Il pub "americano"

2 0 0
                                    


La seconda tappa è molto vicina, in una frazione dello stesso paese. Appena scendo dall'auto mi rendo conto di come la temperatura sia calata, qui fa sempre più freddo e la nebbia insieme alla puzza di letame degno di un qualsiasi paesino di campagna che si rispetti aiutano a fissarmi nella mente il ricordo di quel gelo. E' incredibile, un paese tanto isolato, tanto piccolo da sembrare quasi disabitato converge qui tutta la sua vita e il suo potenziale, in un pub conosciuto anche nelle zone limitrofe. Appena entro, quasi farlo apposta, c'è sempre un solo posto libero al bancone, quello vicino ad Enzo, cliente fisso da una vita. Qui puoi incontrare chiunque, da quella persona che stai cercando di evitare, fino alla preside del liceo che hai frequentato, ed è bello come tante persone all'apparenza diverse e lontane tra loro si ritrovino a condividere lo stesso "spazio sicuro" e la stessa passione per la musica. C'è anche quella coppia che da un giorno all'altro ha smesso di salutarmi, sarebbe bello conoscerne il motivo ma non mi faccio molti problemi. Il locale è molto in stile americano come piace a me, così come il bancone, alto, lungo e vissuto. Proprio qui al bancone incontro ogni settimana Enzo, non parliamo molto di noi ma è una piacevole compagnia, sa quando scambiare due parole e scherzare ma ama anche stare zitto e ascoltare la musica quando è ora. Tutti si divertono, non è un posto da fighetti, a volte però quando suona qualche band un po' più conosciuta qualcuno alza un po' troppo il gomito e tenta di creare scompiglio venendo subito fermato; non ho mai visto risse, tutti si divertono nel rispetto di tutti. Ad un certo punto entra prima un gruppo di ragazzini che si esibiscono qui saltuariamente e che da un giorno all'altro ho ritrovato in un talent televisivo, subito dietro di loro ci sono dei ragazzi che conosco di vista, mi invitano a sedermi al tavolo con loro. Sono una persona abbastanza asociale quindi all'inizio sono un po' scocciato dal fatto che persone che conosco a mal la pena abbiano interrotto la mia routine ma mi convinco e li seguo.

Appena seduti non posso fare a meno di pensare a quanto sia ormai estraneo al mio paese, dove non mi conosce nessuno ed a quanto mi trovi sempre più a mio agio qui, con tutti i pregi e i defetti che possono sempre caratterizzare un piccolo paesino. Uno di questi ragazzi mi chiede se sono già andato al cinema a vedere un film uscito da poco ed iniziamo a discuterne.

Solo tra novemilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora