Un nuovo inizio

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CHICAGO 1997

Ciao, mi chiamo Jessica Day, ho 17 anni e mi sono trasferita; Dove? A Chicago, stato dell'Illinois.

Dopo il divorzio dei miei, mia madre non si sentiva di rimanere a Portland vicino a papà, così ha trovato lavoro in questa città.

I miei genitori sono molto simili, forse così simili dal non potersi più amare, e quindi si sono divisi di comune accordo. Sono due personalità forti, o almeno si mostrano così a tutti, ma io so che entrambi hanno sofferto per questa separazione, perché prima di essere marito e moglie sono amici e il doversi ferire è stato difficile ad entrambi.

Mia sorella maggiore, Abigail, è voluta restare con papà, sostenendo di non volersi separare dai suoi amici e dal suo ragazzo, o almeno quello di questo mese.

Mia sorella è una ragazza completamente diversa da me: aperta a tutto, maliziosa, festaiola, e appena ha finito il liceo ha iniziato a lavorare come barista in un pub, non ha mai pensato di entrare al college. Diciamo che abbiamo opinioni contrastanti su molte cose.

Ma torniamo ad ora; guardo il soffitto della mia nuova stanza, bianco e anonimo, come la nuova padrona, ecco cosa mi preoccupa.

Se fossi come Cece, la mia migliore amica, ovvero: bella, simpatica, popolare, ossia il prototipo di perfezione, dovrei essere a mio agio in un qualsiasi ambiente.

E invece no, io sono Jess, studentessa modello, topo da biblioteca, iscritta alla maggior parte dei corsi facoltativi pomeridiani(tranne i gruppi sportivi, sono altamente scoordinata), presidentessa del club del libro e del coro a cappella della scuola, e soprattutto ho un aspetto anonimo: occhialoni che mi rendono gli occhi ancora più grandi di quello che già sono, frangetta, ancora un anno di apparecchio (o almeno così dice il dentista), bassa e con ancora poche forme...

In pratica sono il tipo Nerd che o diventa bersaglio di chiunque o, come me, diventa invisibile.

Ecco perché ho paura di trasferirmi qui: sono invisibile, non ho nemmeno più Cece, e questo è il mio ultimo anno di liceo; un anno di diploma e sarò sola.

Ehi, non sono pessimista, ma realista . Voi notereste una come me? No, non credo.

----o----

Sono a Chicago da ormai tre ore, domani arrivano i miei scatoloni con il camion... quindi dovrò rimettere i vestiti di oggi. Tra l'aiutare mamma a rimontare i mobili e pulire, si è fatto tardi e ora ho sonno.

Sono in una nuova casa, in una nuova città, in un nuovo stato...

Mi infilo il mio pigiamino rosa a pois, unica cosa che mi sono portata nello zainetto assieme al beauty; sorrido al pensiero che Cece lo aveva definito "anti-sesso", quel giorno ero diventata un pomodoro da quanto ero arrossita.

Cece, la mia miglior amica, siamo come sorelle; praticamente siamo cresciute assieme. Lei è sempre stata molto "precoce" rispetto a me: a 12 anni pensavamo già al suo addio al nubilato, con palloncini a forme..."particolari", e spogliarellisti... è lei che mi ha spiegato i segreti dell' altro sesso, nonostante nemmeno lei lo avesse mai fatto ...

Era lei che mi "guidava" nella vita sociale del Liceo, senza di lei mi sento persa. Ieri abbiamo passato tutto il tempo possibile a nostra disposizione a piangere guardando film come Heathers, Ghost, Dirty Dancing, ...

Devo chiamarla, ho bisogno di sentire qualcuno che mi infonda calma.

Afferro la cornetta del mio telefono a forma di fiocco rosa e digito il numero di Cece.

<<Pronto?>>

<<Ehi! Sono Jess!>>

<<Ehi! Come va nella città ventosa?>>

Sospiro <<Fifthy-Fifthy>>

<<Sei agitata?>>

<<Si, perché ho paura di fare una cavolata, come al solito>>

Ridacchia <<Ma no, dai che andrà tutto bene, tu sei la tipa più forte che conosco>>

Sorrido leggermente più tranquilla <<Ne sei certa?>>

<<Certo! Tu sei la prima delle tipe toste, Day! Andrai alla grande, fatti notare!>>

<<No!>> urlo come se avesse detto chissà quale eresia.

Scoppia a ridere <<Ok, ok, stai nell'ombra e si la mia solita Jess sorridente e pazzoide quando nessuno ti può vedere, ok?>>

Mi sto per commuovere così prendo un fazzolettino da sopra il comò accanto al letto e mi asciugo una lacrimuccia.

<<O-ok... Cece mi manchi>> piagnucolo.

<<Anche tu... Ma tanto ci sentiremo ogni giorno e tu mi racconterai del tuo grande amore impossibile e di come dopo il ballo voi scop...>> la interrompo ormai imbarazzatissima <<Cecilia!>> ride <<Che ho detto?>>

<<Dai...>> dico imbronciata.

<<Stai tranquilla va bene?>>

<<Promesso>> sbadiglio<<Grazie Cece, ora sto meglio... Vado a nanna, ti voglio troppo bene>>

<<Ok, io di più! Buona Notte Jess>> chiudo la telefonata sorridente e leggermente più fiduciosa.

Mi accoccolo sotto il piumone e in poco tempo Morfeo mi accoglie tra le sue braccia.

----o----

Se siete arrivati fino a qui, Vi adoro!

Accetto consigli vi lascio con uno SPOILER!!!

<<[... ] Quindi vi andrei a presentare la signorina Day, la vostra nuova compagna>>.

[... ]

<<Ciao mi chiamo Jessica Day, vengo da Portland e...>> il mio pietoso discorso di presentazione viene interrotto con l'arrivo improvviso di un tipo...

NON MI AVRESTI NOTATA... - NEW GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora