CAPITOLO 1

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Un altro giorno di scuola era terminato ed io non vedevo l'ora di rientrare a casa e buttarmi sul letto; nel pomeriggio mi sarei dovuta incontrare con Oliver, ero impaziente di vederlo.

Lui era il mio ragazzo da più di un anno, stavamo bene insieme, eravamo molto simili; niente e nessuno avrebbe potuto separarci.

Compiuto il tratto che separava scuola da casa, andai in cucina e mi preparai velocemente un piatto di pasta; mia mamma era ancora a lavoro, mio padre aveva già mangiato e mio fratello era fuori da qualche parte con i suoi stupidi amici.

Mio fratello; argomento stressante. Non ci odiavamo ma, litigavamo quasi sempre.

Finito di mangiare, andai nella mia camera, mi buttai sul letto e sospirai chiudendo gli occhi; ero stressata a causa della scuola, ero piena di esami.

Presi in mano un libro dal mio comodino "l'insostenibile leggerezza dell'essere"; era il mio libro preferito, ed ogni tanto lo sfogliavo per ricordarmi le varie cose in esso e sorridere per il benessere che sentivo solamente a toccarlo o a guardarlo.

Dopo pochi minuti lo ripoggiai e presi il cellulare in mano e, vidi che Oliver mi aveva scritto; andai sui messaggi e lessi che sarebbe passato a prendermi alle quattro.

Guardai la piccola sveglia posta accanto ai libri e notai che erano le due e mezzo, così mi alzai dal letto e andai alla scrivania; aprii il quaderno degli appunti di filosofia, materia che amavo, e iniziai a studiare.

Mi veniva facile memorizzare le varie parti; studiai Socrate e cosa significava la tecnica per lui. Mi piaceva il fatto che non si definiva più intelligente degli altri, nonostante fosse una cosa ironica perché lui sapeva di essere il più saggio.

Chiusi il quaderno dopo mezz'ora per poi aprire quello di tedesco e iniziare a fare i vari esercizi che ci erano stati assegnati quel giorno per il giorno seguente.

Arrivarono le quattro e scesi ad aprire alla porta per trovarmi il mio bellissimo ragazzo davanti; gli sorrisi e mi sporsi per lasciargli un leggero bacio sulle sue labbra rosee.

Gli sorrisi e lui fece lo stesso, <ciao babe>, alzai gli occhi al cielo a quel soprannome e lo feci entrare.

Mio fratello, Benjamin, che era seduto nel divano si girò verso di noi e fece un cenno con il capo ad Oliver; erano amici essendo nello stesso gruppo.

Spinsi il mio fidanzato di sopra perché dovevo ancora finire di prepararmi; si sedette sul mio letto guardandomi.

Mi levai il pigiama sempre con i suoi occhi puntati addosso, e aprii l'armadio guardando i miei abiti; <sei bellissima> mi girai di scatto sorridendo e vidi che Oliver si stava alzando e stava venendo verso di me, mi cinse i fianchi e mi lasciò un leggero bacio sul collo per poi appoggiare il mento sulla mia spalla guardando dentro il mobile.

Lo guardai leggermente e dissi <metti musica, love>, si staccò e andò verso la mia scrivania dove si trovavano le casse e il mio iPad.

Dopo poco sentii Dance, baby! Di Boy Pablo, sorrisi e iniziai a muovere i fianchi a ritmo della musica <dance with me baby, dance with me baby...> iniziai a canticchiare; Oliver si avvicinò e mi guardò ridendo.

Poggiai lo sguardo su di lui e risi anche io, poi tirai fuori una camicia bianca, dei pantaloni a vita alta neri e un reggiseno in pizzo.

Mi misi i pantaloni, legai in un crop top la camicia da dove si vedeva il reggiseno e mi girai verso il mio ragazzo che mi stava guardando con un sorriso malizioso <ti si vede tutto> seguii il suo sguardo e vidi che stava guardando il mio seno così alzai le mani su per poi farle ricadere lungo i miei fianchi e sospirai <non mi si vede niente Oliver!>.

Uscimmo di casa verso le cinque e un quarto; il ricciolino aveva insistito così tanto che io, alla fine esausta, mi ero messa una cannottiera nera sotto la camicetta.

Gli presi la mano poi mi tirai più su la borsa che stava appoggiata sulla spalla; era una giornata un po nuvolosa ma nonostante questo si stava benissimo.

Andammo in un piccolo bar per mangiare qualcosa, io presi un gelato al mango invece Oliver delle patatine; <oggi ho studiato Socrate> dissi leccando il gelato e nel mentre guardando il mio ragazzo che mi osservava attentamente con lussuria <si?... io oggi invece ho studiato la riproduzione sessuale, dovremmo provarla qualche volta> concluse facendomi l'occhiolino.

Risi con la bocca aperta, scioccata da quello che aveva appena detto poi dissi arrossendo leggermente <love! Almeno non urlare quando dici certe cose> sospirai rassegnata e scuotendo leggermente la testa.

Oliver mi mise una mano nella coscia e disse guardandomi dolce <babe, scusa ma sei troppo bella!> risi e buttai leggermente la testa all'indietro per poi baciarlo dolcemente.

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