Si svegliò con il poco sonno alle spalle dovuto ai pensieri della notte pretendente.
Adrien era entrato in camera e l'aveva osservata dormire, l'aveva accarezzata e lasciato un morbido bacio sulla fronte.
Certo, dormire per modo di dire, dato che era sveglia, ma questo lui non poteva saperlo ed ora lei era completamente scombussolata.
Che cosa significava il suo gesto?Sbuffò e si avviò in bagno con i vestiti scelti per quel giorno. Si diede una sciacquata veloce ed indossò il crop top nero in pelle a maniche lunghe che le arrivava sotto il seno, una gonna nera leggermente a ruota che le arrivava poco sopra metà coscia e degli stivaletti dello stesso colore alti fino alle caviglie con tacco dodici.
Pettinò i capelli lasciandoli ricadere a boccoli davanti, fece il solito trucco, mise la collana in oro bianco con il suo nome inciso sopra e successivamente si cosparse del suo profumo di Chanel.
Prese la borsa scura di Dior e vi mise il necessario per quella giornata di scuola, la posò all'interno del gomito ed uscì dalla camera per andare a fare colazione in sala.Scese le scale e si avvicinò all'entrata della camera. «Buongiorno.» disse salutando tutti i membri della famiglia seduti intorno al tavolo.
Alya e Nath la guardarono con occhi sgranati ed un sorriso in volto, Adrien invece la guardava dalla testa ai piedi con la bocca aperta e leggermente rosso in volto. Abbassò velocemente lo sguardo quando incontrò i suoi occhi e si sedette al posto libero di fianco a lui, difronte Nath.
Mosse leggermente la mano per richiamare la famiglia rimasta imbambolata a fissarla. «Buongiorno.» rispose il padre sorridendo leggermente.
Alya le fece un'occhiolino e successivamente le alzò un pollice con la mano destra. Completamente rossa in volto, prese un croissant posto al centro del tavolo su di un ripiano e lo portò nel suo piatto. Riempì il bicchiere di succo e prese una tazzina di caffè. Nel mentre, il padrone di casa si alzò e si congedò uscendo dalla camera.Ogni tanto con la coda dell'occhio posava lo sguardo di Adrien, che continuava a fissarla ed a fissare il suo seno. «Chiudi la bocca altrimenti inizi a sbavare!» urlò Alya al biondo, correndo fuori dalla camera con Nath e lasciandoli da soli. Era completamente imbarazzata anche al pensiero della notte precedente. «La odio.» lo sentì mormorare e non poté far a meno di sorridere. «Sei..» lo sentì dire e lo guardò negli occhi. Si schiarì leggermente la voce e continuò, «Sei bellissima.» disse infine guardandola negli occhi. «G-grazie» rispose sorridendo.
Bevve il liquido nero, all'interno della tazzina, e successivamente si alzò sotto lo sguardo fisso del biondo. «Vado a svegliare Bridgette» disse guardandolo e dirigendosi verso la porta.
«T-Ti aspetto qui ed andiamo insieme.» lo sentì dire.
«Grazie, ma non vorrei diventasse un vizio, posso andare da sola.» disse imbarazzata. «Dovrei andarci comunque, non crei nessun problema.» insistette alzandosi ed avvicinandosi a lei. «Allora grazie.» disse sorridendo ed incamminandosi nella camera della bambina.Scesero dall'auto e si avviarono insieme all'ingresso della scuola sotto lo sguardo di alcuni ragazzi.
«Che sia l'ultima volta che indossi questi vestiti.» disse all'improvviso, serio e con lo sguardo rivolto in avanti.
«Come?» chiese lei sorridendo.
«Li metterai solo per me questi vestiti, da domani voglio un maglione ed una tuta.» continuò.
«Oh, e sentiamo, perché dovrei prendere ordini da te?» chiese sorridendo.
Era geloso? Lo vide aprire la bocca pronto a ribattere ma venne interrotto da un'altra voce.«Potrei avere l'onore di accompagnarla all'entrata?» disse quella persona alle sue spalle.
Si voltò e si scontrò con due occhi azzurri.
«Luka..» mormorò lei interrotta dal suo bel biondino che sorrise.
«Come puoi vedere, la principessa ha già il suo cavaliere non serve un giullare di corte.» disse rispondendo con il suo stesso tono.
Marinette arrossì, ridacchiò e successivamente venne tirata per il braccio da Adrien che la trascinò all'entrata dell'edificio.
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Vampires || Miraculous
FanfictionVilla Agreste, luogo a cui nessuno osa avvicinarsi. Si narrano molte storie su quella famiglia tanto rinomata e ricca di Parigi anche se, molte di queste, non sono solo leggende, ma pura realtà. Marinette Dupain-Cheng, una ragazza nata a Parigi e c...