Capitolo 2:fastidioso come una zanzara.

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Come ogni mattina mi sono svegliata,e come al solito eravamo io e i domestici mio padre non c'era mai, soprattutto da quando mamma era scappata.

Una volta arrivata a scuola , successe di tutto.

-hey Kate tutto bene?

-si si , solo , non lo so. Non potevo raccontare tutto a Jessy soprattutto dopo quello che aveva detto in mensa su Scott, se le raccontavo che avevo pensato costantemente a "super alter ego Scott" avrebbe incominciato a fantascticare su di lui e si sarebbe fatta un milione di film mentali.

Mi guardo con un sopracciglio alzato come per dire "sicura che vada tutto bene?".

- Jessy sto bene tranquilla.

-ok come vuoi, ah volevo dirti che dopo scuola dobbiamo fare shopping per la serrata all'azienda dei nostri padri, dobbiamo essere stupende anche perché ho sentito dire che il figlio del nuovo socio è un playboy da paura!!!! .

-Jessy stai calma ok, non montarti la testa.

-Non si discute, tu verrai con me a fare shopping, non ti rifugerai a casa tua n'è tanto meno salterai le compere.

- Ok ok hai vinto , verrò con te.

- Tanto sai che non avresti avuto scelta, a costo di farti caricare in spalla da Xavier ahahahahah.

-Si si lo sappiamo che quando ti metti in testa qualcosa, non puoi essere persuasa

-Bhe e tu sei cocciuta come un mulo.

Questo è il nostro batti beccare che abbiamo sempre fatto sin da piccole.

-andiamo in classe su.

- Agli ordini capo, ahahahahahah.

Mentre ci stavamo avviando verso le classi mi ricordo di non aver preso un libro e quindi faccio avviare in classe Jessy e torno all'armadietto.

Quando chiudo lo sportello di fronte mi trovo Scott, cosa vorrà ora?

- hey bellezza, che ci fai tutta sola soletta nei corridoi?.

-non sono affari tuoi, e non chiamarmi bellezza ho un nome io.

-uh che caratterino... Sentiamo qual'e il tuo nome?

-mi chiamo Kate, e tu sei Scott, ora abbiamo fatto le presentazioni, mi lasci andare il classe ho già fatto tardi.

- E che fretta c'è ...

-Io non ho niente da dirti quindi lasciami andare Scott!

-ok vai pure ma non finisce qui ci rivedremo.

- si si contaci.

- a più tardi bocconcino.

Come mi aveva chiamata "bocconcino"ma chi crede di essere, tutta indignata entro in classe e mi siedo accanto a Jessy che subito nota il mio malumore. Che è successo, prima non avevi questa faccia.

- Ho incontrato "mister fighetto Scott".

- e cosa vi siete detti per farti infuriare così tanto, ammetto che non è un santo ma cosa può aver detto per farti scaldare così tanto?

- è tutto di lui che mi da fastidio anche solo sentire il nome mi da su i nervi!.

- voi due , Signorine Hope,e Donovan, se la lezione non vi interessa potete anche uscire.

- ci scusi..

-ci scusi...

-che non si ripeta più.

A quel punto feci segno a Jessy che non volevo più parlarne e la questione finì lì. Mentre andavamo a mesa sentii un nomignolo familiare che mi chiamava "bocconcino" sapevo già di chi si trattava quindi presi sotto braccetto Jessy e la "trascinai" in mensa.

All'improvviso mentre sto mangiando si intrufola Scott sedendosi tra me e Jessy .

-come mai non ti sei fermata prima?

- non ti ho sentito. Abbassai lo sguardo sul piatto per non far vedere che mentivo.

- certo che mi hai sentito, sei scappata a razzo quando ti ho chiamata.

-non è affatto vero.

-come vuoi tu "bocconcino ". A quel punto ricevette da parte mia un'occhiata di fuoco e sorrise. Poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò - sai che sei proprio un bocconcino appetitoso, credo proprio che sarai mia, e una promessa "bocconcino ", a più tardi.

Io rimasi immobile e avevo il volto color pomodoro, ma non so bene se per LA SFACCIATAGGINE E LA PRESUNZIONE, OPPURE L'ECCITAZIONE E LA FELICITÀ.

Passai il resto del tempo a ripensare a ciò che mi aveva detto fino a quando andammo a fare shopping,io comprai un vestito azzurro che richiamava il colore dei miei occhi e secondo Jessy ero super sexy , indovinate un po' chi ha scelto il vestito.....lei a volete mi sento una bambola, quando gioca a fare la stilista nessuno la ferma più e la si può solo assecondare. Il vestito era attillato corto fin sopra il ginocchio con un velo trasparente dietro che partiva dalla gonna, il busto era a cuoricino e metteva in risalto il mio seno, non ero niente male, ci abbinai dei tacchi neri. Lei invece comprò un vestito più lungo del mio con lo stesso taglio , ma color nocciola. Jessy era veramente bella, aveva un fisico come il mio,facevamo palestra insieme, aveva i capelli biondo cenere lisci, e gli occhi nocciola.

Una volta finito lo shopping tornai a casa.

È Il primo libro che cerco di scrivere ma non era neanche in programma che lo pubblicassi e stata una mia amica che insisteva, nel dire che era bello.

Comunque non sto qui ad annoiarvi, volevo solo chiedervi solo se potreste farmi sapere se vi piace, altrimenti è inutile continuarlo, sinceramente non credo di essere brava anzi penso di far un po' schifo nel modo in cui scrivo. Quindi se potete darmi consigli oppure richieste nel continuare la storia fatemi sapere, un bacio 😘, buon estate.

Il mio mondo perfetto senza pericoli in pezzi grazie a lui...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora