1.

7 1 0
                                    


Caro diario,

La domanda è sempre la stessa: come stai?

ogni giorno che passa perde il suo senso, come io ho perso la speranza di uscire dal tunnel che è la solitudine. La solitudine è una brutta bestia: ha artigli enormi con cui trafigge i cuori, una grande bocca con cui addenta le menti delle sue vittime, è un'ombra, nera, oscura, sconosciuta, ma è anche una fortezza che tiene i cuori deboli sotto la sua protezione, li tiene lontani da mostri ben peggiori:le persone che non sono dotate di umanità.

Ogni giorno che passa mi chiedo cosa sono: sono una vittima?o forse la solitudine è mia madre, protettrice spinta dal puro istinto materno e io sono la sua dolce figlia che della vita non ha capito ancora nulla?

La solitudine e la vita sono donne, contraddittorie, dolci e anche amare, semplici e complicate,madri ed assassine.

Ho capito poche cose. So che non è la semplice età a determinare quanto io sia grande, sono gli insegnamenti che riceviamo e le esperienze negative che sopportiamo a fare di noi un numero, ci sono due età: quella del corpo e quella dell'anima. Sono anche a conoscenza del fatto che per ogni cosa negativa c'è sempre un aspetto positivo, bisogna saperlo cogliere per vivere una vita senza senso ma felice.

Le cose di cui non sono a conoscenza sono molte di più diario mio,

cosa sono io?Una dolce bambina o un'anziana? mi sento tanto una marionetta, legata a pochi fili mossi dal cuore e dal pensiero, sono così deboli che quasi penso di poter sembrare indipendente, ho sentito di uomini e donne che hanno scelto di spezzarli per conoscere la libertà, sono caduti rovinosamente nell'apatia, scivolati nella morte interiore. Così ho capito che non siamo tanto diversi tra di noi, funzioniamo tutti alla stessa maniera, il resto è questione di scelte, il resto è la diversità che sta cessando di esistere per via di stereotipi e persone che seguono la massa, pecore che non riescono a vivere senza pastore.

Mi sento sola, di una solitudine appagante, sono sola nel mio modo di essere, di agire e di pensare. Non sento la solitudine per la mancanza di amici, gli amici non esistono, così come non esiste il vero amore, sono solo maschere che nascondono mani sporche del mio sangue e il coltello che mi ha trafitto alle spalle più di una volta, il mio cuore è a pezzi, ma non è importante, in certi istanti l'apatia mi sembra tanto rassicurante, tanto da non temerla. Mi sento sola anche in un altro senso, abbandonata da me stessa, un corpo che vaga senza meta, un'anima priva di risposte e di ambizioni, è forse questa la vera solitudine?

Caro diario, oggi ho paura di lasciar morire la mia anima, la morte carnale è un qualcosa di insignificante ripetto a quello che ora sto temendo...

ma non è oggi il giorno della mia morte, i miei fili si sono mossi, i miei sentimenti si sono risvegliati, la tristezza è arrivata inondando i miei occhi azzurri di lacrime amare. Caro diario volevo forse morire in tutti i sensi? credo di aver capito cosa sono, sono una donna che annega e si dimena nel buio della sua personalità e della sua contraddizione.

                                                                                                                     Tua F.

Caro DiarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora