è amore?"

"Non credo che mi vada" sussurrò senza guardarmi.

Mi rattristai e andai in panico. Volevo davvero tirarle su il morale e rassicurarla, ma non sapevo cosa dire.

"T/N, va tutto bene. Lo sai, questa giacca è vecchia, l'ho comprata quando ero più piccolo... voglio dire, ora sono più alto e muscoloso" balbettai.

"Non sei d'aiuto"

Spostò il suo sguardo su di me, i suoi occhi erano lucidi, stava trattenendo le lacrime e mi spezzò il cuore vederla così. Era così bella e speciale per me e non glielo avevo mai detto dato che non ero bravo a esprimere i miei sentimenti a parole, ma ora doveva saperlo. La guardai in silenzio mentre si toglieva la giacca -lo fece quasi con violenza- per poi lanciarla sul divano. Non dissi nulla perché era arrabbiata e non voleva sentire altro al momento. Le presi le mani, intrecciando le nostre dita.

"Piccola, guardami"

Mi guardò di nuovo e stavolta le lacrime le rigavano le guance, ma lei, da donna forte quale era, non singhiozzava e questa era una delle qualità che le ammiravo di più. Le circondai il capo con le braccia e la avvicinai a me. La abbracciai con tutto l'amore che provavo per lei. Pochi minuti dopo mormorò "Odio il mio corpo".

Il mio cuore si spezzò per la seconda volta.
"Però io amo il tuo corpo"
Sentii che scrollò la testa. "Non è vero"
Ne ebbi abbastanza. Afferrai il suo polso e la feci accomodare sul divano; io invece mi sedetti sul tavolo proprio di fronte a lei. Mi fissò con fare confuso, ma non disse nulla. Per prima cosa, le accarezzai le guance.

"Le tue guance. Amo le tue guance. Le amo perché ti rendono molto tenera e amo anche le piccole fossette che appaiono quando ridi. E questo mi fa pensare a me perché sono divertente" affermai, lei sorrise mentre fece accennò un "no" con la testa.
"Tu non sei divertente, fai delle battute pessime" precisò ridendo.

"Stai zitta, a te piacciono le mie battute" risi anch'io, lei annuì. Poi, le presi le mani.

"Le tue mani. Amo le tue mani e le cose che fai con loro" scherzai. Si allontanò con finto ribrezzo.
"Sei disgustoso Zach, te lo giuro"
Presi di nuovo le sue mani e le portai vicino alla mia bocca.

"No, seriamente. Amo le tue mani e amo come scompigliano i miei capelli, come massaggiano la mia schiena dopo un allenamento estenuante e come mi abbracciano quando sono giù" confessai. Le baciai a una a una le dita.

"Non hai ancora finito?" domandò facendo finta di essere annoiata, ma io sapevo quanto fosse in imbarazzo e quanto la facesse sentire più sicura di sé, più bella e più amata.

"Ho appena iniziato amore mio" risposi, alzandomi in piedi e trascinandola con me.
"Cosa stai facendo?" chiese, spaesata.
"Shh, alzati" Roteò gli occhi, ma poi obbedì
"Okay, okay"

Sorrisi vittorioso e mi presi un attimo di pausa per individuare tutte le curve del suo corpo perfetto.

"Questo corpo... non ho ancora iniziato!" mi fermò immediatamente.
"Non cominciare. Non mi piace il mio fisico e a te neanche, non mentire"
Ritrassi le mani e la guardai. Volevo che venisse a conoscenza del fatto che ero serissimo. Doveva aver notato che non era una bugia, poiché roteò gli occhi e sospirò.
"D'accordo, dimmi quello che vuoi, ti ascolto"

Annuii e mi soffermai di nuovo sulle sue curve, prima di appoggiare le mani sui suoi fianchi.

"Piccola, il tuo corpo è perfetto. Insomma, guardati! Hai le gambe di una dea e questi fianchi T/N, questi fianchi" mi interruppe scoppiando in una fragorosa risata
"Non dire cazzate"
"Ascoltami, io sono orgoglioso di averti accanto a me nei corridoi, tesoro. Adoro la tua pancetta e le tue braccia sono perfette così come sono" terminai, baciandole nuovamente la mano. Sorrise.

Scrollò le spalle.
"Beh, se veramente la pensi così, immagino che..." la bloccai perché non volevo che dicesse 'immagino'. Così, le carezzai il viso e le baciai la fronte, poi il naso, poi emtrambe le guance e infine le labbra.
"Questo per cos'era?" domandò a bassa voce.

"Non voglio che dubiti del mio amore per il tuo corpo, io lo adoro assolutamente. Sei una principessa. Cioè, la mia principessa. E sono molto fiero perché a scuola tutti i ragazzi sono gelosi. Tutti sbavano pensando a te e al tuo fisico e, credimi, ciò non  mi rende felice, ma quello che mi rende felice è il pensiero che questo corpo è solo mio" affermai e palpai il suo sedere. Lei, sorpresa, sussultò.
"Solo mio" ribadii.

Sorrise e mi gettò le braccia al collo.
"Va bene, ora ti credo" piegò la testa per baciarmi, ma mi scansai: non avevo ancora finito. Appoggiai la mia fronte contro la sua e la guardai negli occhi.
"Ti amo. Dico davvero, ti amo tantissimo" sussurrai, per poi far scontrare le nostre labbra.

*T/N = tuo nome

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 09, 2018 ⏰

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