La camminata del giorno dopo cancellò ufficialmente tutti i ricordi della notte precedente e del sogno che fece Anida. Quel giorno infatti lei e i suoi sei compagni di viaggio iniziarono a risalire la valle dove si erano accampati la notte prima, cercando di raggiungere la vetta della montagna che li sovrastava, fatto quello sarebbero finalmente ritornati a casa. La giornata era buona, li sovrastava il sole cuocente di luglio ma fortunatamente la pioggia della notte precedente aveva rinfrescato l'aria. Dopo un paio di ore di camminata nel vasto prato che li circondava, Bruce finalmente ebbe coraggio di dar voce alla maggio parte del gruppo:
"Ma se ci fermassimo a fare una piccola pausa?"
In testa al gruppo c'era il cugino di Anida, Sem, che guidava il gruppo di amici sul sentiero. Alla richiesta di Bruce si girò, si tolse lo zaino dalle spalle e si sedette su un masso, con un assenso taciuto.
"Per poco tempo però" aggiunse dopo una breve pausa " dobbiamo rientrare un'ora prima del tramonto, questa è la tradizione" passando in rassegna tutti i suoi amici con gli occhi.
La tradizione. Ad Anida piacevano le tradizione del suo villaggio. Quell'anno in particolare era speciale. Capitava infatti che una volta ogni dieci anni i ragazzi tra i 18 e i 21 anni dovessero fare una piccola spedizione di due giorni sui monti Ghel. Si diceva, secondo la tradizione, che per quel viaggio partissero dei ragazzi e chi tornava, erano degli uomini e delle donne pronti a sostenere il villaggio, a difenderlo e mandarlo avanti nella storia. Anida si sentiva enormemente fortunata ad essere parte di quella tradizione e mai come ora si sentiva legata al suo villaggio e alle sue radici. Aspettava quel viaggio fin quando aveva capito che sarebbe dovuta andare, facendo un rapido calcolo, quando aveva quasi dieci anni ed era appena partita la spedizione precedente alla loro. Il villaggio si era riversato in strada a salutarlo con la mano, sorridendo e augurando buona fortuna. E lo stesso era capitato a loro. Peccato che per loro nessuno sorrideva, dopo quello che era successo alla spedizione precedente. Infatti da cinque che erano partiti, ne erano tornati solo due. Erano partiti in una mattinata serena e soleggiata, ma erano arrivati sulla montagna con una tempesta. I corpi dei tre compagni scomparsi vennero riportati a valle dall'acqua, giorni dopo.
Anida scrollò la testa scacciando quei brutti ricordi, e respirò profondamente l'aria fresca. Si sedettero tutti lungo il sentiero utilizzando come sedie o gli stessi zaini o qualche sasso. Anida iniziò a chiacchierare con le sue cugine, sperando di dimenticare la sua preoccupazione. Kora e Ella erano le sorelle di Sem, Kora era stata adottata dallo zio di Anida e da sua moglie qualche anno prima della nascita di Sem, veniva dalle isole dell'Ovest ma non si sapeva di preciso da quale o dove fosse finita la sua famiglia. Tuttavia Kora ripeteva spesso che la sua famiglia erano Sem e Ella, Anida, i suoi genitori e i suoi zii, e lo erano sempre stati, anche prima che la adottassero. Aveva qualche anno più di Anida ma la ammirava e la amava come fosse la sua sorella maggiore.
Stavano chiacchierando su cosa avrebbero fatte appena tornate a casa, dopo due giorni di viaggio a piedi. Ella stava sognando la sua vasca da bagno e Kora invece stava adulando il suo materasso. Anida invece non vedeva l'ora di rivedere il suo fratellino Elias. Mentre parlavano Anida ricevette un colpo alla spalla, girandosi vide il viso sorridente di Liam che le porgeva una termos di acqua fresca. Anida sorrise e ne accettò un sorso, facendogli l'occhiolino.
Liam era una delle persone che conosceva meglio Anida in tutto il mondo, nonostante la loro amicizia fosse nata solo qualche anno prima, avevo legato in breve tempo ed ora erano migliori amici. Da piccoli si odiavano, non riuscivano a stare nella stessa stanza senza litigare o farsi i dispetti a vicenda, ed abitando in un piccolo paesello poteva essere un problema. Tutto cambiò quando Liam alle scuole medie ebbe una discussione con un altro ragazzo della scuola che abitava in un paese poco lontano. Avevano iniziato a picchiarsi e Liam stava per soccombere all'avversario. Anida stava passeggiando al parco con una sua amica, sorbendosi le lagne dell'amichetta su come il suo ultimo ragazzo l'avesse solo illusa e avesse scelto di frequentare un'altra ragazza della loro classe. L'amica non la smetteva di lagnarsi e Anida stava giusto per andarsene quando intravide Liam dietro ad un cespuglio che le prendeva di santa ragione da quel bullo. Allora liquidò velocemente l'amica, corse verso di loro facendo attenzione a non essere vista dal ragazzo e gli tirò da dietro un bel calcio tra le gambe. Questo cadde supino sul terreno lagnandosi. Anida afferrò il braccio di Liam, lo tirò in piedi e corsero via ridendo prima che il bullo potesse riprendere l'uso delle gambe. Da quel momento erano stati inseparabili. Ciascuno era il confidente dell'altro e sapeva di poter far completamente affidamento sull'altro.
Anida tornò a guardare il panorama di fronte a lei, isolandosi momentaneamente dalle chiacchiere che la circondavano, sentendosi davvero felice, e assaporando quel momento che, sapeva benissimo, avrebbe ricordato per sempre, definendolo nella sua testa un momento eterno, uno di quei momenti che avrebbero rimbalzato nella sua memoria molto spesso negli anni successivi.
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The Anida Missions
FantasiIn un paesino di montagna vivono sette ragazzi. passano le loro giornate ad aiutare i loro cari e a divertirsi come possono. Tuttavia un segreto che viene nascosto da generazioni non gli darà scampo e romperà quella che è la loro realtà rivelando un...