Our hearts under the stars

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Chiara's POV
È San Lorenzo, oggi c'è la tanto attesa tendata sotto alle stelle.
Dopo un'estenuante caccia al tesoro al grest, dove abbiamo dovuto portare su e giù per il paese i bambini, siamo corsi in un campo sopra casa della Sara per montare le tre tende.
Dopo un'ora di duro lavoro per cercare di montare le prime due tende, che erano impestatissime da fare, arriva la madre della Sara e ci dice che abbiamo sbagliato campo e che dobbiamo spostare la tenda.
Dovevate vedere la mia faccia.
Volevo strappare la tenda e tornarmene a casa, o semplicemente fregarmene di quello che diceva sua madre; ma dato che sono una brava ragazza mi sono limitata ad annuire e cercare di reprimere tutto l'odio che provavo per quel campo.
"Ma se la solleviamo e basta?" Cerco di proporre.
"Non so se riusciamo"dice Giada
"Beh proviamoci"conclude Martina.
Allora tutti tiriamo su un lato della tenda.
La portiamo nel campo giusto e prendiamo anche l'altra che è più facile da trasportare.
Dopo un'altra mezz'oretta abbiamo terminato di montare le prime due e ci facciamo dare il cambio da quelli che sono andati a farsi la doccia per montare l'ultima tenda più piccola.
Finalmente posso andare anche io a farmi la doccia e prepararmi per questa tendata che già è iniziata male.
Speriamo di divertirci.
Dopo essermi lavata torno al campo, ormai è tutto buio.
Mi fermo un'attimo ad osservare il cielo.
La luna non c'è.
È bellissimo.
Ho sempre avuto la passione per le stelle, mi affascinano.
Le voci in lontananza dei miei amici mi fanno tornare alla realtà.
Li raggiungo.
Dopo scherzi e risate vado a bere un po'.
"Ma che merda!"dico schifata a Lucio.
La vodka liscia non mi è mai piaciuta, e credevo che Lucio ne avesse messa meno nel "drink" che aveva preparato.
Finisco comunque quasi tutto il bicchiere.
Ad un certo punto mi è venuta un'idea, non so se sia perché non mangio da non so quanto e non reggo l'alcool, o perché sono un po' in astinenza, o perché voglio esercitarmi per baciare bene il mio futuro fidanzato (sempre se lo avrò), ma mi andava di farmi qualcuno.
Ora non prendetemi per zoccola, le mie intenzioni sono buone; e poi cosa volete che sia un bacio.
Ho visto Francesco in un angolo della tenda e mi sono sdraiata accanto a lui.
Abbiamo iniziato a parlare.
Non lo conosco bene, ma sembra un tipo abbastanza a posto.
Piano piano la tenda si svuota e rimaniamo solo noi due, con la Sara che ogni tanto entra per dirci se ci siamo baciati.
Gli altri decidono di andare a fare un giro e lasciarci soli in tenda.
Francesco inizia a farmi dei complimenti, un po' scontato ma efficace.
Io gli propongo di uscire e andare sotto le stelle ma lui non vuole, e così si è distrutto il mio desiderio di baciare qualcuno alla tendata sotto alle stelle cadenti.
Che palle.
Uso un'altra scusa per creare un po' l'atmosfera.
"Abbasso un po' la luce che se rimane così alta entrano troppi insetti".
Ma ovviamente lui dice che è inquietante la tenda con la luce così bassa.
Dio mio.
La rimetto come prima.
Ma io non so.
Questo qua ha paura del buio?!
Solo io trovo certi casi umani.
Vabbè almeno è simpatico.
Mi sdraio accanto a lui.
Continuiamo a parlare del più e del meno.
Non trovando più scuse, per accelerare la faccenda, che si stava facendo un po' noiosa mi siedo, e come desideravo lui mi segue a ruota.
Poi se ne esce con:"sai assomigli alla mia quarta ragazza", senza pensarci rispondo:"me lo dicono in molti" perché è così, tipo tre ragazzi mi hanno detto che assomigliavo alla loro ex.
Poi mi fa:"sai quante ragazze ho avuto?Tre!"
Soffocavo il vomito che mi saliva in una risata che più finta non poteva essere.
Che cosa ho appena sentito?!
Vi prego uccidetemi qua, in questo momento.
Tesoro sei caduto in basso con questa frase.
Non sono il tipo di ragazza che si conquista con queste frasi dolci e imbarazzanti.
Ma proprio per niente.
Comunque era troppo tardi, volevo il mio bacio e quindi ho deciso di passarci sopra.
Tra chiacchiere chiacchiere e chiacchiere alla fine ci siamo baciati.
Alleluia.
Mamma mia ci voleva tanto!?
Per lo meno è l'unico limone che mi ricordo con chiarezza dato che gli altri li ho dati mentre ero ubriaca.
Alla fine non è stato male.
Durante il bacio sento un rumore strano, scoppio a ridere.
Si sente Muffin che dice :"Lucio stai bene?"
"Raga io non berrò mai più nella mia vita"afferma Lucio con la voce di chi ha appena vomitato l'anima.
Non so perché ma non riesco a trattenere le risate, spero che Lucio non se ne accorga, mi dispiace per lui, ma se l'è cercata.
Si è scolato mezza bottiglia di vodka liscia.
Dopo esserci accertati che stesse bene decidiamo di raggiungere gli altri.
"Non trovo le mie scarpe" mi lamento io.
"Prendi quelle della Ceci che ti vanno" mi dice Francesco.
Apro la tenda della Ceci per vedere se erano lì.
"Ommioddioo!"urlo
"Ceci mi hai fatto prendere un colpo!!".
Con stupore, e un po' di imbarazzo noto che Cecilia e Laura non si sono mai mosse da lì.
Pace, ci avranno sentiti.
Tanto che mi importa domani parto.
"Posso prendere le tue scarpe?"sghignazzo un po' imbarazzata.
"Certo prendile!" Mi dice lei con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.
Non ci faccio troppo caso.
Io e Cecche(Francesco) partiamo per raggiungere gli altri.
La stradina che dobbiamo prendere è buia, e secondo me lui si caga addosso.
Che palle mi sento io l'uomo della situazione.
Finalmente raggiungiamo gli altri, che mi accolgono con mille domande.
La serata continua tranquilla.
Stiamo svegli fino all'alba, che guardiamo dalla parte più alta del paese.
Successivamente andiamo tutti insieme a fare colazione al bar da Giorgio.
Dopo la colazione saluto tutti, perché devo partire per il mare.

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