Saluto Mike e me ne vado, salgo in auto e metto un po' di musica. Non sono una di quelle persone fissate su un genere in particolare, penso però che esista una musica adatta ad ogni momento e situazione, come in auto, il mio luogo privato dove amo dar sfogo alla mia passione per il rock classico '70/'80. Suggestionato da Stranger Things metto in play "Should i stay or should i go" e inizio il mio viaggio mentale, oltre che vero e proprio viaggio su strada diretto verso due destinazioni, luoghi che critico da tempo ma dai quali non riesco a separarmi, entrambi in una pese vicino ancora più piccolo e isolato. La prima tappa è un bar/ristorante che iniziai a frequentare nel 2012 insieme a due amici, loro si sono pian piano allontanati da me ma io non ho abbondonato le mie abidudini. Qui ho passato bei momenti con diverse persone, la maggior parte delle quali ora ha cambiato compagnia o si è accasato, lasciandomi da solo o quasi a frequentare il locale come semplice luogo di svago e non come ristorante. Ogni tanto guardo il titolare (che chiameremo Joe) e il suo viso mi ricorda il tempo passato, i suoi capelli sono sempre più grigi, i suoi bambini ora sono adolescenti e io invece sono uomo da un pezzo. Tutto questo suscita ovviamente in me un po' di nostalgia, da non confondere però con la malinconia.
Non amo le discoteche per diversi motivi che farei quasi fatica a ricordare tutti, uno di questi è che sembra di essere in uno spazio fuori dal tempo, dove tutto rimane uguale da un anno all'altro, dove tutto rimane immutato e immune allo scorrere del tempo; è proprio questo invece che mi piace e che mi fa sentire vivo: trovarmi ora a ricordare quei momenti, quella persona conosciuta, quei tedeschi che erano soliti frequentare la zona e con i quali sfoggiavo uno scarso inglese, quella canzone che mi ha accompagnato in una precisa serata, i mesi invernali passati all'interno maledendo ogni sigaretta che ci trascinava fuori e quelli estivi passati ai tavolini all'esterno. Mi piace ricordare con un sorriso accennato sul viso tutti questi momenti passati e immaginare quelli che ancora vivrò.
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Solo tra novemila
Short StoryVivo in un paese della provincia novarese, di giorno in giorno sempre più cupo, abbandonato, dove invece di costruire, creare e modernizzare, si distrugge, abbatte e si sprofonda sempre di più nel classico immaginario di quelle cittadine americane d...
