Sono tornata da quattro giorni. Lo spirito del Cammino è ancora con me. Ho timore di usare aggettivi per descriverlo, non voglio banalizzarlo né sminuirlo. Parleranno le storie, i personaggi, i paesaggi, le esperienze.
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Mi sveglio alle tre e trentasei. Non dormo più. Partiamo alle sei. L'alba ci offre il suo spettacolo.
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Oggi cammino prima con Massimo poi con Alberto. Massimo ha 38 anni è di Treviso ed è un disegnatore d'interni.
- Mi piacerebbe fare il maestro di scuola elementare, ma ormai è tardi. Curioso! Penso. - Ho la fortuna di aver trascorso un periodo in Africa a contatto coi bambini. Mi racconta. Io ascolto e domando. - Nel 2014 ho accompagnato dei giovani per la raccolta dei pomodori in Puglia e qui ho conosciuto un ragazzo africano. Diventiamo amici e decido di andare a far volontariato in una missione in Guinea Bissau. Aiutavo i medici a curare i bambini. Mi parla delle mamme, delle donne, degli uomini e dei bambini africani. - I parti gemellari sono considerati una maledizione. Le mamme si affidano agli stregoni che consigliano loro di "buttarli via". - Buttarli via? - Sì. Per fortuna il cuore di mamma è più forte. I bambini li portano nella missione anziché disfarsene, talvolta seppellendoli. Anche le malformazioni sono considerate una maledizione. Lo stregone da loro lo stesso consiglio: buttarli via. I bambini giocano sempre a calcio e ripetono tutto ciò che dici. Ho insegnato loro dei bans che cantavano continuamente. Si divertivano. - La cosa più bella che ti ha lasciato l'Africa? Pensaci con calma, abbiamo tempo. - I sorrisi. Gli africani, anche se in condizioni pietose, sorridono sempre. I bambini. Nella missione ne arrivavano tantissimi.
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