Parte 1

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Si svegliò di soprassalto, il rumore della pioggia sulla tenda l'aveva svegliata. Vide una luce accecante illuminare la tenda per una frazione di secondo. Iniziò a contare: "uno, due, tre quattro, cinque, sei, sette..." ecco arrivare il boato secco del tuono che rimbalza sulle pareti di roccia delle montagne che li sovrastava. I grilli che la sera avevano riempito il silenzio di quel luogo avevano smesso di cantare. 

 Si rigirò su un lato per sentire meglio quel rumore così dolce alle sue orecchie. Ispirò profondamente il profumo del vento che portava quella pioggia fresca. Dio come era felice in quei momenti, quando si sentiva libera, quando non aveva nulla a cui pensare, e si godeva un temporale in santa pace. O quasi; in quel momento sentì il rumore di uno dei suoi amici che sbadigliava nel sonno, si rigirava e riprendeva a respirare profondamente. Trattenne il respiro e non si mosse finché non capì che si era riaddormentato, per paura che potesse capire che era sveglia. Le piaceva stare da sola. 

Si avvolse meglio nella coperta quando un brivido di freddo le percorse la schiena. Il temporale aveva rinfrescato parecchio l'aria. 

Rigirandosi lentamente puntò gli occhi sul tetto della tenda pronta a catturare qualche altro profilo sfuocato di un lampo, sospirando lentamente. Rimase ferma così fino a quando gli occhi iniziarono a chiudersi senza che lei se ne rese conto, riportandola nel sonno profondo da cui era venuta. 

Dormì tranquillamente quella notte sognando senza interruzioni. Una sola volta quella notte il suo sonno sarebbe stato interrotto, quando un rumore la svegliò nuovamente, un rumore diverso da quello del temporale ormai lontano, come di passi delicati e ritmici, appena accennati dallo spostarsi di qualche sassolino incontrato sulla loro strada. Erano talmente deboli che fece appena in tempo a sentirli che scomparvero nel rombo lontano di un tuono. 

Ancora intorpidita e con la mente annebbiata dal sonno ricadde lentamente sul cuscino e si riaddormentò. La mattina dopo si ricordava appena di quei rumori, non sapendo se erano reali o facevano parte del sogno intricato di quella notte.

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