Immersa in un liquido uscuro che risucchia il mio corpo ad ogni movimento non sento alcun dolore. Sola, lontana dal rumore delle cose, delle persone, della realtà, mi chiudo in un guscio mortifero che mi culla e mi accoglie. Le urla nella mia testa, i pugni nel mio cuore, la lotta nella mia anima, si dissolvono nel nulla. Il manto nero mi sovrasta dolcemente e come cullata da una madre che canta la ninna nanna al feto nel grembo mi addormento, ignara del dolce veleno che mi corrode attorno. Un giorno tirerò fuori una mano, poi l'altra, poi la testa e l'intero corpo, pulita, senza alcuna oscurità attorno, sicura di me, avanzerò nel mondo, coraggiosa come una torcia che continua a brillare nel buio della notte, fiera di essere io la colonna portante di me stessa. Un giorno qualcuno afferrerà la mia mano tesa sul mondo e mi aiuterà ad essere un fascio di luce immune e perpetuo.
