Two different souls

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Martina:
Non è possibile, devo sempre essere io ad organizzare le uscite?!
Poi hanno anche il coraggio di dirmi che non ne sono capace... io non riesco a comprenderli.
Improvvisamente, destandomi dai miei pensieri, sento una mano che si appoggia sulla mia spalla.
Mi invade una sensazione di calore, che parte dal cuore e si espande per tutto il mio corpo, creando degli impercettibili brividi sulla pelle.
Capisco che è lui, ma cerco di sembrare disinvolta.
"Stai bene? Ti vedo agitata" mi chiede Terzi, abbracciandomi da dietro.
Sento il suo profumo che mi avvolge, e non posso fare a meno di immaginare come sarebbe poter stare con lui.
Chiudo gli occhi e mi lascio scivolare nei miei pensieri.
"Stai dormendo?" Mi domanda lui con la sua "e" aperta, tipicamente reggiana.
"No, no, ho solo un po' di sonno." Rispondo io fingendo di sbadigliare.
Cosa mi è saltato in mente due anni fa?
Perchè l'ho rifiutato?
Forse è meglio così.
Siamo troppo distanti.
Siamo troppo diversi.

Terzi:
Mi dispiace vedere Marti soffrire, ma non posso farci niente.
Sono a conoscenza di quello che prova per me.
Anch'io, due anni fa, ero nella sua stessa situazione, ma vi è un qualcosa di diverso questa volta: io so che cosa sente per me.
Non posso dire di non essere attratto da lei, è una bellissima ragazza.
Ma quello che mi ha fatto, mi ha così tanto devastato, che voglio farla sentire, in minima parte, come mi sono sentito io.
Non prendetemi per vigliacco, non voglio vederla triste, ma nemmeno felice sapendo quello che mi ha fatto credere e provare.
Ero perso per lei.
Cerco di scacciare dalla mia mente questi pensieri, e torno dal gruppo, cercando un po' di felicità e allegria.
"Allora questa sera si va tutti al Saloon?" propone Nicco.
"Si ci sta. Vediamo in quanti siamo, così prenotiamo" risponde Cipro, chiedendo chi era disposto ad andare fuori a cena; ma soprattutto, chi aveva un passaggio.
"Io ci sono, e anche la Chiara!" dice Laura.
"Ma come, non era al mare?" chiede Matatas, tornando dal mondo dei morti.
"Si ma riesce a tornare in tempo, l'ho appena sentita" dice Cecilia chiudendo la chiamata con la bionda "Io e Cipro abbiamo organizzato le macchine, e ci stiamo tutti sia all'andata che al ritorno".
"Ottimo, ci si vede questa sera" concludo, indirizzandomi verso casa.
Appena arrivo, entro in doccia, apro il rubinetto e aspetto che l'acqua diventi calda.
Sento quest'ultima su tutto il mio corpo.
Gelida, mi scivola addosso, portando con sè tutti i pensieri negativi della giornata.
Tutto ciò che sento è la presenza della solitudine.
Chiudo la valvola del doccino, e quel fastidioso rumore mi ritorna in mente.
Il suono delle mie preoccupazioni, che mi tormentano in ogni istante.
Cerco di sviare i pensieri, e mi dirigo verso l'armadio.
Che senso ha mettermi in tiro se poi non la vedrò questa sera?
Nel mentre sento mia sorella, Laura, che rincasa, e provo ad essere il più normale possibile.
Cerco di stamparmi in volto il miglior sorriso e mi dirigo da lei.
"Lory muoviti, sono già tutti in piazza" mi sgrida dall'altro capo della stanza.
"E tu la doccia quando la fai?"
"L'ho fatta a casa di Ceci, aspettano solo noi"
"Okay, ho quasi finito"
Ecco, pensando a lei, ancora una volta, ho perso la cognizione del tempo.
Sorvolo ancora una volta questi dannati pensieri, e mi incammino con Laura verso il punto di ritrovo.
Noto che effettivamente eravamo gli ultimi, e tra gli insulti e scherzi vari riusciamo a partire per andare al Saloon.
Beh, che dire, la cena si è svolta nel migliore dei modi, tra risate e chiacchiere.
Ma sento che manca qualcosa, o meglio, qualcuno.
Martina, insieme a Cozza, Ari e Terreson, non si è presentata, perchè aveva un altro impegno con le ragazze.
A risvegliarmi dal mio torpore è Cipro, che mi racconta di quello che è successo tra Cecche e le 2005.
Questi si che sono i gossip importanti.
A fine serata, satolli ma contenti, ci facciamo riaccompagnare dai nostri genitori nel centro del nostro paese, e noto con stupore un grande gruppo di persone raccolte attorno ad un palco.
Strano, non mi ricordavo che ci fosse qualcosa questa sera.
"Dai che tra poco ci sono Ari e Terri!" Esclama Giada, commentando il tutto con Giulia e Emma.
In che senso? Che vuol dire che tra poco arrivano? Dove sono?
"E con grande piacere, vi presento le prossime concorrenti"
Questa voce.
La riconoscerei tra mille.
Alzo lo sguardo e vedo Martina, bellissima, sul palco, intenta a presentare insieme a Cozza la 'Corrida'.
Nel suo abito nero, con la luce dei riflettori puntata sul suo viso, è davvero impossibile non guardarla.
"Sei maggica come 'a Roma" dice accanto a me Roma, guardando Giulia.
Questo commento mi spiazza.
Ancora una volta, mi sono perso nei miei pensieri, non notando quello che in realtà mi accade attorno.
L'unica cosa a cui riesco a pensare è il sorriso di una certa ragazza.

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