c h a p t e r 3

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"Yoongi...bene, ti chiami Yoongi. Ora, hai altro da dirmi o puoi lasciarmi andare?" Il biondo si voltò verso il ragazzo accanto a sè, sperando di poterselo lasciare alle spalle di lí a poco.

"Oh, mio caro Jimin, ho un miliardo di cose da dirti." Sorrise con soddisfazione l'altro, pizzicando una guancia al più piccolo come una zia fastidiosa con il suo nipotino.

Jimin fece roteare gli occhi, sospirando pesantemente. "E ti pareva..." sussurrò a sè stesso, maledicendosi per non essere corso via molto prima.

Yoongi, a differenza dell' "amico", era molto contento di essere lì con lui. Era un ragazzo molto solitario, non gli capitava spesso di parlare con altre persone. Forse anche perchè nessuno voleva mai davvero parlare con lui. Aveva una personalità molto particolare, particolare come i suoi modi di fare e di parlare. Non stava mai fermo, parlava sempre e aveva sempre qualcosa di nuovo da raccontare.

"Come penso tu abbia già capito, se c'è qualcosa in quella zucca che ti ritrovi sulle spalle, io sono un artista. Dipingo per vivere, anche se in questo periodo sto facendo la fame. Quindi, ora che ti ho salvato dalle tue macchie, voglio che tu ti sdebiti con me." Inclinò il capo, osservando il viso dai lineamenti delicati di Jimin in ogni suo particolare e cercando di dipingerlo alla perfezione nella propria mente.

"Sdebitarmi? Ma se non hai fatto nulla per me." Lo guardò stranito Jimin, quasi indignato. Ancora con la storia di quelle dannate macchie? Quando l'avrebbe finita di dargli noia?

"Ti ho salvato la vita, stupido! Se le macchie ti avessero preso, saresti caduto nel baratro con tutti gli altri."

"...quale baratro?"

"Il baratro di chi ha gli occhi pieni di tristezza. Di chi non vuole arte, di chi non vuole colore nella propria vita. Ho visto tutti i miei amici cadere in quel baratro...e fa male, troppo male perchè io stia a guardare te che ci cadi dentro." Affermò con decisione il moro.

Jimin rimase in silenzio. Quindi...Yoongi era solo.

"...come dovrei sdebitarmi?" lo guardó in volto, suscitando non poca sorpresa nell'espressione del maggiore.

"Posa per me." rispose con sicurezza Yoongi, ricambiando lo sguardo del biondo. "Voglio dipingerti. Hai un corpo perfetto, ed il tuo viso...non ho mai visto nessuno con lineanenti del genere. Voglio dipingerti, Jimin."

Il minore spalancó gli occhi: si sarebbe di certo cacciato nei guai. "Dipingere? Me? Non se ne parla."

"Cosa? A-aspetta, perché no?" l'espressione di Yoongi si intristì di colpo: sarebbe rimasto solo, di nuovo.

"Mi é probito avere contatti con l'arte. Finirei nei guai se i miei venissero a sapere che mi hai dipinto, e ci finiresti anche tu."

"Oh Jimin ti prego, non vedrà nessuno il dipinto, lo terró per me...non...non andartene anche tu..." sospiró il moro con voce piena di speranza: non sarebbe riuscito a sopportare un altro abbandono.

Jimin rimase a guardare il maggiore: non voleva farlo stare così. Odiava deludere le persone, ed anche se facendosi dipingere dal ragazzo avrebbe deluso i suoi genitori, avrebbe fatto felice una persona che probabilmente meritava di più di sentirsi in quel modo.

"...va bene. Ma a patto che sia la prima e l'ultima volta."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 24, 2019 ⏰

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Tutta l'arte che conosco ;; YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora