One

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ABIGAIL.
L'aeroporto,un posto pieno di gente.
Chi si ritrova.
Chi si perde.
Chi piange perché sta per perdere un parente,un fidanzato o un figlio che sia.
Chi piange per la gioia di aver ritrovato dopo anni magari quella persona che colmava il suo vuoto.
Invece io ero da sola in mezzo a tutta quella gente, e a dir la verità mi sentivo piccola ed indifesa in quel posto.
Decisi di uscire di lì e perdere un taxi per andare al mio appartamento,guardavo la città scorrere velocemente attraverso il finestrino dell'auto,mi persi a guardarla,vedendo gente che correva e magari si scontrava con altri passanti,gente che si fermava ad osservare le vetrine dei vari negozi,gente che scattava foto alla città o che magari si auto scattava una foto.
Non mi accorsi neanche di essere arrivata a destinazione,fin quando l'autista non parlò.
Autista:signorina,siamo arrivati.
Abigail:oh,ehm certo,grazie mille. Dissi consegnandoli i soldi ed uscendo dall'auto.
Mi fermai ad osservare il grande condominio da fuori.
La mia famiglia aveva un'appartamento al terzo piano di questo condominio abbastanza vicino al centro della città.
Entrai all'interno del condominio ed iniziai a salire le scale ,voi direte "perché non prendi l'ascensore?",bhe ecco,io sono claustrofobica quando resto troppo tempo in uno spazio chiuso e stretto,l'aria inizia a mancarmi,vedo tutto sfocato, ho dei capogiri e se non esco subito arrivo anche allo svenimento.
Arrivo davanti alla porta del mio appartamento,e sfilai dalla tasca le chiavi che mi erano state consegnate da mia mamma,e aprii la porta.
Appena entrati sulla sinistra c'è la cucina,andando avanti c'è un grande salone con due divani,al centro un tavolino in vetro,poi un'altro mobile con sopra un televisore abbastanza grande,poi c'era un'altro corridoio dove c'erano due stanze da letto,il bagno,lo sgabuzzino e la camera per gli ospiti.
Io presi per me la stanza con il letto matrimoniale,iniziai a sistemare i vestiti nell'armadio,l'intimo nei vai cassetti ed i cosmetici in bagno.
Appena finito di mettere in ordine,presi il cellulare,i soldi,le chiavi, le infilai nella borsetta che uso sempre ed uscii di casa.
Camminavo immersa nei miei pensieri ammirando le bellezze di questa città,con quando non andai a sbattere contro qualcuno..
Abigail:dio scusami,non so dove avevo la testa mi dispiace.
FEDERICO.
Camminavo anzi,correvo per le strade di New York sperando almeno questa volta di non fare l'ennesimo ritardo ad una delle tante riunioni di lavoro alla quale avevo partecipato in questa settimana,ad un tratto sento un corpo venirmi addosso ed una vocina femminile dirmi..
X:dio scusami,non so dove avevo la testa mi dispiace.
Federico:fa più attenzione ragazzina.
Dissi riprendendo la mia corsa verso la riunione.
ABIGAIL
...

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Ehyyy,finalmente i nostri protagonisti si sono incontrati,cerro di sfuggita però si sono incontrati.
Che ne pensate?vi piace come inizio?💘
Baci mart🦋

L'importanza di chiamarti amore||FedericoRossi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora