Appuntamento?!

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I giorni scorrevano, il Natale si avvicinava sempre di più e i sentimenti di Caleb non faceva altro che aumentare.
Lo Stonewall ormai pensava solo al rasta, solo a lui.
Era sempre con la testa tra le nuvole e spesso i compagni di squadra lo richiamavano per riportarlo all'attenzione.
Nessuno tranne Shawn sapeva la vera ragione della distrazione del ragazzo...o forse no?

Quella giornata, se solo non fosse stato per il giovane regista vestito in modo sexy nella mente di Caleb, sarebbe stata molto ma molto noiosa.
Era una normalissima domenica che il ragazzo dagli occhi color smeraldo passò in casa a pensare, come al solito, al rasta.
Per quanto si sforzasse non riusciva proprio a non pensarlo...
Ogni notte..ogni singola notte lo sognava, sognava di baciarlo..di fidanzarsi con lui..
Ma per la prima volta dopo settimane Caleb non sognò il suo amato regista ma un'altra persona...Una persona alla quale teneva infinitamente.

-Caleb...-

"No...non è possibile..."

Eppure il ragazzo la guardava dritto negli occhi, quegli occhi così simili ai suoi..
La donna gli accarezzò il ciuffo castano...

-M-mamma...c-come...-
-Sei innamorato vero?-
-I-io...sì...-
-Come si chiama il ragazzo? Su voglio sapere tutto di lui!-
-Jude..si chiama Jude Sharp...-
-È com'è? Descrivimelo su-
-È poco più basso di me..bellissimo..porta sempre un paio di occhialini da aviatore e un mantello...è davvero bello...-

Il ragazzo arrossì un po' parlando dell'amato e la madre sorrise teneramente alla vista del figlio imbarazzato.

-Sembra un ragazzo davvero speciale...non è così?-
-Sì...lo è..lo è davvero tanto..-
-È quello giusto, tesoro?-

Caleb annuì convinto, la donna sorrise e lo abbracciò per poi sussurrargli all'orecchio.

-Avete la mia benedizione-

La stanza dove si trovavano i due iniziò a dissolversi e Caleb si risvegliò, nel suo letto, con una lacrima che gli rigava una guancia e un sorriso sulle labbra.

-La sua benedizione...-

Il ragazzo continuo a ripetersi quella frase nella sua mente finché non decise finalmente di alzarsi da letto.
Prese una matita e un foglio e iniziò a disegnare il volto di sua madre che gli sorrideva teneramente, come a ricordargli che sarebbe sempre rimasto il suo bambino.
Gli scese qualche altra lacrima, che cadeva sul foglio bagnandolo leggermente.
Quando il lavoro fu finito, Caleb, attaccò il suo disegno al muro dietro alla scrivania, non sapeva però che quella non sarebbe stata l'unica immagine ad occupare quella superficie.

Dopo un paio d'ore gli venne un lampo di genio, prese una foto con tutti i membri della inazuma e da essa tagliò via sé stesso e Jude per poi incollarli insieme, uno accanto all'altro, su un foglio bianco, abbellito da svariati "I love you", per poi attaccare anche quello alla parete.

"Oh Jude..cosa mi fai fare..solo tu sei capace di rendermi così una sdolcinato..mi sembro una ragazzina che sclera per il suo idolo.."

Caleb sentì il telefono squillare e quando vide il contatto sullo schermo del cellulare gli perse un battito, non poteva credere che proprio lui, lo stesse chiamando.
Si fece forza e rispose alla chiamata.

-Sharp, che vuoi?-
-Shawn mi ha obbligato a chiederti se volessi venire a prendere un gelato con me...ti va?-

"Giuro che lo uccido quel lupo del cazzo! Come ha potuto farmi questo?!"

-Se proprio vuoi...-
-Sto pomeriggio alle 16:30 va bene?-
-Ci andiamo insieme?-
-Okay, ti passo a prendere sotto casa tua-

"Okay Caleb. Hai solo 5 ore per prepararti per uscire con la tua crush...Puoi farcela"

Ormai mancava solo un'ora all'appuntamento con Jude e indovinate chi ancora non era pronto? Esatto.

"ODDIO MANCANO 40 MINUTI E NON SO COSA METTERMI!"

Il ragazzo girò per la stanza finché non la trovò, una maglia bianca con scritto "gay is okay" in nero e dei pantaloncini neri che gli arrivavano poco sopra il ginocchio.
Si diede una veloce pettinata al ciuffo e si avviò verso la "casa" del rasta.
Caleb restò una decina di minuti sotto casa di Jude troppo imbarazzato per suonare il citofono così gli scrisse un messaggio.

A: Only Love❤

Hey io sono sotto casa tua, scendi?
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Sto arrivando!

Il rasta sbucò da dietro il cancello e il castano si prese qualche secondo per guardarlo bene.

"È più bello del solito...come fa?!"

-Allora andiamo, Caleb?-
-Andiamo-

I ragazzi si avviarono verso la gelateria, uno accanto all'altro e Caleb non poteva essere più felice di così.
Ma forse anche il regista la pensava allo stesso modo.
Mancavano pochi metri alla meta quando un signore anziano si avvicinò a loro, stremato, chiedendo aiuto, non riusciva nemmeno a reggersi in piedi era tutto trasandato ma era diverso da un normale bardone...però Caleb non sapeva dire con certezza cosa lo differenziasse da ogni altro mendicante che potevi trovare in una comune grande città...

Amore sotto il vischio||FudouKidouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora