Capitolo uno: I ragazzi del fiume

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La nostra è la storia di una città, una piccola città e delle persone che in quella città ci vivono. Vista da lontano si presenta come tante altre identiche cittadine sparse nel mondo: sicura, ordinata, innocente. Ma appena ti avvicini cominci a intravedere delle ombre sotto la superfice. Il nome della nostra cittadina è 'Riverdale'. La nostra storia credo cominci con quello che i gemelli Blosson fecero quell'estate. Il quattro luglio. Sorta da poco l'alba, Jason e Cheryl Blossom si recarono allo Sweetwater River per un giro in barca. Ciò che di certo accadde poi fu che Dilton Doiley, alla guida del gruppo scout di Riverdale durante un'escursione per lo studio della bifauna si imbattè in Cheryl sulla riva del fiume. La polizia di Riverdale dragò il fiume alla ricerca del corpo di Jason, ma non lo trovò. Così, qualche settimana dopo, la famiglia Blossom, seppellì una bara vuota e la morte di Jason fu archiviata come incidente, mentre la storia di Cheryl faceva il giro della città. Raccontava che le era caduto un guanto nel fiume, che Jason aveva cercato di raccoglierlo e nel farlo era finito in acqua, si è fatto prendere dal panico ed era annegato. Quando a noi, l'ultimo giorno delle vacanze, si parlava ancora della tragedia di quel quattro luglio quando un nuovo mistero si affacciò in città.

E così, a spezzarsi quella notte non fu un solo cuore, ma due. E la notte era ben lungida al finire. La mattina, tutti avrebbero parlato, messaggiato e postato sul caso. Tutti avremmo avuto la stessa sensazione. Che il mondo attorno a noi era cambiato, forse per sempre. Sentivamo che Riverdale non era la stessa città di prima. Che era una città di ombre e di segreti ora. Lunedì avrebbe luogo l'autopsia sul corpo di Jason, e martedì, a metà della quinta ora, avrebbe avuto luogo il primo arresto.

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