Vola via con me

La serata

Alice mi raggiunge in mezz'oretta circa.
Appena arrivata la accolgo con un lungo abbraccio senza proferire parola, non ne avevamo bisogno. Lei mi accarezza i capelli e mi sussurra di continuare ad essere forte, perché tanto tutto passa. Le sorrido e la faccio entrare. Abbiamo passato il pomeriggio a cancellare foto e strappare lettere che appartenevano a Will. Non aveva più senso conservarle, sono dell'idea che si conservi solo ciò che si vuole ricordare.
Il tempo passa tanto velocemente che quando guardiamo l'orologio ci rendiamo conto di essere già in ritardo e che Stef sarebbe arrivata a momenti.
Alice mi guarda quasi soddisfatta una volta che le faccio vedere i vestiti che avevo scelto di indossare, mi dice di aspettare un attimo e torna con una delle sue borsette a tracolla.
"Questa ci sta benissimo per dove dobbiamo andare dopo" dice continuando a scrutarmi come farebbe un vero stilista "dopo al trucco ci penso io!".
Ero un attimo frastornata.
"Non dovevamo andare a prendere un semplice aperitivo? Giusto per uscire un attimo di casa.."
"Assolutamente, ma poi andiamo a ballare, è l'ultimo giorno di vacanza, bisogna goderselo fino all'ultimo!"
"No, non penso di venir..."
Neanche il tempo di farmi finire la frase che Alice aggiunge un particolare alquanto intrigante, catturando immediatamente la mia attenzione.
"Ti converrebbe però mettere quel body scollato lo sai? Non siamo mica sole, vengono anche Ted ed un gruppo di suoi amici.."
Ted? E perché al bar quella mattina non mi aveva accennato nulla? E poi amici? Quali amici?
"Si, ok Ali, ma tu li conosci? E poi non so, non mi sento a mio agio con le tette al vento.."
"Tu che le hai usale."
È stata la sua unica risposta. Ho provato a controbattere ma è stato altamente inutile, quindi vada per il body, ma mi porto una giacca, almeno copre qualcosa.

Suona il campanello.
Era Stef.
Ma non era sola, con lei c'era anche Vicky, una mia carissima amica. Ci abbracciamo forte e corro a finire di prepararmi.
Nel frattempo dal salone Stef urla "Ali le hai dato la notizia?"
"Quale notizia Ali?" le chiedo. Sto iniziando a capire veramente poco di questa serata.
"Niente fratè, una sorpresa.."
Mando un messaggio a Ted per chiedergli spiegazioni.

Mary:
T ma che fai non mi dici nulla?
Ci siamo pure visti sta mattina!
Con chi vieni sta sera?

T è il soprannome con cui posso chiamarlo solo io. È una cosa che ho notato di recente, quando ho sentito Alice chiamarlo in quel modo e lui le ha detto di non farlo mai più, quasi come se gli desse fastidio.
A me però non ha mai detto nulla, anzi.
Chissà perché...
Vibra il telefono, la risposta è immediata.

T:
Doveva essere una sorpresa, colpa di Stefany vero?
Non la sopporto. 
Comunque vengo con mio fratello e dei suoi amici, ma non li conosci, forse di vista.
Sono simpatici, non ti preoccupare.
Ci vediamo lì, non tardare!

Con il fratello e dei suoi amici.
Non è che..
"Ali, vieni un attimo.."
"So cosa vuoi chiedermi, sì, c'è Lucas, sì, noi 3 l'abbiamo fatto apposta, no, Ted non sa nulla, sì, è amico di Vicky."
È amico di Vicky? Davvero..?
In quell'istante Vicky entra in camera.
"Tesoro oggi te lo presento io."
Arrossisco.

Saliamo in macchina e andiamo a prenderci un aperitivo tra risate, chiacchiere e un goccio d'alcool di troppo.
"Un altro giro di tequila, sale e limone, per favore!"
Il barista è un ragazzo di circa 20/25 anni, alto moro, molto molto simpatico e altrettanto prudente. Mentre stiamo per uscire dal locale si assicura che nessuna di noi debba prendere la macchina e dopo ciò dà un biglietto a Vicky e ci saluta calorosamente.
"Vicky che c'è scritto nel biglietto?" chiede Alice ansiosamente.
"C'è il suo numero!!" urla Stef mentre lo apre.
"Lo chiamerai?" le chiedo conoscendola.
Vicky è una ragazza timida e se non fosse stato per quel bicchierino di troppo probabilmente non ci avrebbe neanche approcciato.
"Non lo so Mary... vedrò che fare..."
"Scherzi spero!! Era davvero bello e intrigante..." urla Alice.
"Ali non urlare, potrebbe sentirci.." dice Vicky mentre le sua guance iniziano a cambiare colore velandosi di un rosso pomodoro.
Fortunatamente la discoteca si trovava a pochi passi da quel locale, quindi lo raggiungiamo a piedi in qualche minuto.
Una volta pagato l'ingresso con la consumazione inclusa ci lasciano un timbro nero sulla mano, giusto per farci ricordare una volta sveglie dove siamo state la sera precedente. Stef mi esorta a chiamare Ted mentre tenta di controllare Alice che non ragionava a causa dell'alcool che aveva ingerito.
Squilla, non risponde.
Vicky nel frattempo prova a chiamare Lucas.
Richiamo Ted insistentemente, ho bisogno che sia lui a venirci incontro e non Lucas, non saprei come comportarmi, sarebbe strano.
Risponde.
"T, dove sei?"
"In pista baby!"
"Baby?"
"Dai, muovetevi!"
"Puoi venirci incontro? Non riusciamo a tenere Ali."
"Che novità, ha bevuto troppo?"
"Si, ti aspettiamo all'ingresso."
"Arrivo baby!"
Baby.
Ha bevuto, tanto.
Ma lui regge, di solito.
Lo vediamo arrivare dopo una decina di minuti con la camicia sbottonata ed una bandana in testa. Fuori fanno 12ºC.
È accompagnato da due ragazzi che un po' per il buio, un po' per la mia difficoltà a mettere a fuoco da lontano, non riconosco subito, anche se in realtà non ci metto molto a capire chi siano.
Vedo Vicky correre incontro ad uno dei due e saltargli addosso. Lucas, presumo.
Nel mentre Ted ed il fratello si avvicinano a noi e prendono Alice sottobraccio, facendo strada verso la parte di pista in cui si trovavano gli altri ragazzi.
Decido di rimanere un attimo fuori e di accendermi una sigaretta, probabilmente si tratta di una scelta data dal nervosismo.
Vedo Vicky avvicinarsi. Non era sola.
"Mary da quando fumi?" mi chiede sorpresa.
"Da poco in realtà..."
"Mh.. comunque volevo presentarti Lucas, di sicuro vi conoscete già!" dice mentre mi fa un occhiolino.
"No, in verità non ci siamo mai presentati... Piacere, Marilyn."
"Non ci siamo mai presentati ma ti ho vista ogni tanto in corridoio. Molto piacere, Lucas."