Day 1
Nevica. Si parte alle ore 11 perché in queste occasioni il traffico è d'obbligo. Parcheggio. Non c'è posto nel primo piazzale. Ci spostiamo. Valigie, ci sono tute e due, bagaglio a mano in spalla e via, a pesare e imbarcare il tutto. Si sale. Arrivederci mamma e papà. Metal detector. Bip. Cintura. Bip. Telefono. Ok, adesso si aspetta. Si cambia il gate, mi intrattengo a conversare con una signora e due ragazzi. Le mie prime conversazioni per testare il mio inglese. Intanto il tempo passa. 30 minuti, 1 ora, 1 ora e mezza di ritardo. Grazie neve.
Il pilota recupera di mezz'ora, ma non basta. Il treno prenotato è già perso. Ne compro un altro. Salgo, trascinandomi appresso le due valigie e parlo un po' con un ragazzo francese. Lui scende, io sono costretto a scendere alla sua stessa fermata.
Un albero caduto ferma tutti i treni di quel binario. Una signora mi illude con la falsa speranza di un passaggio. Inizio a chiedere agli altri passeggeri che faranno per arrivare a destinazione Sheffield. Mi accordo con altri 3 per dividere un taxi. 25 pounds a testa non sono male per salvarsi. Una bellissima ragazza che fa infermieristica, la nonna la accompagna, il siriano dall'aria giovanile e che parla veloce, incurante del fatto che metà delle cose non le capisca. Le strade sono chiuse, bloccate per neve. Si torna al punto di partenza. L'infermiera che chiunque sognerebbe, e la nonna vanno in hotel, io e il siriano tentiamo un treno per Leeds. Nulla. Il siriano mi beffa chiamando i suoi amici e io rimango solo. -5°C. -6°C. Vento a 30 km/h. Sempre bello l'Erasmus eh? L'hotel è vicinissimo alla stazione. Trovo una stanza libera, mi ci fiondo. Chiamo a casa, doccia.
Day 2
Notte. 5 ore di dormiveglia. Il rumore del vento tra i palazzi simula quello di un temporale. Ore 4:00 non dormo più. Colazione. Reception. I due ragazzi che accolgono i clienti le provano tutte per aiutarmi. Alla stazione i treni sono cancellati. Tutti, assieme agli autobus. Taxi? Prepariamoci a tirare fuori i big money.
Le strade sono libere? E se non ci arriviamo? Dopo aver constatato la fattibilità del progetto taxi, si parte. Posso dire di aver girato Inghilterra in macchina, Ogni strada che incontravamo era bloccata ad un certo punto, a causa della troppa neve.
Alla fine, l'indiano esasperato accetta di procedere verso sud come gli avevo suggerito nel mio inglese seppur stentato all'inizio. Si sale pian piano verso Sheffield. Pago e vaffanculo taxi di merda. Dopo 7 ore di macchina eccomi di fronte alla porta. -7 °C. Vento a 42 km/h
Ad accogliermi miracolosamente, Connor, un 21enne che studia business and management (circa). Faccio un giro della casa e della città. Primo acquisto: un nuovo moccio. Il wi-fi va, il riscaldamento meno. Molto meno. Per oggi va bene così.
Non riesco ancora a realizzare cosa sto facendo, dove sono... dopo questi due giorni mi ci vorrà del tempo per abituarmi.
Day 3
Tre giri di spesa per i vari supermarket. Sbaglio sempre corsia, ritorno indietro almeno 5 volte per ricontrollare questo o quell'articolo. A casa tremo dal freddo. Martin, il coinquilino 40enne cecoslovacco mi consiglia una specie di Amazon locale. Lo provo, trovo una stufetta elettrica ad un prezzo accettabile, andrò a ritirarla entro una settimana vicino casa dice il sito... speriamo.
Dopo la spesa organizzo il menù della settimana. Devo ancora capire quanto tempo potrò dedicare a me stesso considerando spese, lavatrici, stiro dei vestiti, università, preparazione cibo...
Day 4.
Domenica. Mi sveglio presto. Freddo. Sono le 5. Oggi pulisco la cucina. È un disastro, dal pavimento al soffitto è un patchwork di macchie. Faccio il ragù. Chiamo a casa per consigli sulla ricetta, dopo due ore il risultato è soddisfacente. Vado a ritirare la stufetta elettrica, è arrivata prima del previsto. L'impiegato mi chiede il cognome con un bruttissimo accento tale da fargli ripetere la domanda tre volte. Nello stesso negozio, acquisto una scatola enorme di bustine da the. Non mi piace, però è un ottimo metodo per scaldarsi quando si è in cucina. Sono un po' teso per domani. Il professore si aspetterà che gli reciti a memoria gli articoli che ho letto? Non lo so. Mentre penso, accendo la stufetta elettrica. Penso che la temperatura di un eventuale paradiso sia quella emanata da quella fantastica diavoleria nera che ho appena portato a casa. Stanotte spero di non tremare.
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Lettere da Plutone
Teen FictionCe la farà a sopravvivere ? Un ritmo incalzante che lavora per flash condurrà il protagonista di questa storia verso la ricerca di una salvezza che solo lui può trovare.