Sottoterra.

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14 settembre 1996

Vogliamo uscire da questo posto, stiamo pensando alle fogne...ci sarà un modo per accedere ad esse.

Dopo aver vagato per un po' nei laboratori troviamo delle tubature abbastanza grandi.

«Entriamo» dico.

«Va bene, seguiteci tutti» mi si affianca Leon.

Sposto con forza la grata che le copre e iniziamo a strisciare al loro interno.

«C'è puzza» dice Claire.

«Cosa ti aspetti? Un albergo a cinque stelle?» risponde Jill.

«Jill potresti smetterla di essere così acida nei nostri confronti» dico.

«Oh certo, ora il problema sono io».

«Jill il problema qui è che non sappiamo se ne usciremo vivi, non sappiamo nemmeno dove ci porteranno​ queste tubature» le dico.

Proseguiamo per qualche minuto.

«Avete sentito?» ci interrompe Chris.

«Cosa?» chiedo.

Proseguiamo ancora, qui terminano le tubature, i muri diventano rocce e per terra acqua, sembra di essere in dei corridoi di una grotta.

«Ma cosa cazzo....».

«Mi sono scocciata torniamo indietro e spariamo a quei cani».

«Jill Valentine, quanti proiettili hai? Due?» le chiedo retoricamente.

«Ne ho tre, potremmo liberarci di alcuni di loro».

«E degli altri cosa ne facciamo? Potrebbero arrivarne altri, rallentarci e quei cosi ci prenderebbero» le dico e continuo:

«Ora smettila di essere così irritante, ne usciremo vivi, promesso».

«Bene, ora che siamo...» si interrompe e rivolge lo sguardo a qualcosa davanti a noi, ci giriamo tutti e si presenta una figura a dir poco raccapricciante: un essere simile ad un insetto, dalle dimensioni spaventose, tra le tenaglie una specie di mucosa trasparente.

«Okay, mantenete la calma, Jill dammi la pistola» le chiedo.

Mi passa la pistola e la punto all'essere sparandolo, dopo due colpi cade a terra, davanti a noi l'impossibile: tanti di quegli esseri, grandi quanto due persone.

«Correte!» urlo correndo velocissima nella speranza di trovare una via d'uscita, una porta.

Spingo la porta ed entrati tutti, la richiudo.

«Ora cosa facciamo? Dove siamo?» chiede Claire.

«Non ne ho idea, ci sarà una via d'uscita da qualche parte» le dico.

Leon si avvicina a me «senti ce la faremo» rimane a fissarmi ad una distanza abbastanza ristretta, poi si allontana.

Dopo ore a vagare sottoterra troviamo una porta con delle scale, le saliamo e ci ritroviamo in un cimitero distante qualche chilometro da scuola.

«Il posto migliore no?» dice ridendo Chris.

Tiro un sospiro di sollievo «andiamo ad avvisare la polizia».

Ci rechiamo alla stazione di polizia più vicina.

«Ada, ti va di uscire con me?».

«Perché? Cioè si, perché me lo chiedi ora Leon?».

«Perché tra un mese potrebbe esserci un'invasione zombie non credi? E se non dovessimo sopravvivere?».

Sorrido, lui si avvicina a me e mi bacia.

«Allora qual è il problema?» chiede un poliziotto.

Ci stacchiamo velocemente.

«Nella nostra scuola sono successe cose strane» dico.

«Là vicino, eravamo di passaggio e si sono sentiti rumori, urla e robe simili» dice Jill guardandomi.

«Già, proprio così» confermo.

«Va bene, daremo un'occhiata».

«Le luci erano accese, sarà meglio controllare anche dentro, potrebbe essere pericoloso, mandate numerose pattuglie armate».

«Sarà fatto tra qualche minuto, voi andate a casa ragazzi, la scuola resterà chiusa oggi per dei controlli, datemi un recapito telefonico e i vostri nomi».

«Ada Wong, Leon Kennedy, Jill Valentine, Chris e Claire Redfield, il numero a cui potete chiamare è il mio ****, sono Ada».

Facciamo la strada per tornare a casa e dopo circa mezz'ora ricevo la chiamata dalla polizia.

«Non è stato trovato nulla, le luci erano spente, due agenti hanno scavalcato e sono entrati, niente di niente. False testimonianze bravi ragazzi, sarò costretto a farvi tornare qui».

«Noi abbiamo avvisato di un possibile pericolo, non ci siamo entrati e non sappiamo precisamente cosa sia successo nei dintorni» dico.

«Ha ragione, farete bene a tornare a casa, al solito orario apre scuola, noi faremo dei controlli di notte nel vicinato, quelle urla potevano essere dei ragazzini stupidi come voi o altro».

Riattacca.

«Gentile..» osservo.

WESKER'S POV

Parlando con un walkie-talkie...

«Ben fatto, la scuola è libera, avete chiuso tutti i passaggi? Come sarebbe a dire che i ragazzi sono scappati?».

Prima di Resident Evil.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora