Party! (Capitolo2)

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Chris mi guarda negli occhi.

«Allora a stasera bellezze ?»

«No, abbiamo da fare. Se vuoi scusarci !» gli rispondo freddamente.

«No, aspetta. Cosa avreste di meglio da fare che venire al mio party ?» Chris cerca di convincermi con queste parole prendendomi il braccio.

«Non ti riguarda.» Provo a farlo rassegnare.

Sto iniziando a dare numeri. É la festa dell' anno e soprattutto la festa di Chris.

«Ci terrei molto se venissi stasera.» Con queste ultime parole mi convince.

«Okay! Se ci tieni tanto cercheremo di venire.» Gli do la risposta che voleva, ma non proprio.

«Fantastico! A più tardi!» Mi fa l'occhiolino e se ne va.

Finalmente va via! Mi sono immobilizzata, i miei muscoli non rispondono più ai comandi!

Mi giro verso Alex. Ci guardiamo e iniziamo a ridere entrambe.

« Penso che stasera l'unica cosa migliore che abbiamo da fare é andare al party dei "nostri ragazzi"!» Mi dice Alex elettrizzata

«Esatto! Ha ha ha!» Rido con la mia amica fantasticando su ciò che potrà succedere.

Siamo a casa e mancano tre ore alla festa. Siamo emozionatissime.

«Alex, come dovremo vestirci ?»

«Non so... Ma é una festa; però attenzione, non una festa qualunque, quindi direi qualcosa di appariscente per far colpo. Dai andiamo in camera da letto a rovistare nell'armadio!» Alex é nervosa quanto me, me ne accorgo da quanto sta parlando.

Dopo una lunghissima prova di ogni singolo abito, entrambe abbiamo trovato l'outfit adatto.

Io indosso un pantaloncino di jeans attillato e un top blu scollato sulla schiena, lasciando i miei lunghi e ricci capelli biondi di cadere ad arte sulle spalle e sulla schiena, e un paia di converse rosse.

Alex, invece, indossa un mini abito aderente color verde e un paia di converse nere.

Alex insiste per truccarmi: inizia con un pò di phard, prosegue con un ombretto chiaro per far risaltare miei occhi verdi, applica un pò di eye-liner, modella le sopracciglie con una matita, aggiunge un pò troppo mascara, e infine, conclude il make-up con un lucidalabbra.

Dopo tre ore esatte siamo pronte per uscire.

Saliamo in macchina ci dirigiamo verso casa di Chris.

Arriviamo a destinazione, parcheggio l'auto e prima di entrare dico ad Alex di non dare nell'occhio e passare inosservata perché sapeva benissimo che non mi piaceva stare al centro dell' attenzione.

Lei mi risponde di non preoccuparmi e che s ene avessi abbastanza ce ne saremmo andate.

Faccio un respiro di sollievo, poi ne faccio un altro, lungo, prima di varcare la soglia della porta.

Dopo pochi istanti sono in casa. É stupenda, moderna, con molti quadri e odora di qualcosa, una fragranza che non conosco, ma sembra familiare.

In casa non c'é nessuno, sono tutti in giardino a ballare sul bordo piscina.

Ora sono impaurita.

«Alex, adesso che si fa?»

Sono terrorizzata all' idea di uscire in giardino e camminare, soprattutto ballare tra tutte quelle persone.

«Tesoro, lo so che sei in ansia, la stessa cosa vale per me, ma dobbiamo farci coraggio e dimostrare a quelle due oche che non siamo delle sfigate!» Alex mi dice queste parole per darmi forza, e ci é riuscita.

«Si, andiamo!» Le rispondo energicamente.

«Andiamo! Spalle diritte, testa alta e... E andiamo!» mi dice Alex.

Alex mi prende per mano e ci dirigiamo in giardino. Non appena usciamo Hanna e Lola ci lanciano uno sguardo fulminante e parlano tra di loro.

"Oddio! Mi sento ancora più a disagio così! Ma non devo dargliela vinta! Ricorda ciò che ti ha detto Alex!

Tiro la mia amica con un braccio, salvandola da quei sguardi, e la trascino al tavolo delle bibite, e mentre ci versiamo da bere, alle nostre spalle si presentano Chris e Nicholas.

«Vi state divertendo, ragazze?» mi sussurra Chris all' orecchio.

«Abbastanza, grazie!» gli rispondo facendogli l'occhiolino mentre mi libero dalla sua presa.

Così mi volto per guardarlo negli occhi e lui resta scioccato.

Intanto bevo un terzo bicchiere di "qualche bibita" e inizio ad avere un voglia matta di ballare, così lascio Chris da solo al tavolo delle bibite e mi precipito al centro della pista da ballo, tra tutte quelle persone, che però non facevano caso a me, e inizio a ballare.

Non appena inizio a ballare, vedo da lontano Chris che si avvicina lentamente verso di me.

Siamo a qualche passo di distanza, quando Hanna blocca Chris, per non farlo avvicinare a me, ovviamente, e per ballare con lui al posto mio. Lui cerca di liquidarla, ma lei insiste sempre di più, così decido di fare la mia mossa, resa audace dai drink bevuti: mi avvicino a loro, li separo con un braccio e prendo la mano di Chris, trascinandolo via.

«Grazie! Mi hai salvato. Ti devo un favore!»

«Figurati. E poi, a cosa.servono gli amici se non a salvati dalle fidanzate oppressive?» inizio a ridacchiare per ciò che sto dicendo sotto effetto dell' alcool.

«Si, amici...» Chris cambia improvvisamente umore.

É diventato strano e pensieroso.

«Fose non vuoi essere mio amico perché tutta la scuola mi considera una sfigata?»

"Oddio! Non posso credere di averlo detto ad alta voce! Lo stavo solo pensando!"

Così prendo l'iniziativa e decido di andare via, ma lui mi ferma e mi prende la mano.

Mi dà un casto bacio sulla bocca.

«Io e te veniamo da due mondi diversi, non potremo mai essere amici, né qualcosa di più, lo capisci ?»

«Si...»

"Ho voglia di sparire da qui."

"Lo sapevo. Lo sapevo."

Corro verso la mia auto, mentre il mio viso é inondato di lacrime; entro in macchina e aspetto che la festa finisca e che Alex esca.da quella casa.

Mentre aspetto la mia amica in balia delle lacrime, Chris resta per un pò nel punto in cui l'ho lasciato, guarda verso la mia auto e poi torna dentro. Dopi circa due minuti vedo Alex accompagnata fuori da Nicholas, si salutano e la mia amica mi raggiunge in auto.

Apre la portiera, entra, mi guarda e mi abbraccia mentre le mie lacrime aumentano sempre di più.

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